L'abbuffata |
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Un film di Mimmo Calopresti.
Con Paolo Briguglia, Elena Bouryka, Lele Nucera, Lorenzo Di Ciaccia, Diego Abatantuono.
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Commedia,
durata 102 min.
- Italia 2007.
- Cinecittà Luce
uscita venerdì 16 novembre 2007.
MYMONETRO
L'abbuffata ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Critica al soggeto
di TammeFeedback: |
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venerdì 23 novembre 2007 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il film come tanti che descrive la volontà dei giovani d'emergere e di rendere reali i propri sogni. E fin qui tutto bene, anzi, l'altra volta ho letto una massima che mi ha colpito e diceva che "gli anziani se si ricordassero che sono stati giovani, sarebbero meno anziani". Al che, nei titoli di coda ho letto che c'è stato il patrocinio della Regione Calabria. Ok, film fatto da calabresi (regista e quasi tutti gli attori secondari), location calabrese (Diamante e qualche scena girata a Cittadella), è bene che la Regione, nei vari modi di sponsorizzare il proprio territorio, adotti tutti i metodi di marketing possibile. Il problema di fondo è stato che, nel film, è descritta una realtà, che io non condivido affatto. Si descrive un luogo (facendone menzione: Diamante), in cui tutti gli abitanti, da anziani a giovani, dal pittore al prete, dichiarano che è un paese morto, dove l'unica cosa da fare è aspettare che passi il tempo. Il prete che afferma che a Diamante le uniche cose che si possono fare sono battesimi, matrimoni e funerali. Un attore fallito che sceglie di vivere a Diamante per cercare la propria ispirazione, proprio perchè non c'è niente da fare. I quattro protagonisti che partono ad arrivano a Roma ed all'uscita della stazione si trovano spauriti e impreparati, quasi da fantozziana memoria, o peggio ancora come Totò e Peppino appena arrivati a Milano in cerca del nipote (in Totò, Peppino e la malafemmina). Nel film si fa menzione che l'attore che sta arrivando (Gerard Depardieu) arriverà a Lamezia (l'aeroporto più importante della regione) e poi fanno vedere l'aviosuperficie di Scalea, quasi a rimarcare che i nostri aereoporti sono delle semplici lingue di asfalto senza torre di controllo e niente altro. L'auto che usano per prendere Depardieu è un carrozzone che non sono riuscito a conoscerne neanche la marca, la strada che percorrono per arrivare a Diamante è una strada sterrata di campagna, tra l'altro spoglia e brulla. Nel film fanno vedere il mare, ma sempre agitato e grigio, mancanza di colori e suoni in quasi tutto il film. Insomma, per chi non l'avesse capito, per me è bocciato. Ripeto, non tanto per la trama, ma proprio perchè, se si voleva dare un'immagine della Calabria, ancor di più con l'aggravante del patrocinio della Regione, imho, si è dato una cattiva immagine e ancor di più (sottolineo IMHO) non veritiera.
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