4 mesi, 3 settimane e 2 giorni

Quello che mi ha colpito prima di tutto è la totale assenza di musiche (cosa molto rara) che "svuota" la scena di ciò che non è essenziale. Rimane un legame che muta via via,si sbilancia perché chi sembrava più debole (naturalmente Gabyta),spaesata (ma lucida) si rivela capace di omettere,di mentire, per certi versi,approfittando della disponibilità dell’altra,della sua buona fede commovente anche per la affettuosa premura che quest’ultima ci mette considerando l’assistita quasi “non all’altezza” perché psicologicamente in difficoltà. E’ invece la più consapevole e sarà pronta ad “archiviare” il passato,(per carità giusto se si arriva ad una decisione del genere)accogliendo con un muto consenso il legittimo tentativo di autodifesa di Otilia. Coerenza in tutto:il copione è rigoroso e il medico che si occupa della pratica è un capolavoro di paternalistica professionalità (non posso spiegarmi perché rovinerei la sorpresa),gli attori sono bravissimi,il doppiaggio eccellente,la regia l’apoteosi della impersonalità (che significa equidistanza).Bello!