Roberto Nepoti
La Repubblica
Sakebi (Castigo) di Kurosawa Kiyoshi è la solita storia di fantasmi giapponesi, con l'inevitabile spettro femminile dal viso terreo e dai capelli che sembrano animarsi di vita propria. L'inizio, peraltro, sarebbe interessante. L'ispettore Yoshioka indaga sulle imprese di un serial killer che annega le sue vittime in pozzanghere e vasche da bagno piene d'acqua di mare. Passo dopo passo, il poliziotto comincia a credere di essere egli stesso l'assassino; poi hanno inizio le sue visitazioni con le fantasie, che riguardano un episodio della sua vita giovanile e si scoprono appartenere a diverse generazioni di spettri. Le buone intenzioni finiscono per diluirsi nella pozzanghera del film di genere fitto di stereotipi troppo visti nelle ultime stagioni.
Da La Repubblica, 4 settembre 2006
di Roberto Nepoti, 4 settembre 2006