markjagger
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mercoledì 15 giugno 2005
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interessante
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Non credo ci si potesse aspettare di più! gli horror oramai sono questi o quelli filonipponici; due stili diversi; questo è quello classico americano con un gruppo di ragazzi che si imbatte in pazzi furiosi che vogliono scannarli tutto e tutti (da non aprite quella porta in poi ..wrong turn e infiniti altri..)!
Cmq il film è piacevole, c'è qualche bella scena che fa impressione come quando uno incontra l'amico nel museo delle cere e toccandogli la guancia... vedrete che spettacolo..
Alla fine il film non è male! va via dal cinema abb soddisfatto consapevole di aver visto molto peggio in altre occasione e che stavolta ti è andata benino!
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adriano lotito
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martedì 5 agosto 2008
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paris hilton vai a lavorare!!!!
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Un film assolutamente vuoto, sia dal punto di vista del contenuto (che in ogni film horror giustamente scarseggia) sia dal più importante punto di vista della confezione e dell'estetica (vera base del cinema dell'orrore di ogni tempo). La storia poteva essere interessante ma la sceneggiatura è così pessima da far risultare il tutto un filmettino indigesto che piace solo a chi non ha nemmeno la più pallida idea di cosa sia il vero cinema horror. Il primo dei pochissimi spaventi arriva soltanto al trentottesimo minuto. Tutta la prima parte è una sfilza di dialoghi banalissimi. La seconda, leggermente più vivace, è invece una serie di clichè del genere horror che ormai non destano più l'attenzione dello spettatore attento.
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Un film assolutamente vuoto, sia dal punto di vista del contenuto (che in ogni film horror giustamente scarseggia) sia dal più importante punto di vista della confezione e dell'estetica (vera base del cinema dell'orrore di ogni tempo). La storia poteva essere interessante ma la sceneggiatura è così pessima da far risultare il tutto un filmettino indigesto che piace solo a chi non ha nemmeno la più pallida idea di cosa sia il vero cinema horror. Il primo dei pochissimi spaventi arriva soltanto al trentottesimo minuto. Tutta la prima parte è una sfilza di dialoghi banalissimi. La seconda, leggermente più vivace, è invece una serie di clichè del genere horror che ormai non destano più l'attenzione dello spettatore attento. Il finale vuole lasciare il tutto a una sensazione di "non finito" ma in realtà non si sa a cosa si vuole andare a parare rivelando l'esistenza del terzo fratello ("colpo di scena" per altro prevedibilissimo). Per non parlare del cast, colmo di volti insipidi tra cui spicca l'orrorifica (quella si) ereditiera Paris Hilton che debutta sul grande schermo conquistando un felicissimo Razzie Award come migliore attrice non protagonista dell'anno. Le scenografie e gli effetti visivi sono discretamente curati ma questo non è necessario elevare questo sfacelo a horror-movie. Cari appassionati del cinema horror, dal 1996 (anno in cui uscì "Scream", ultimo innovatore del genere) non si fa altro che ripetere, ripetere, ripetere all'infinito le storie e i luoghi comuni che hanno fatto grande questo cinema. Ci vuole più sperimentazione e creatività anche all'interno dell'horror che sempre di più si sta insesorabilmente incamminando verso un profonda discesa.
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alan rubino
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domenica 7 agosto 2011
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un horror convenzionale ma ben riuscito
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In viaggio per andare a vedere una partita di football, sei amici decidono di sostare nei pressi di un bosco e di
accamparsi per la notte, per poi ripartire la mattina seguente. Ma al risveglio, scoprono che la cinghia di
trasmissione di una delle due auto è spezzata. Nelle vicinanze si trova la cittadina di Ambrose, dove due dei
ragazzi si dirigono per cercare una stazione di servizio che possa fornire loro una cinghia di ricambio. Lì, sorge
un sinistro museo delle cere...
Più che di un remake si tratta di una rivisitazione dei due film omonimi del 1933 e del 1953, in quanto la vicenda
è profondamente diversa.
La trama è quella del classico teen horror, di cui ricalca tutti i cliché: dai personaggi stereotipati alla città
che non si trova su nessuna mappa (nemmeno sul GPS) ma che i ragazzi trovano senza difficoltà, dai comportamenti
non sempre razionali alle tipiche inverosimiglianze narrative.
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In viaggio per andare a vedere una partita di football, sei amici decidono di sostare nei pressi di un bosco e di
accamparsi per la notte, per poi ripartire la mattina seguente. Ma al risveglio, scoprono che la cinghia di
trasmissione di una delle due auto è spezzata. Nelle vicinanze si trova la cittadina di Ambrose, dove due dei
ragazzi si dirigono per cercare una stazione di servizio che possa fornire loro una cinghia di ricambio. Lì, sorge
un sinistro museo delle cere...
Più che di un remake si tratta di una rivisitazione dei due film omonimi del 1933 e del 1953, in quanto la vicenda
è profondamente diversa.
La trama è quella del classico teen horror, di cui ricalca tutti i cliché: dai personaggi stereotipati alla città
che non si trova su nessuna mappa (nemmeno sul GPS) ma che i ragazzi trovano senza difficoltà, dai comportamenti
non sempre razionali alle tipiche inverosimiglianze narrative.
Ciò che però consente al film di compiere un salto di qualità è l'ottima cura delle ambientazioni da parte dello
scenografo Graham "Grace" Walker (lo stesso di "Gothika"), grazie a cui l'atmosfera del villagio risulta lugubre e
fortemente inquietante, nonché alcune buone idee ed un accorto uso degli effetti speciali. Il finale poi, oltre che
originale, è di un realismo impressionante.
Inoltre, Elisha Cuthbert e Chad Michael Murray sono due protagonisti convincenti; un pò meno lo è Paris Hilton, la
quale, al suo esordio cinematografico e già insignita del Razzie Award come peggior attrice non protagonista, si fa
notare più che altro per uno strip-tease.
Tirate le somme, "La maschera di cera" non eccelle ma si può considerare un horror riuscito, sebbene convenzionale
e con qualche luogo comune di troppo, in cui paura e momenti di tensione non mancano.
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andrea
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martedì 30 settembre 2008
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house of wax
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Quando la loro automobile rimane in panne durante un breve viaggio, sei compagni di college finiscono per girovagare in una sinistra cittadina semideserta. La curiosità diventa irresistibile quando si offre loro la possibilità di visitare il suo macabro Museo Delle Cere. Ben presto però scopriranno che la cittadina non è quello che sembra e che devono trovare assolutamente il modo di uscirne prima di cadere vittime dei suoi fantasiosi e terribili assassini. La Maschera di Cera è un'esempio innovativo e omaggiante del genere 'teen ager movie'; quello con tanto sangue e pazzi killer. Dopo aver ingaggiato un cast di volti in ascesa come la brava Elisha Cuthbert, Chad Michael Murray, Brian Van Holt e Jared Padalecki più l'esordiente Razzie Awards Paris Hilton i produttori horror Robert Zemeckis e Joel Silver hanno affidato la storia agli sceneggiatori fratelli Chad e Carey W.
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Quando la loro automobile rimane in panne durante un breve viaggio, sei compagni di college finiscono per girovagare in una sinistra cittadina semideserta. La curiosità diventa irresistibile quando si offre loro la possibilità di visitare il suo macabro Museo Delle Cere. Ben presto però scopriranno che la cittadina non è quello che sembra e che devono trovare assolutamente il modo di uscirne prima di cadere vittime dei suoi fantasiosi e terribili assassini. La Maschera di Cera è un'esempio innovativo e omaggiante del genere 'teen ager movie'; quello con tanto sangue e pazzi killer. Dopo aver ingaggiato un cast di volti in ascesa come la brava Elisha Cuthbert, Chad Michael Murray, Brian Van Holt e Jared Padalecki più l'esordiente Razzie Awards Paris Hilton i produttori horror Robert Zemeckis e Joel Silver hanno affidato la storia agli sceneggiatori fratelli Chad e Carey W. Hayes con l'intento di rendere omaggio agli horror anni '50 e in particolare Il Museo delle Cere di cui questa pellicola ne è il remake. Le idee non mancano e la trama è macchinosa e ben studiata, ma ahimè il colpo di scena è prevedibile e gli spaventi sono inesistenti anche se il sangue scorre a litri dopo la prima mezzora. Ottime scenografie di Graham 'Grace' Walker e pastosa fotografia di Stephen Windon per un horror/thriller di genere ma mai terrificante che segna l'esordio del regista Jaume Collet Serra.
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loryjjj
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lunedì 8 settembre 2014
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non ci sono più i film horror di una volta [cit.]
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Sarò breve sulla trama, un gruppo di ragazzi è in viaggio e decide di accamparsi provvisoriamente in un boschetto per riprendere il viaggio il giorno dopo. Al risveglio si accorgono di necessitare di un pezzo di ricambio di una macchina e vengono accompagnati da un contadino nella città più vicina. Qui sorgono i problemi, la città non è tranquilla come sembra, e i cittadini in verità, sono nient'altro che statue di cera fisse e immobili . Due fratelli infatati creano statue di cera dalle persone ancora vive e vogliono aggiungere alla loro collezione il gruppo di ragazzi.
Il film non parte malissimo, certo il cast non è dei migliori, e paris hilton calpesta la dignità femminile appena le è possibile, come suo solito infondo.
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Sarò breve sulla trama, un gruppo di ragazzi è in viaggio e decide di accamparsi provvisoriamente in un boschetto per riprendere il viaggio il giorno dopo. Al risveglio si accorgono di necessitare di un pezzo di ricambio di una macchina e vengono accompagnati da un contadino nella città più vicina. Qui sorgono i problemi, la città non è tranquilla come sembra, e i cittadini in verità, sono nient'altro che statue di cera fisse e immobili . Due fratelli infatati creano statue di cera dalle persone ancora vive e vogliono aggiungere alla loro collezione il gruppo di ragazzi.
Il film non parte malissimo, certo il cast non è dei migliori, e paris hilton calpesta la dignità femminile appena le è possibile, come suo solito infondo... Per il resto però ho trovato qualche sorpresa. Il problema è nella veridicità del film , i personaggi che cadono nei momenti peggiori, altri che invece di scappare, seguono il nemico...
Il punto che però mi ha fatto cambiare idea sulla qualità del film è un altro: uno dei protagonisti trova una balestra e spara una freccia sulla gamba e una dritta nel cuore del "cattivo" . Scappa senza riprendere le freccie (senza motivo) ritrovandosi quindi senza un'arma per uccidere il secondo fratello. Ma il peggio viene dopo: il tempo passa, e quello con una freccia nella gamba e una nel cuore...è ancora vivo!! Cavolo regista, ma se ti sei sbagliato e vuoi allungare il film, fallo colpire sulla spalla, non in pieno petto ! e poi con una freccia nella gamba, come ha fatto a fare più di un chilometro e tornare a casa? Vedendo questa scena ho capito che lo scopo era solo portare avanti il film,perchè farlo durare 50min sembrava brutto... e dopo ne ho avuto la conferma, inseguimenti che durano la mezz'ora finale del film, cadute ridicole; quello con la freccia nel cuore che continua a essere immortale, e dopo aver ricevuto pugni, calci e sprangate in faccia, CONTINUA A CORRERE!!! ma hulk non era della marvel? ma cos'è questa schifezza?
Il Finale: fa schifo. Non lo dico per non spoilerare, ma il modo in cui finisce è terribile.... dico solo una cosa: perchè nella cantina di un palazzo fatto completamente di cera, metti una trappola di fuoco? O sei un pazzo suicida, o hai un regista che non rivede i suoi film..
il film rimane comunque discreto, carino vederlo in seconda serata dopo una giornata stancante, così magari ci si addormenta e si evita il finale. E' un insieme inutile di scene splatter (ma neanche troppo) e di cattiverie gratuite. Dalla trama poteva nascere un vero filmone, pochi riescono a inventare qualcosa del genere, ma il problema vero è il film.
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elgatoloco
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martedì 11 gennaio 2022
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à la tronçonneuse, ma ben confezionato
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"House of Wax"(Jaume Collet-Serra, soggetto del vecchio film omonimo di Charles Belden, sceneggiatura di Chad e Carey Hayes, 2005)mostra sei ragazzi, tra maschi e donne, che intendono seguire la finale del campionato di football, ma rimangono bloccati per vari motivi, tanto da incorrere in un paese nel quale. per una vecchia"vendetta"o meglio per questioni gravi all'epoca che perudrano nella memoria del luogo,le statue di cera del locale piccolo museo sono fatte con "materiale umano"e "natrualmente" i giovani malcapitati avranno vari problemi a liberarsi dalla "maledizione", tanto che a salvarsi saranno ben pochi/e persone, esattamente un terzo di quanto erano andati là all'inzio.
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"House of Wax"(Jaume Collet-Serra, soggetto del vecchio film omonimo di Charles Belden, sceneggiatura di Chad e Carey Hayes, 2005)mostra sei ragazzi, tra maschi e donne, che intendono seguire la finale del campionato di football, ma rimangono bloccati per vari motivi, tanto da incorrere in un paese nel quale. per una vecchia"vendetta"o meglio per questioni gravi all'epoca che perudrano nella memoria del luogo,le statue di cera del locale piccolo museo sono fatte con "materiale umano"e "natrualmente" i giovani malcapitati avranno vari problemi a liberarsi dalla "maledizione", tanto che a salvarsi saranno ben pochi/e persone, esattamente un terzo di quanto erano andati là all'inzio. Decisamente "° la tronçonneuse", questo film , che è il primo lungometraggio realizzato dal bravo regista catalano Collet-Serra, che non ha più nulla-né per la storia raccontata né tanto meno per come viene raccontata la stessa- a che vedere con le pellicole omonime del 1933 e con il suo remake realizzato vent'anni dopo, dunque non è un remake a sua volta, lavora sulla tensione, sulla suspense, che in effetti è assicurata, sugli "scarti temporali"tra momenti-èperiodi"tranquilli"e altri"agitati", ma non rinuncia affatto, anzzi all'effetto sorpresa come quando una ragazza(ed è il momento direi"clou"del film)entra in una chiesa e , credendo di assistere a una funzione,vede che tutti i"fedeli"sono in realtà maschere di cera. IL resto è iterwzione, realizzata anche bene, biosnga ammetterlo. Decisamente un film che presenta effetti shock, macabrri, appunto à la tronçonnuese, senza che vi sia una reale possibilità, per gli spettatori, di "metabolizzare"quanto vedono. é una tecnica, volendo, è anche uno sitle funzionale a una"poetica della paura"che in anni successivi il regista ha coltivato anche in maniera più convincente di quanto non abbia fatto in questo suo film da esordiente nel lungometraggio, appunto., Le musiche di John Ottman sono assolutamente fiunzionali allo scopo, le/gli interpreti sono anch'esse/i convicenti per quanto basta, ancora una volta, all'effetto da ottenere. da Elisha Cuthbert a Bian Van Holt alla poco amata, da tutti in realtà, Paris Hilton, personaggio incluso nel cast quasi solo per la sua fama di ereditiera invisa ai più(all'ìepcoa)e per questo perà"à la une"nel mondo platinato dello spettacolo e dei media di ogni tipo. El Gato
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alclark
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sabato 30 luglio 2011
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di questi tempi non ci si poteva aspettare di più
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Con i tempi che corrono, in cui il cinema è un continuo già visto, in cui sembra che le idee cinematografiche siano sparite, La Maschera di Cera, pur essendo un remake, riesce a regalarci delle soluzioni inaspettate e delle scene di forte potenza visiva. Certo il cast poteva essere scelto con più cura ( mi riferisco a Paris Hilton quasi totalmente inespressiva e con la sua aria da vip) però Jared Padalecki e Chad Michael Murray sanno come ricoprire al meglio il proprio ruolo. A mio parere uno dei migliori film horror degli ultimi anni, personalmente uno dei miei preferiti!
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elias
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sabato 11 aprile 2009
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la maschera di cera: il peggior horror di sempre
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Non c'era da stupirsi che una pellicola a cui partecipasse la "principessa" Paris Hilton valesse poco, ma a far venire i brividi non è solo l'interpretazione mal riuscita della Hilton. Il film "La Machera di Cera" è infatti un film da poco, carico di scene raccapriccianti, splatter, terrificanti omicidi e tanto ancora, che rendono la storia inizialmente creativa e travolgente in un'ora di noia in cui il regista, probabilmente, pensa di suscitare interesse nel pubblico con le continue scene di terrore. L'assassino Vincent dal volto sfigurato, che copre con la maschera di cera, è sì il più terrificante personaggio che si sia mai visto in un film horror, ma è anche il peggio riuscito, in parte per il fatto che esso sia reso crudele e spietato per colpa del fratello e che, in fin dei conti, sia proprio quest'ultimo il vero cattivo della storia, cosa che proprio non sta in piedi.
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Non c'era da stupirsi che una pellicola a cui partecipasse la "principessa" Paris Hilton valesse poco, ma a far venire i brividi non è solo l'interpretazione mal riuscita della Hilton. Il film "La Machera di Cera" è infatti un film da poco, carico di scene raccapriccianti, splatter, terrificanti omicidi e tanto ancora, che rendono la storia inizialmente creativa e travolgente in un'ora di noia in cui il regista, probabilmente, pensa di suscitare interesse nel pubblico con le continue scene di terrore. L'assassino Vincent dal volto sfigurato, che copre con la maschera di cera, è sì il più terrificante personaggio che si sia mai visto in un film horror, ma è anche il peggio riuscito, in parte per il fatto che esso sia reso crudele e spietato per colpa del fratello e che, in fin dei conti, sia proprio quest'ultimo il vero cattivo della storia, cosa che proprio non sta in piedi. Personalmente trovo che il film sia un vero pastrocchio, nel senso che incute davvero terrore ma solamente per le scene orribili e gli atti disumani che vi sono e che appiaiono continuamente nel film. Per non parlare dei numerosi errori di scena, come ad esempio quando Carly e gli altri entrano per la prima volta nella chiesa, irrompendo durante un funerale per il quale sono presenti molte persone, tutte vive ed in perfetta forma, mentre pochi minuti dopo sono già stati trasformati in maschere di cera per il volere (del tutto irrazionale) dei fratelli Boe e Vincent. L'unica cosa buona del film pare essere gli effetti speciali, molto professionali, tanto da sembrare reali, sprecati però su un film del genere.
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(di loryjjj)
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chad's angel
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martedì 21 agosto 2007
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chad:angelo sceso dal cielo ma solo un'illusione
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ogni film che recita ti lascia a bocca aperta per il ruolo che interpreta...il fiato sospeso ,il cuore che batte...lui,proprio lui,solo lui, il principe azzurro che hai sempre sognato...così lontano e così difficile da raggiungere...un ragazzo d'oro ma che come tutti i ragazzi commette stupidi errori...il più grave?un flirt con paris hilton!la causa della rottura di una storia d'amore con l'unica donna in grado di meritarselo...sophia bush...
forse perchè mi rivedo in lei forse perchè credo nella forza dell'amore e odio profondamente la mancanza di rispetto forse perchè vivo la mia vita sperando di donare il mio cuore al Chad che stavo aspettando...
[+] chad è troppo tosto...
(di nanella)
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