Lontano dal paradiso

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Un film di Todd Haynes. Con Julianne Moore, Dennis Quaid, Patricia Clarkson, Dennis Haysbert, James Rebhorn.
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Titolo originale Far from Heaven. Drammatico, durata 107 min. - USA, Francia 2002. MYMONETRO Lontano dal paradiso * * * * - valutazione media: 4,02 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   

misurato ed efficace Valutazione 4 stelle su cinque

di paleutta


Feedback:
lunedì 16 giugno 2008

mi sono imbattuto casualmente in questo film alla tv girando i canali svogliatamente. La prima cosa che mi ha colpito sono stati i colori, i costumi le luci che davano effettivamente la sensazione di lezioso ed edulcorato. Poi sarà che ho un debole per la Moore mi sono messo a guardarlo e mi sono trovato a vedere un film molto toccante, che nonostante la delicatezza delle situazioni non è mai sfociato nello smelenso o nello strappalacrime o nell'inutilmente crudo od esplicito. Riesce a trasmettere la drammaticità e il senso di impotenza di certe situazioni, creando anche un discreto senso di angoscia, senza mai far ricorso a situazioni troppo violente che in genere i film su questi temi propongono in modo anche sguaiato ed inutile. le persone sensibili non hanno bisogno di vedere picchiare a sangue un nero dai poliziotti per capire che in quegli anni la situazione per gli afroamericani nell'america benpensante fosse di totale emarginazione. In alcuni stati credo sia ancora così. In quanto all'altro tema, quello dell'omosessualità vale lo stesso discorso. L'america anni 50 viene volutamente riproposta in un quadretto bello e colorato, per creare il contrasto con le distorsioni di quella società. Alla fine ci sono solo sconfitti, ma non è questo che conta veramente. Ci è stato molto intelligentemente risparmiato uno scontato finale con qualche cattivo che si ravvede o la moore e il nero che fuggono insieme in qualche terra senza pregiudizi dove il colore della pelle non conta. Film che non fa sconti, realista pur nella sua artificiosità visiva. A me è piaciuto.

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luc mercoledì 18 giugno 2008
bella paleù!
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pensa che ieri notte in tv passavano "lolita" ma dopo un'ora me sò addormito...

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lilli giovedì 19 giugno 2008
x paleutta
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Ciao Paleutta ben ri-trovato!Mi è piaciuta la tua recensione..(per mia mancanza di sicuro perchè forse ne hai fatte)è la prima volta che leggo un tuo scritto relativo ad un film -sempre importante per via dei temi ma- tendente al drammatico-sentimentale(almeno mi sembra di aver colto questo aspetto).Non avevo mai sentito parlare di questo film lo sai?Il problema è che io non "zappo"(nel senso di zapping)e quindi mi perdo la possibilità,a volte,di vedere bei film(a proposito Luc non potevi avvisare che trasmettevano Lolita???).Sono d'accordo su quello che dici riguardo all'utilizzo della violenza o del calcare la mano su determinate situazioni per esprimere drammaticità.Non serve,basta accostarsi al problema in maniera intelligente. [+]

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paleutta giovedì 19 giugno 2008
ciao lilli
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non è che ne scriva tantissime di recensioni..istintivamente non sono molto attratto dai film sentimentali anche se, non uso questo metro per giudicare se un film mi piaccia o meno. Questo ad esempio mi è piaciuto molto ma a dire il vero non lo definirei un film sentimentale, lo stesso dicasi per match point. Pensa che ho scoperto dopo che si trattava di un film di Woody Allen altrimenti forse non lo avrei guardato per una questione di pregiudizio che ho maturato negli ultimi anni. Mi sono fatto l'idea che i suoi film siano diventati troppo di maniera e che ne abbia fatti troppi. Match point non sembra neanche diretto da lui. Entrambi hanno una caratteristica che a me piace molto: affrontano problematiche delicate in modo intelligente, senza prenderle troppo di petto, senza cioè cercare di spiegarne il perchè e senza cercare di infondere una visione morale. [+]

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lilli giovedì 19 giugno 2008
x paleutta
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Allora è un bene che tu non sapessi chi fosse il regista,altrimenti ti saresti perso un gran bel film..Lo so che è difficile ma bisognerebbe farsi condizionare il meno possibile sia dal pregiudizio negativo che da quello "positivo"(per positivo intendo quello che non fa ammettere che anche il migliore regista del mondo può toppare).Io stessa sono a volte vittima di entrambi ma mi rendo conto che non è giusto perchè poi alla fine ci andiamo a perdere..non perdiamo il sonno e la vita,sia chiaro,ma un'occasione in più per riflettere questa sì.Questo non l'ho visto ma di sicuro sì, Match point non è un film sentimentale.Quel film mi piace davvero molto e concordo sulla tua interpretazione:non c'è un tentativo di"moralizzare". [+]

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andrea lunedì 23 giugno 2008
ciao paleutta
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Mi piace la spontaneità con cui ti avvicini ai film, apprezzo la tua spontaneità anche nei commenti che scrivi di solito. Non ho visto questo film, se non qualche piccola parte tempo fa, ma se hai detto che non vuole fare la morale a tutti i costi allora significa che è di qualità. Anch'io non sopporto le prediche gratuite.

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paleutta giovedì 26 giugno 2008
grazie ecciao andrea
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il mio approccio ai film è quello che mi è più congeniale. In realtà il mio commento si riferisce più al film in quanto tale che alle sue implicazioni inerenti all'argomento che tratta. Spesso leggo recensioni tue e di qualche altro amico che prendono spunto dal tema del film per intavolare delle vere e proprie trattazioni con riferimenti alla filosofia o all'arte o alla storia o alla filologia, piuttosto che alla storia delle religioni ecc Io vi ammiro, veramente. A volte non sono in grado di seguirvi in certe dissertazioni, specialmente filosofiche, non avendo alle spalle studi classici di un certo tipo. Su certe cose sono un autodidatta con le conseguenti lacune del caso. Devo dire, ad onor del vero, che ogni tanto noto in qualcuno un involontario scivolare nell'ostentazione, una cosa che non mi da alcun fastidio che però da persona sensibile quale mi ritengo non posso fare a meno di notare. [+]

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