Grindhouse - Planet Terror

Difficile dare un giudizio all’ultima opera visionaria di Robert Rodriguez: il pupillo di Quentin Tarantino stupisce oltre l’immaginazione con questo fantahorror che è un omaggio a tutta la cinematografia di serie b in voga negli anni ‘70. S’inizia con il trailer di “Machete”, filmetto d’infimo livello dove un messicano deve uccidere un senatore per ordine di uomini senza scrupoli, e si prosegue con alcuni militari infettati da un’arma chimica sperimentata dall’esercito per la guerra in Medio Oriente. Progetto originario che prevedeva un unico film firmato a quattro mani dal duo più pulp del momento, ma successivamente naufragato in sede di distribuzione con la decisione a sorpresa di ricavarne due film, “Planet Terror” rivela già nei primi minuti di che pasta è fatto con sequenze choc che sono un vero affronto ai deboli di stomaco: testicoli tagliati di netto ed insacchettati, donne con un fucile mitragliatore al posto della gamba, teste mozzate, corpi squartati, il sangue scorre a profusione in questa pellicola “anticata” con tagli e sgranature. Splatter à gogo per un regista che stupisce con una fantasia, per certi versi disturbata, che sa tanto di sessuofobia e sadismo infantile. Un capolavoro, perché di questo si tratta, che può infastidire per le scene sanguinolente eppure la vicenda di alcuni texani che restano vittime di esseri mutanti e l’estrema disinvoltura con cui affrontano il pericolo catturano lo spettatore scaraventandolo in un mondo di carta stampata. Fumettistico come il precedente “Sin City” –capolavoro tratto dall’omonima graphic novel di Frank Miller-, “Planet Terror” sembra un centrifugato di generi montato da mani sapienti per la gioia di grandi e piccini; beh, il film è vietato ai minori anni 14 ma affonda le radici in quei cartoon divorati dai bambini di una certa generazione. Fotografia spettacolare con la pellicola volutamente sgranata, musiche firmate dallo stesso regista che è pure lo sceneggiatore del film, un’attrice che buca lo schermo anche con una gamba mozza, personaggi più o meno improbabili che discettano sulla cottura di un vero filetto texano, dottoresse supersexy con le siringhe per l’anestesia infilate nella giarrettiera, l’immaginazione è qui al suo apice cinematografico. Tra gli attori Bruce Willis, Freddy Rodriguez, la conturbante Rose McGowan e persino Tarantino. Perché Rodriguez è pieno di gratitudine e vuole ringraziare il regista di “Pulp Fiction” con una comparsata tutta da ridere. Forse l’allievo ha davvero superato il maestro. Chapeau. Antonello Villani (Salerno)