Mean Girls

Franco Montini

La storia si svolge in un liceo; i protagonisti sono un gruppo di teenager; i temi affrontati riguardano principalmente il sesso e i rapporti genitori-figli; il pubblico che ne ha decretato l’imprevisto successo in patria era composto prevalentemente da ragazzi, ma il film ha poco da spartire con il filone demenziale modello American Pie. Mean Girls nasce, infatti, da una serissima ed articolata indagine della giornalista Rosalind Wiseman sulla vita degli studenti e in particolare delle studentesse dei college americani. Ciò che emerge è un ritratto per certi versi agghiacciante e testimonia come sopravvivere agli anni del liceo senza subire profonde ferite sentimentali e psicologiche non è così facile come si potrebbe pensare. La storia ruota attorno alle vicende di Cady Haron (Undsay Lohan) una quindicenne, che, dopo aver a lungo vissuto in Africa con la famiglia, torna in Usa e, completamente ignara di ciò che l’attende, si iscrive al North Shore, il liceo di una piccola cittadina vicino a Chicago.Cady diventa immediatamente oggetto delle amichevoli attenzioni e poi, quando si innamora di Aaron (Tim Meadaus), delle crudeli vendette di Regina George (Rachel Mc Adams), una bella ragazza, ammaliatrice e calcolatrice, capo delle perfide «Plastics», un gruppo che decide che cosa sia «in» e cosa sia «out». Presto il confronto fra le due ragazze diventa una lotta per la supremazia scolastica. Insomma Cady capisce che la legge della giungla è molto più complicata e pericolosa nella civilissima America.
Da Il Venerdì di Repubblica, 27 agosto 2004


di Franco Montini, 27 agosto 2004