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L'ho visto in DVD proprio 2 ore fa, e il mio titolo anticipa già tutto.
Fa certamente onore a Rizzo essersi preso a cuore la ricostruzione della storia poco nota in Europa (e per niente in USA) riguardante la stagione terroristica a Cuba, la quale, e se ci andate ve ne accorgerete, a tutt'oggi non ha lasciato alcuna ferita nella società e nell'economia cubana: il dolore è rimasto nelle persone che erano e sono vicine al compianto Fabio Di Celmo. Quello che purtroppo non fa onore a Rizzo è l'aver messo in piedi un film sciatto, senza la doverosa forza delle immagini, delle facce, dei rumori, della musica e (sopratutto, ahime!) della recitazione. Esempi di stereotipazione banale ed estrema: Fabio col suo amico li vedi che non cercano nessun'altra donna all'Havana che non funga da fidanzata (ma proprio all'Havana!!?), consumando innocentissimi succhi di frutta; sulla sponda opposta del Caribe abbiamo invece stuoli di papponi al soldo della CIA che complottano in riva al mare con tanto di bocce di Scotch, Rhum, Tequila, Jack Daniels più 18 puttanoni a testa. Errori concettuali: quando si vede Posada istruttore nell'Esercito, ammazza uno sotto tortura prima che possa parlare; ed uno come Abarca, che compie quelle efferatezze, viene poi agguantato dai parenti del Miguel da lui ucciso, in virtù del fatto che circola solo e senza scorta armata!! Sorvolando sui pietosi dialoghi e le più improbabili situazioni, il rischio che corre il film è di richiamare alla memoria quei biechi lavori di celluloide tanto cari al budget della propaganda americana, in una prospettiva ovviamente rovesciata. E quindi non vorrei che l'aver girato il film a Cuba avesse messo in grado il Ministerio del Interior di intervenire pesantemente sul tono generale del prodotto, il quale credo proprio che non si possa negare che vada parecchio incontro agli interessi del governo cubano. Sono arciconvinto che non bastano tutte le buone intenzioni, la passione civile, l'amore per la causa della verità, la voglia di giustizia e quant'altro per raggiungere lo stato dell'arte del cinema. E qui mi dispiace concludere che Rizzo non ha reso un buon servizio nè al cinema, nè alla verità.
P.S. per Jorge, che presumo sia cubano (o perlomeno latino-americano): amico mio, lo sai che gli USA sono il 2° partner commerciale di Cuba nel settore alimentare e sono ai primi posti anche in altri settori? Come è possibile? Molto semplice: alcuni singoli stati componenti gli USA promulgano leggi che di fatto contrastano quelle federali in materia di divieto di esportazione merci a Cuba, e in caso di ulteriori problemi le aziende americane interessate all'export su Cuba fanno addirittura passare le loro merci in Messico. Le Marlboro con scritto "Hecho en Mexico" a Cuba ce l'ho portate io? Vedete bene, cari amici, che niente è come sembra, e io, se proprio lo volete sapere, penso che l'embargo USA su Cuba sia una bugia colossale portata avanti dai 2 governi perchè fa comodo sia all'uno che all'altro.
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