L'uomo senza passato

Appena tornato dalla Finlandia e con voglia di rilassarmi al cinema, che trovo? Un film finlandese! Corro a vederlo. Che bel film! Devo dirlo subito, perché se lo merita. Bello, quanto strano e distante, ma questo era prevedibile, dalla cinematografia hollywoodiana. Un signore di mezza età giunge a Helsinki e mentre dorme su una panchina viene aggredito: si ritrova in ospedale dove viene dato per morto; mentre i macchinari medici indicano la sua morte… da spettatore mi aspetto un cenno di vita… e infatti arriva, ma in un modo inaspettato! Non vi rovino la sorpresa… ma è la prima di una lunga serie, in una storia allucinante, che mi conduce alla scoperta di personaggi surreali nei loro modi, nelle loro parole, ma verissimi nella loro condizione di miseria materiale (infatti mi ritrovo tra barboni in qualche posto di Helsinki). I personaggi mi sembrano quasi burattini, perché seraficamente si scambiano conversazioni divertentissimi e sorprendenti! Non manca qualche nota di leggerezza, come il custode della ‘discarica’ dove i barboni vivono, che con il suo cane Hannibal e i suoi modi da ‘duro’ diventa la vera macchietta del film. La vita del nostro protagonista inizia da zero, non ricordando proprio nulla e per puro CASO (come spesso accade nella vita) ne ricomincia una nuova, casuale. Si ritrova aiutato dall’esercito della salvezza, impresario di complessi rock, rapinatore di banca, galeotto, emissario di un ex-imprenditore in rovina e infine.. innamorato. Film leggero, lieve, divertente, che sorprende e che lascia un buon gusto in bocca. Forse perde qualcosa nel finale. Da vedere!