Kill Bill - Volume 1

Pur spesso accusato di essere eccessivo, violento, parolacciaro (ma mai come "Le iene", esordio di Tarantino), "Kill Bill" è un ottimo film. Punto e basta. Si assiste alla proiezione e si resta meravigliati, per la sarabanda di morte e distruzione che accompagna la vendetta di questa donna distrutta dal suo ex amante, e basta. Ma non è un film che si dimentica, e neanche un blockbuster in cui il suo bizzarro eppur geniale autoree sfrutta il pubblico da multiplex per bussare a quattrini. Anzi, il suo è un vero e proprio amore per il cinema. Di genere, ma anche impegnato. Questa è la miglior qualità di Tarantino. Basta vedere il partito che ha saputo trarre da Uma Thurman, straordinaria e al massimo della forma come mai prima, e dal "ritrovato" David Carradine, il cui ruolo aumenta nel capitolo successivo (e conclusivo). Per non parlare di Daryl Hannah, dimenticata dopo i bei tempi di "Splash" e "Wall Street", che qui è cattivissima e agguerritissima. E forse a lei spettano anche le battute più ironiche del copione. Fortissima la colonna sonora.