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venerdì 5 maggio 2006
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l'erotomane e l'erotofobo
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L’attrazione e la repulsione degli elementi sesso e amore. Un film ricco di contenuti e di critiche sociali. Un film che io ho apprezzato meglio non avendo letto il romanzo da cui è tratto. Perché chi ha letto il romanzo si limita alla solita frase “il libro era più bello”. Ciò non toglie che il film meriti.
Una strana coppia di fratellastri, un erotomane e un erotofobo. In comune hanno un’infanzia “alternativa” regalata loro dalla madre, donna che ha sempre inseguito la felicità che forse ha anche raggiunto, a discapito però della generazione successiva.
L’erotomane. Ama le lettere, sinonimo di irrazionalità. Un professore di letteratura che vede sesso ovunque, troppe volte dove non ce n’è.
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L’attrazione e la repulsione degli elementi sesso e amore. Un film ricco di contenuti e di critiche sociali. Un film che io ho apprezzato meglio non avendo letto il romanzo da cui è tratto. Perché chi ha letto il romanzo si limita alla solita frase “il libro era più bello”. Ciò non toglie che il film meriti.
Una strana coppia di fratellastri, un erotomane e un erotofobo. In comune hanno un’infanzia “alternativa” regalata loro dalla madre, donna che ha sempre inseguito la felicità che forse ha anche raggiunto, a discapito però della generazione successiva.
L’erotomane. Ama le lettere, sinonimo di irrazionalità. Un professore di letteratura che vede sesso ovunque, troppe volte dove non ce n’è. È carico d’odio verso l’altro da sé. Odia soprattutto ciò che gli lasciato la madre, anche se nella ricerca di una guarigione sceglierà inconsapevolmente di ripercorrerne alcune tracce. È figlio del sesso libero, una condizione che però può essere riprodotta solo in nicchie autosegregantesi. La fortuna sembra offrirgli un’occasione di riscatto: un amore responsabile che dovremmo nascere lì dove il sesso è ormai impraticabile (una donna paralizzata dalle gambe in giù). Tentenna, cerca di autodistruggersi, ma alla fine decide. Troppo tardi, però. E così il sogno dell’amore senza sesso si tramuta in amore senza donna.
L’erotofobo. Un luminare di matematica. Sinonimo di razionalità. Rifugge il contatto fisico, provenga dalla madre o dalla ragazza che ama in cuor suo. Si abbandona a stento ad abbracci col fratellastro, ma sempre di più, quasi fosse un percorso. Si impegna anima e corpo affinché proprio il corpo non sia fondamentale per la riproduzione umana. Tiene rinchiuse in una scatola le lettere che potrebbero avvicinarlo al mondo vero, distoglierlo dalla segregazione che si è imposto. Poi il disfacimento fisico del corpo di un defunto lo mette di nuovo in contatto con la donna che ha sempre amato. Si abbandona al sesso. Ma ancor di più all’amore. Sembra l’idillio, ma amore e sesso si scontreranno contro l’impossibilità di generare. Ma i due amanti hanno dovuto superare così tanti ostacoli che il loro percorso verso la felicità non conoscerà intoppi.
Molto bella la scena finale delle 4 sedie a sdraio. Ognuno sembra aver raggiunto un proprio equilibrio e può godersi una giornata (o forse la vita) senza fare più di tanto.
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[+] recensione perfetta
(di lorenzo)
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(di carmelo44)
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shiraze23
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venerdì 14 aprile 2006
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un film vero
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non ho letto il romanzo ma penso che lo farò presto. Mi è sembrato un film duro ma ben fatto, profondo e inquietante ma anche molto vero.
Il fatto che non ci sia un vero happy ending conferma il realismo del film.
Le nevrosi dei due fratelli sono le caratteristiche della nostra società, persone che si sentono fuori posto in una società che ti chiede di essere all'altezza nel lavoro e nella vita privata.
Ma non sempre abbiamo gli strumenti per esserlo o accettare i nostri limiti con serenità.
In questo caso i due fratelli non hanno avuto la possibilità di acquisire alcuno strumento perchè privi di un affetto e un sostegno della famiglia (genitori inesistenti e quando ci sono risultano essere esempi negativi e fuorvianti).
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non ho letto il romanzo ma penso che lo farò presto. Mi è sembrato un film duro ma ben fatto, profondo e inquietante ma anche molto vero.
Il fatto che non ci sia un vero happy ending conferma il realismo del film.
Le nevrosi dei due fratelli sono le caratteristiche della nostra società, persone che si sentono fuori posto in una società che ti chiede di essere all'altezza nel lavoro e nella vita privata.
Ma non sempre abbiamo gli strumenti per esserlo o accettare i nostri limiti con serenità.
In questo caso i due fratelli non hanno avuto la possibilità di acquisire alcuno strumento perchè privi di un affetto e un sostegno della famiglia (genitori inesistenti e quando ci sono risultano essere esempi negativi e fuorvianti).
Così come American Beauty o Magnolia e ancor prima American Oggi e Happiness, anche le Particelle Elementari ci presenta la storia di disagi interiori rispetto ad una società che non accetta i "perdenti".
Bravissimo l'attore che interpreta Bruno, Moritz Bleibtreu.
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furio spinosi
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domenica 7 maggio 2006
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l'esatto contrario del sesso
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LE PARTICELLE ELEMENTARI è solo il decimo esempio di regia per Oskar Roehler:
GENTLEMAN (1995)
SYLVESTER COUNTDOWN (1997) nel quale una coppia berlinese si mette in viaggio per raggiungere un amico durante le festività post-natalizie e in cui si mette a nudo il tipico rapporto uomo-donna durante la nuova generazione
GIERIG (1999)
LATIN LOVER (1999) film per la TV
NESSUN POSTO DOVE ANDARE (2000) un film su Hannah Flanders, una nota autrice che vaga senza meta per la Germania in seguito al crollo del Muro
SUCK MY DICK – SUCCHIAMI IL C***O (2001) in cui c’è una personalissima rivisitazione kafkiana de IL DR. JEKYLL E MR. HYDE in chiave psico-sessuale, nel quale il protagonista - uno scrittore - si ritrova improvvisamente senza i suoi organi genitali, rubati da Hyde appunto: il film naturalmente è una grottesca e chiara parabola del terrore maschile nei confronti della perdita della virilità e della propria figura di dominio nel mondo
AMATA SORELLA (2002), altro film per la TV, un quasi horror
ANGST - ANGOSCE (2003), un film sulla storia disperata di una coppia: lui, regista tormentato dai sensi di colpa per non essersi mai occupato del padre e sregolato nelle PROPRIE attitudini sessuali extraconiugali, lei più fedele e razionale, lavora in una clinica, prima lo lascia per paura di essere tradita ma alla fine preferisce perdonarlo perchè questo significa amare
ANGES UND SEINE BRüDER (2004), vincitore del premio per migliore sceneggiatura ai Bavarian Film Award e per l’intepretazione di Katja Riemann, in questo film è presente Moritz Bleibtreu, il protagonista delle PARTICELLE ELEMENTARI, e anche qui si ritorna sui temi di coppia problematica con crisi e tragedie annesse.
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LE PARTICELLE ELEMENTARI è solo il decimo esempio di regia per Oskar Roehler:
GENTLEMAN (1995)
SYLVESTER COUNTDOWN (1997) nel quale una coppia berlinese si mette in viaggio per raggiungere un amico durante le festività post-natalizie e in cui si mette a nudo il tipico rapporto uomo-donna durante la nuova generazione
GIERIG (1999)
LATIN LOVER (1999) film per la TV
NESSUN POSTO DOVE ANDARE (2000) un film su Hannah Flanders, una nota autrice che vaga senza meta per la Germania in seguito al crollo del Muro
SUCK MY DICK – SUCCHIAMI IL C***O (2001) in cui c’è una personalissima rivisitazione kafkiana de IL DR. JEKYLL E MR. HYDE in chiave psico-sessuale, nel quale il protagonista - uno scrittore - si ritrova improvvisamente senza i suoi organi genitali, rubati da Hyde appunto: il film naturalmente è una grottesca e chiara parabola del terrore maschile nei confronti della perdita della virilità e della propria figura di dominio nel mondo
AMATA SORELLA (2002), altro film per la TV, un quasi horror
ANGST - ANGOSCE (2003), un film sulla storia disperata di una coppia: lui, regista tormentato dai sensi di colpa per non essersi mai occupato del padre e sregolato nelle PROPRIE attitudini sessuali extraconiugali, lei più fedele e razionale, lavora in una clinica, prima lo lascia per paura di essere tradita ma alla fine preferisce perdonarlo perchè questo significa amare
ANGES UND SEINE BRüDER (2004), vincitore del premio per migliore sceneggiatura ai Bavarian Film Award e per l’intepretazione di Katja Riemann, in questo film è presente Moritz Bleibtreu, il protagonista delle PARTICELLE ELEMENTARI, e anche qui si ritorna sui temi di coppia problematica con crisi e tragedie annesse.
Dunque Roehler, grazie a questo best-seller tedesco sull'amore e il sesso visto da due coppie menomate, seppur esteticamente il film non dica poi molto, sà riempire con sapienza e maestria ogni singola scena e inquadratura di materia scottante e di gusto puramente melò, il tutto suggellato da uno stile comico-grottesco. Se quì è assente la durezza estetica dei film grigi e spietati di Haneke - che comunque è di nazionalità austriaca e ormai naturalizzato in Francia - non manca la compattezza e l'originalità dei contenuti. Infatti il dramma de LE PARTICELLE ELEMENTARI potrà sembrare semplice da raccontare sulla carta, ma sullo schermo viene affrontata magistralmente una storia dai doppi scambi che sarebbe stata difficilissima da gestire se non presa in mano da uno bravo e coraggioso come Roehler.
Il montaggio alternato è favoloso, il ritmo non è mai spezzato da momenti di stanca, gli attori sono tutti e quattro bravissimi (vorrei definirli diversamente, ma lo stupore è tale da impedirmi di trovare le giuste paroel), le atmosfere e gli ambienti sembrano reali e lo squarcio non proprio idilliaco della Germania odierna non dev'essere andato proprio tanto giù al popolo tedesco - compresa una scena per niente breve in cui Bruno (Bleibtreu) e Christiane (Gedeck) vanno in un club privato dove si scopa a rotazione e senza particolare trasporto con veri e propri estranei. Notare che non sono state usate controfigure!
Ottima la scelta della locandina, che fa trepidare nell'attesa di vedere un finale insolitamente felice e che fa davvero riflettere su come oggi il sesso è tutto fuorchè felicità e benessere....
Questa stessa ottica viene dipinta con toni più leggeri e totalmente diversi in THE OPPOSITE OF SEX - L'ESATTO CONTRARIO DEL SESSO, con Christina Ricci.
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roberto gavino
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mercoledì 26 aprile 2006
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andate al cinema e fate lavorare la mente
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Molto bello di lettura un po' complicata come tutte le cose dense di idee e giudizi i due figli di una madre hippy generazione che voleva cambiare il mondo andava nell'isola di white inghilterra e andare a quei maxi raduni orge e musica il mondo e' un po cambiato c'e piu' liberta' equelle persone erano esseri molto piu' pensanti di oggi culturalmente molto elevati anche se giovani e con una tempesta ormonale in atto una cosa hanno completamente fallito la maggior partedi queste personenon sonoi state dei buoni genitori perche' pensavano alle ideologie e a godere......uno dei due figli vuole imitare la madre e si butta in rapporti non amorosi ma carnali come un pazzo fino a quandonon trova una donna a dire il vero molto bella interessante che lo porta conoscendolo nell'abisso degli scambi
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Molto bello di lettura un po' complicata come tutte le cose dense di idee e giudizi i due figli di una madre hippy generazione che voleva cambiare il mondo andava nell'isola di white inghilterra e andare a quei maxi raduni orge e musica il mondo e' un po cambiato c'e piu' liberta' equelle persone erano esseri molto piu' pensanti di oggi culturalmente molto elevati anche se giovani e con una tempesta ormonale in atto una cosa hanno completamente fallito la maggior partedi queste personenon sonoi state dei buoni genitori perche' pensavano alle ideologie e a godere......uno dei due figli vuole imitare la madre e si butta in rapporti non amorosi ma carnali come un pazzo fino a quandonon trova una donna a dire il vero molto bella interessante che lo porta conoscendolo nell'abisso degli scambi di coppia e a avere un rapporto solamente con gli occhi avendo degli altri patner che soddisfano sessualmente la donna e' esasperata e' condannata e si buttanell'orgia della vita fino a quando la malattiala rendera'paralizzata e'bellissima la scena del telefono dei dubbi delle paure redenzione per lui salvezza per lei epoi lei ha un coraggiodi lasciare il mondo fisicamente ma per luie' sempre ilsuo angelo custode lui impazzirra' e vivra'in manicomio all'opposto l'ltro fratelloun un'amore non detto dopo molti anni si conoscono fisicamentee si amano ma il destino e' in agguat l'utero sparisce la possibilita' di procreare ma strano destino della vita lui passera' tutta la vita a creare vita in altri esseri non umani e a voncere premi e'la dimostrazione che bisogna accettare la vita ecerte volte bisogna cercare diadattarsi a lei molto bellia tratti hard ma bisogna pensare che nella vita di ogni giorno noi incontrimo degli scabisti vestiti normamente e i fine settimana diventa corpi essattsati di sesso molto bello roberto gavino
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vladimir
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domenica 30 aprile 2006
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grande equilibrio fra tragedia e comicità
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Bruno dentro il campeggio naturista ad una festa disinibita si rivolge ad una donna, e le cita Nietzsche che riferendosi a Shakespeare dice che quanta più sofferenza un uomo patisce, tanto più sarà indotto alla comicità.
Direi che questo è il filo conduttore del film, una tragedia umana che accompagna le due strade parallele dei fratelli, così macabra da spingere all'inverosimile e al surreale. Dopotutto per scaramanzia si ride della morte, e si ride di noi e della nostra epoca "eternamente" in crisi di rapporti umani.
Un film da cui si esce infine rilassati, senza aspettare più nulla, come Christiane, Maichael e Bruno che fissano immoti le onde del mare. La vita procede comunque.
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claudia
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lunedì 24 aprile 2006
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un film che ci induce a non giudicare ma a capire
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I film che lasciano il segno sono quelli che stimolano le riflessione su temi esistenziali e questo film mi sembra che lo faccia in modo lapalissiano.
"Le particelle elementari" é stato accusato di una sorta di parossismo e di presentare situazioni grottesche. Ma a mio avviso, sono proprie queste esperienze grottesche, goffe, che Bruno ha vissuto nell'infanzia ,a costituire il sale nella costruzione di una personalità e nell'assunzione di atteggiamenti che risultano devianti rispetto alla norma. In una società dove "ronzano" regole morali e il perbenismo, Bruno segue in modo fallimentare alternative sessuali che possono ammortizzare questo senso di inadeguatezza che sente nei confronti della vita.
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I film che lasciano il segno sono quelli che stimolano le riflessione su temi esistenziali e questo film mi sembra che lo faccia in modo lapalissiano.
"Le particelle elementari" é stato accusato di una sorta di parossismo e di presentare situazioni grottesche. Ma a mio avviso, sono proprie queste esperienze grottesche, goffe, che Bruno ha vissuto nell'infanzia ,a costituire il sale nella costruzione di una personalità e nell'assunzione di atteggiamenti che risultano devianti rispetto alla norma. In una società dove "ronzano" regole morali e il perbenismo, Bruno segue in modo fallimentare alternative sessuali che possono ammortizzare questo senso di inadeguatezza che sente nei confronti della vita. Tema dell' "inadeguatezza che potrebbe costituire il leit motiv della storia; giacché quando il protagonista cerca di recuperare un rapporto di normalità con la vita, coltivando un sentimento che sembra vero pur se ammantato da stranezze sessuali, la malttia della compagna lo rende inadeguato a gestire una situazione più grande di lui
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marica romolini
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martedì 2 ottobre 2012
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alla ricerca della felicità perduta
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Michael e Bruno sono fratellastri. Abbandonati dalla madre hippy e cresciuti dai rispettivi nonni, non potrebbero essere più diversi. O, meglio, le loro vite sono le reazioni speculari ed estreme alla medesima voragine affettiva, che l'uno cerca di colmare nella mistificazione di una scientifica asetticità, l'altro in un bulimico libertinaggio sessuale. A entrambi si prospetta la possibilità di una svolta: un cambio – voluto o coatto – di lavoro, la tentazione del suicidio, l'incontro con una donna. Ma la malattia è in agguato, quasi che, nella demolizione tout court di valori, tradizionali e alternativi, non siano possibili che precarie tangenze affettive.
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Michael e Bruno sono fratellastri. Abbandonati dalla madre hippy e cresciuti dai rispettivi nonni, non potrebbero essere più diversi. O, meglio, le loro vite sono le reazioni speculari ed estreme alla medesima voragine affettiva, che l'uno cerca di colmare nella mistificazione di una scientifica asetticità, l'altro in un bulimico libertinaggio sessuale. A entrambi si prospetta la possibilità di una svolta: un cambio – voluto o coatto – di lavoro, la tentazione del suicidio, l'incontro con una donna. Ma la malattia è in agguato, quasi che, nella demolizione tout court di valori, tradizionali e alternativi, non siano possibili che precarie tangenze affettive. Spiragli di verità, particelle elementari. La scelta di uno stile televisivo assicura un tono di costante understatement (ogni epicità èbandita), essendo però i meccanismi da soap regolarmente parodiati, con agnizioni inesorabilmente fallimentari e accumuli di tensione che si sfaldano nel nulla.
L'ipotesi di una scissione tra sesso e procreazione, che si rifà al Mondo Nuovo di Huxley citato nel film e che Michael e Bruno incarnano alla perfezione, porta a riflettere sull'origine e futuro del mondo, proponendo, secondo una linea eudemonologica minimalista, un'idea di progresso inteso come liberazione dal tormento del bisogno fisico-emotivo. Ma la ricerca della felicità ha come base imprescindibile la conoscenza o, piuttosto, tra i due termini esiste un rapporto di aut aut? Il dubbio apre all'improvviso un varco nella mente di Michael che passeggia su una scogliera irlandese. Subito, un incrocio del caso lo richiude. E, tuttavia, al bisogno di certezze razionali – così il capo del biologo in una delle primissime scene – la civiltà occidentale non ha forse sacrificato felicità, speranze, religione e, di conseguenza, anche la vita?
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gianleo67
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domenica 3 maggio 2015
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kein sex wir sind deutschen!
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Figli di padri diversi Michael e Bruno crescono separati, soffrendo per la continua assenza di una madre hippie e perennemente in viaggio. Ossessionati da un rapporto conflittuale ed antitetico con la sessualità, mentre Michael diventa un genetista di successo solitario e sessuofobo, Bruno è un professore liceale che riversa nella scrittura di testi deliranti e xenofobi le sue frustrazioni matrimoniali e la spasmodica ricerca di una appagante relazione sentimentale. Il primo cambierà lavoro e troverà l'amore in una vecchia fiamma di gioventù, mentre il secondo finirà in un ospedale psichiatrico dopo il suicidio della sua ultima donna; per entrambi la ricerca della felicità seguirà percorsi tortuosi segnati dai traumi del loro passato e dai risvolti inaspettati del loro presente.
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Figli di padri diversi Michael e Bruno crescono separati, soffrendo per la continua assenza di una madre hippie e perennemente in viaggio. Ossessionati da un rapporto conflittuale ed antitetico con la sessualità, mentre Michael diventa un genetista di successo solitario e sessuofobo, Bruno è un professore liceale che riversa nella scrittura di testi deliranti e xenofobi le sue frustrazioni matrimoniali e la spasmodica ricerca di una appagante relazione sentimentale. Il primo cambierà lavoro e troverà l'amore in una vecchia fiamma di gioventù, mentre il secondo finirà in un ospedale psichiatrico dopo il suicidio della sua ultima donna; per entrambi la ricerca della felicità seguirà percorsi tortuosi segnati dai traumi del loro passato e dai risvolti inaspettati del loro presente.
Dal successo letteraio di Michel Houellebecq ('Prix Novembre' 1998 e 'Premio letterario internazionale IMPAC' di Dublino nel 2002), Oskar Roehler scrive e dirige questa commedia drammatica di ambientazione teutonica che riverbera dei riflessi semiseri (incerti) di un cauto determinismo e risente altremodo della pesantezza di un malinteso registro grottesco (forse è il modo dei tedeschi di far ridere e riflettere allo stesso tempo che noi stentiamo a comprendere) costantemente in bilico tra il farsesco e la tragedia. Attraverso una struttura ellittica che ripronone il presente come una conseguenza del passato, Roehler compone il quadro di una sinossi nello sviluppo del carattere che ci mostra le possibili ricadute alternative di un rapporto edipico, dimostrando (se mai ce ne fosse bisogno) come la natura e la cultura siano forze contrastanti che plasmano l'individuo (e la sua vocazione alla felicità) in modi molto diversi tra loro e nello stesso tempo di come i fattori che concorrono a determinare il destino di un uomo siano affidati alla casualità di una combinazione tra determinismo genetico e arbitrarietà del fato (l'occasione della traslazione della salma della nonna, l'incontro dell'anima gemella in un campo di nudisti). Opera singolare e bizzarra che soffre tanto per la difficolta di rendere credibile le istanze controverse del romanzo da cui è tratto (oggetto di una clamorosa disputa tra addetti ai lavori e grande successo di pubblico) quanto per l'inusitata freddezza di un registro che rimane sospeso tra il dramma e la commedia grottesca (Il nostro Ferreri ne avrebbe tratto per certo qualcosa di meglio) senza risolversi in una narrazione che riesca ad incidere la 'passione' dei suoi protagonisti nel processo compiuto di una scrittura convincente, con alcuni passaggi a vuoto e stacchi di montaggio poco comprensibili (il ruolo del padre di Bruno che sortisce dal nulla e senza un ruolo definito). Attori non particolarmente brillanti tra cui lo scialbo e catatonico ricercatore di Christian Ulmen ed il più convincente e nevrotico professore di Moritz Bleibtreu, Orso d'argento per il miglior attore protagonista al Festival di Berlino 2006. Kein Sex wir sind Deutschen!
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paride86
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lunedì 22 ottobre 2012
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pesantissimo
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Una madre hippie abbandone i suoi due figli a se stessi: uno diventerà sessuamane, l'altro asessuato.
Melodramma mascherato da film d'introspezione, "Le particelle elementari" parla di tutti i peggiori sentimenti umani coniugando superficialità d'introspezione e pessimismo cosmico.
Potrebbe sembrare un film d'ampie vedute, ma in realtà si tratta di una storia piuttosto reazionaria nel messaggio che manda allo spettatore, soprattutto per quanto riguarda il sesso.
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Una madre hippie abbandone i suoi due figli a se stessi: uno diventerà sessuamane, l'altro asessuato.
Melodramma mascherato da film d'introspezione, "Le particelle elementari" parla di tutti i peggiori sentimenti umani coniugando superficialità d'introspezione e pessimismo cosmico.
Potrebbe sembrare un film d'ampie vedute, ma in realtà si tratta di una storia piuttosto reazionaria nel messaggio che manda allo spettatore, soprattutto per quanto riguarda il sesso.
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fountain76
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mercoledì 26 aprile 2006
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tanto fumo e un arrosto cotto male
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Grande delusione per "Le particelle elementari" di Roehler. Il film sembra interessante all'inizio, ma dopo la prima mezz'ora si sfilaccia sempre di più, finendo per non avere né capo né coda. Moltissime le scene scontate, prevedibili, e le immagini banali, come il telefono che squilla troppo tardi rispetto ad un suicidio imminente, le macchie sulla pelle che preludono al dramma, le ricostruzioni delle comunità hippy con le solite ragazze dai seni al vento e le danze sconclusionate, la madre dei protagonisti che dovrebbe essere figura cruciale eppure non riesce ad avere il minimo spessore. La storia non decolla ed anzi si fa via via più noiosa e scollata. Bravi i protagonisti, ma non sono sorretti dal film.
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Grande delusione per "Le particelle elementari" di Roehler. Il film sembra interessante all'inizio, ma dopo la prima mezz'ora si sfilaccia sempre di più, finendo per non avere né capo né coda. Moltissime le scene scontate, prevedibili, e le immagini banali, come il telefono che squilla troppo tardi rispetto ad un suicidio imminente, le macchie sulla pelle che preludono al dramma, le ricostruzioni delle comunità hippy con le solite ragazze dai seni al vento e le danze sconclusionate, la madre dei protagonisti che dovrebbe essere figura cruciale eppure non riesce ad avere il minimo spessore. La storia non decolla ed anzi si fa via via più noiosa e scollata. Bravi i protagonisti, ma non sono sorretti dal film. Infine, una frase sullo schermo che non c'entra niente con la storia raccontata. Sicuramente l'idea di base era interessante, ma temo che il film non abbia nulla della complessità dell'omonimo romanzo.
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