Grindhouse - Planet Terror

Mi sono preparato alla visione del film convincendomi di stare per assistere a uno dei soliti b-movie orrorifici grondanti sangue e pieni di frattaglie varie, ma solo dopo pochi minuti mi sono dovuto arrendere all’evidenza, Rodriguez è un genio. In Planet Terror perfino la pellicola è sottoposta a violenza, maltrattata, invecchiata, spezzata, bruciata, rabberciata e continuamente sovraesposta per evidenziarne la grana. I personaggi, compreso quello del trailer iniziale “Machete”, apparentemente sono completamente estranei a tutta la truculenza che li circonda, continuano a preoccuparsi dei fatti loro e a scambiarsi ricette di cucina anche quando sono consapevoli che da lì a poco salteranno in aria con un’abbondante porzione di C4. La rappresentazione della violenza, quasi sempre parossistica e grottesca, non è mai fine a se stessa ma è assimilata come puro e semplice stile di vita, anche quando è subita dai vari personaggi che mai sembrano meravigliarsi piu di tanto di beccarsi gragnuole di pallottole o di perdere di qualche arto azzannato dallo zombie di turno. Tutto viene immediatamente e automaticamente metabolizzato e subito si riparte di corsa fino a quando si ha abbastanza vita in corpo. La trama si sviluppa in modo frenetico e imprevedible con contunui colpi di scena e al povero spettatore non rimane altro da fare che restare attaccato alla poltrona cercando d’immagginare cos’altro d’incredibile può ancora accadere. In mezzo a tutto questo non mancano alcune citazioni di frasi celebri tratte da altri film e Tarantino trova persino il modo di ritagliarsi un segmento di pellicola nel quale interpretare personalmente un episodio che soprattutto il pubblico femminile non dimenticherà facilmente! Complessivamente un ottimo lavoro che è riuscito a far cambiare idea a tanti detrattori del genere horror, me compreso.