Ghost in the Shell - L'attacco dei Cyborg

avevo dodici anni quando ho visto il primo Ghost in the Shell. non capii niente, ma fu comunque una goduria anche solo dal punto di vista visivo. dovetti vederlo altre venti volte per capirci qualcosa. è incredibile come in occidente l'animazione si sia fermata a Walt Disney. in Giappone film del calibro di GITS partecipano a festival di cinema insieme a film live e spesso e volentieri li battono. GITS2 - INNOCENCE non l'ho ancora visto al cinema. l'ho visto in inglese e in giapponese con sottotitoli in Italiano. sono state sette ore fantastiche. sette perchè stare dietro alla mente perversa di Oshii è praticamente impossibile. Azimov, Cartesio,ecc... sono gli unici che mi vegono in mente degli autori citati implicitamente ed esplicitamente come Cartesio per esempio. e un film che cita Cartesio non è più semplicemente un film ma è un dogma. che altro dire? spettacolare sotto tutti i punti di vista come solo un film di oshii sa essere. lui e gli altri due mostri sacri dell'animazione giapponese, Miyazaki (La città incantata) e Otomo (Akira) sono ormai in-criticabili. 2d e 3d fusi perfettamente e una storia che non ha bisogno di prendere spunti da nessuno. disegni che si muovono seguendo una canzone leggerissima, o un haiku. come la meravigliosa sigla, paragonabile solo a quella del primo GITS, da brividi.Kenji Kawai stordisce il nostro udito e le nostre sinapsie ci offre una colonna sonora capolavoro, al livello di Morricone e Rota. Dialoghi che fanno male ai neuroni, che non puoi non seguire. che ti costringono a rivedere le tue conoscenze. un film maturo nella sua innocenza.