antonello villani
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sabato 10 giugno 2006
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remake che convince grazie agli effetti speciali
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Lo chiamano “disaster movie” ed è sinonimo di morte e distruzione, ma al box office registra incassi da capogiro grazie ai superbudget delle major americane. Talvolta i cataclismi si formano per clonazione, portati a nuova vita da registi con spirito di emulazione: i remake divertono e fanno guadagnare pure un mucchio di soldi. L’ultimo in ordine di tempo è “L’avventura del Poseidon”, film degli anni ‘70 resuscitato da un regista tedesco che porta il nome di Wolfgang Petersen. Adrenalinico e catastrofico, “Poseidon” versione 2006 è un action movie che strizza l’occhio al Titanic di Cameron: la notte di capodanno un’onda anomala di cinquanta metri travolge una nave da crociera uccidendo quasi tutti gli occupanti; tra vetri infranti e corridoi allagati, un gruppo di coraggiosi cerca una via di scampo avventurandosi nel ventre dello scafo.
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Lo chiamano “disaster movie” ed è sinonimo di morte e distruzione, ma al box office registra incassi da capogiro grazie ai superbudget delle major americane. Talvolta i cataclismi si formano per clonazione, portati a nuova vita da registi con spirito di emulazione: i remake divertono e fanno guadagnare pure un mucchio di soldi. L’ultimo in ordine di tempo è “L’avventura del Poseidon”, film degli anni ‘70 resuscitato da un regista tedesco che porta il nome di Wolfgang Petersen. Adrenalinico e catastrofico, “Poseidon” versione 2006 è un action movie che strizza l’occhio al Titanic di Cameron: la notte di capodanno un’onda anomala di cinquanta metri travolge una nave da crociera uccidendo quasi tutti gli occupanti; tra vetri infranti e corridoi allagati, un gruppo di coraggiosi cerca una via di scampo avventurandosi nel ventre dello scafo. Effetti speciali à gogo ma anche tanta tensione, “Poseidon” stupisce per la ricostruzione minuziosa, la regia impeccabile e la suspence che raggiunge vette inimmaginabili. Da sconsigliare la visione a chi soffre di claustrofobia –abbondano le riprese negli spazi angusti- e mal di mare –l’acqua s’infila ovunque capovolgendo più volte la nave-, il remake di Petersen –al suo curriculum “U-Boot 96” e “La tempesta perfetta”- riesce a conquistare il pubblico anche quando a morire sono centinaia di persone; in tanto fracasso Kurt Russel, Josh Lucas, Richard Dreyfuss, Emmy Rossum e compagni corrono come forsennati per trovare un’ancora di salvezza, mentre il resto dell’equipaggio ci lascia la pelle. Il regista tedesco dimostra di saperci fare con la macchina da presa e si affida al climax ad oltranza per sfinire gli spettatori: la falsa uscita, l’acqua che arriva alla gola, i tunnel dell’areazione, tutti passaggi si aprono e si chiudono senza sosta mentre la nave cola a picco nelle profondità dell’Oceano. Crudeltà del destino con la metafora dell’onda che uccide anche i ricchi perché “non esiste ragione per cui uno debba morire e uno debba salvarsi”, “Poseidon” ci ricorda che è meglio rischiare la sorte piuttosto che attendere gli eventi. Audaces fortuna iuvat…
Antonello Villani
(Salerno)
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ultimoboyscout
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martedì 8 febbraio 2011
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era molto meglio l'originale.
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Due stelle per effetti speciali gustosissimi, ritmo sostenuto, suspence,limite del claustrofobico a volte superato e qualche esagerazione (poco credibile a dire il vero) che ogni tanto non guasta. Poi il nulla: regia opaca, attori non del tutto convincenti (Lucas) o mal utilizzati (Russell). Un film che passa abbastanza inosservato e che dubito verrà a lungo ricordato. Una cosa però l'ho apprezzata, guiardata e riguardata: la scena in cui Fergie canta e i tipi ballano è stilosissima!
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elgatoloco
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lunedì 30 marzo 2020
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film "tutto effetti speciali"
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Questo"Poseidon")2006, Wolfgang Petersen, tedesco di palesi origini danesi, da più di trent'anni impegnato quasi eslusivamente negli USA, sempre con film molto spettacolari , anzi eslusivamente tali); ispirato a un romanzo di Paul Gallico di fine anni 1960 e a un film dei primi anni 1970, a sua volta tratto dal romanzo citato, è in realtà un puro"film di genere catastrofico", abbastanza privo di drammaturgia(si accenna alla ragazza latina che vive di stenti, al dramma del padre che farà di tutto per salvare la figlia, finendo per morire egli stesso, sempre per cercare di salvare tutti/e, all'architetto che di navi ne sa molto, al ladro che viene da esperienze di vita poco piacevoli, a qualche altro "caso umano")ma in complesso tutto questo"cade"a favore degli effetti speciali, quasi tutti rigorosamente digitali, che "invadono"il film, come il"Poseidon;", nave.
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Questo"Poseidon")2006, Wolfgang Petersen, tedesco di palesi origini danesi, da più di trent'anni impegnato quasi eslusivamente negli USA, sempre con film molto spettacolari , anzi eslusivamente tali); ispirato a un romanzo di Paul Gallico di fine anni 1960 e a un film dei primi anni 1970, a sua volta tratto dal romanzo citato, è in realtà un puro"film di genere catastrofico", abbastanza privo di drammaturgia(si accenna alla ragazza latina che vive di stenti, al dramma del padre che farà di tutto per salvare la figlia, finendo per morire egli stesso, sempre per cercare di salvare tutti/e, all'architetto che di navi ne sa molto, al ladro che viene da esperienze di vita poco piacevoli, a qualche altro "caso umano")ma in complesso tutto questo"cade"a favore degli effetti speciali, quasi tutti rigorosamente digitali, che "invadono"il film, come il"Poseidon;", nave.colosso che cola a picco per colpa di un'onda "anomala"e che non lascia scampo ai suoi passeggeri, salvo il soliti pochissimi"eletti.salvati"non sappiamo se da"chi è in cielo"oppure dalla sorte"cinica e bara", ma meno, appunto, con qualcuno/a...Forse per esorcizzare il fatto allora molto recente o quasi recentissimo delle"Twin Towers", i gringos nel 2006 tornano"duramente"al genere"catastrofico"con questo film, incapace di approfondire alcunché, ma ineccepibile.sciocco non riconoscrlo.sul piano del mero"spettacolo"- un po'come il teatro barocco(1600), che però, certo, tematicamente era ben altra cosa, qui si vuol "stupire" e "meraviglaire" ("E'del poeta il fin la meraviglia"(Giovanbattista Marino). Tra gli(le)interpreti spiccano le vecchie glorie Richard Dreyfuss(l'architetto)e Kurt Russell, come padre disperato anche molto geloso delle scelte sentimentali della figlia, ma anche Josh Lucas come"viveur",ex-marine disperatamente in cerca di "pecunia-plata-moneny", come anche la brava Mia Maestro, come ragazza latinoamericana non bene in arnese, sempre dal punto di vista finanziario come anche sentimentale. Andre Braugher è il capitano che intrattiene i viaggiatori durante il"veglionissimO"di Capodanno, durante il quale si verifica il disastro, dove sarebbe da riflettere sul"Momento Topico" mai casuale, neppure nei film, per l'appunto... Maa una riflessione sul genere catastorfico non è opportuna, in questa sede... El Gato
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andrea
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giovedì 11 settembre 2008
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trilogia 'onda anomala'
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La nave Poseidon naviga tranquilla tra le calme e limpide acque dell'Oceano Atlantico fino a quando, la notte di Capodanno, un'onda anomala la investe senza preavviso, ribaltandola e lasciando i pochi superstiti in balia dei mari diventati ostili e nemici. Un gruppo di sopravvissuti tenterà di uscire dall'insidiosa Poseidon... Secondo remake(dopo uno mediocre nel 2005) del celebre film del 1973 di Roland Neame, sua volta basato su un racconto di Paul Gallico. La trilogia sul mare e sulle onde anomale di Wolfgang Petersen, si chiude con questo Poseidon, riaggiornato fedelmente all'originale ma più moderno e tecnologico nell'insieme. La nave che si ribalta a causa di un'onda anomala è un plot interessante ma, purtroppo già sfruttato dal cinema in altri film, e se si vuole, anche rovinato da innoqui filmetti tv con il corso del tempo.
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La nave Poseidon naviga tranquilla tra le calme e limpide acque dell'Oceano Atlantico fino a quando, la notte di Capodanno, un'onda anomala la investe senza preavviso, ribaltandola e lasciando i pochi superstiti in balia dei mari diventati ostili e nemici. Un gruppo di sopravvissuti tenterà di uscire dall'insidiosa Poseidon... Secondo remake(dopo uno mediocre nel 2005) del celebre film del 1973 di Roland Neame, sua volta basato su un racconto di Paul Gallico. La trilogia sul mare e sulle onde anomale di Wolfgang Petersen, si chiude con questo Poseidon, riaggiornato fedelmente all'originale ma più moderno e tecnologico nell'insieme. La nave che si ribalta a causa di un'onda anomala è un plot interessante ma, purtroppo già sfruttato dal cinema in altri film, e se si vuole, anche rovinato da innoqui filmetti tv con il corso del tempo. In generale, la pellicola di Petersen, non è malvagia; tutt'altro, è del tutto guardabile, ma ormai gli spettatori sono in pochi a guardare questo genere di film, destinato ormai al circuito televisivo. Uscito nell'estate 2006 e massacrato dalla critica, Poseidon è stato riscoperto dal pubblico e all'uscita Dvd anche venduto in cofanetto insieme al Poseidon originale. Solo per appassionati del disaster movie.
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