Titolo originale Bad Company.
Spionaggio,
Ratings: Kids+13,
b/n
durata 116 min.
- USA, Repubblica ceca 2002.
MYMONETROBad Company - Protocollo Praga
valutazione media:
3,34
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Mix di azione e humorur un po' all'insegna del già visto ma sempre gradevole. Bad Company - Protocollo Praga infatti non eccelle sicuramente per originalità, prende in prestito molte idee ed elementi da film precedenti come "Maximum Risk", "Double Impact", "Rush Hour" e via dicendo. Tuttavia il film viene riscattato ampiamente dagli ottimi interpreti, primo fra tutti il protagonista Chris Rock che con la sua irresistibile simpatia conquista il pubblico. Ma anche Anthony Hopkins nei panni dell'anziano e gaggio collega se la cava molto bene e dimostra, nonostante l'età, di essere ancora pieno di energie. Molto belle e suggestive anche le ambientazioni: Praga appare sicuramente più accattivante ed originale della solita metropoli americana.
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Mix di azione e humorur un po' all'insegna del già visto ma sempre gradevole. Bad Company - Protocollo Praga infatti non eccelle sicuramente per originalità, prende in prestito molte idee ed elementi da film precedenti come "Maximum Risk", "Double Impact", "Rush Hour" e via dicendo. Tuttavia il film viene riscattato ampiamente dagli ottimi interpreti, primo fra tutti il protagonista Chris Rock che con la sua irresistibile simpatia conquista il pubblico. Ma anche Anthony Hopkins nei panni dell'anziano e gaggio collega se la cava molto bene e dimostra, nonostante l'età, di essere ancora pieno di energie. Molto belle e suggestive anche le ambientazioni: Praga appare sicuramente più accattivante ed originale della solita metropoli americana. Anche la storia in fondo pur non essendo troppo originale è abbastanza solida e riserva almeno un clamoroso colpo di scena. Ne risulta quindi un buon film, soprattutto per gli amanti dell'adrenalina in salsa brillante.
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L’agente della CIA Kevin Pope è infiltrato a Praga all’interno di un’organizzazione dedita alla vendita di armi provenienti dall’ex-URSS. Il suo compagno, l’agente Oaks , dovrà spacciarsi per un compratore interessato ad una testata atomica portatile. Un ibrido tra una “spy story”, un “action movie” e una commedia di bassa lega, questo è Bad Company ultima fatica di Joel Schumacher, un regista che personalmente ho messo sul mio libro nero dopo che ha letteralmente distrutto l’uomo pipistrello con il suo inguardabile Batman Forever. Questa volta, nel suo costante viaggio verso un’identità personale, adotta uno stile di ripresa con camera in movimento dall’alto ed un montaggio serrato alla “Tony Scott”, ma con un gusto per le luci più “caldo”, quasi rassicurante; il risultato è un prodotto che, anche in forza di una trama non certo innovativa, non coinvolge più di tanto.
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L’agente della CIA Kevin Pope è infiltrato a Praga all’interno di un’organizzazione dedita alla vendita di armi provenienti dall’ex-URSS. Il suo compagno, l’agente Oaks , dovrà spacciarsi per un compratore interessato ad una testata atomica portatile. Un ibrido tra una “spy story”, un “action movie” e una commedia di bassa lega, questo è Bad Company ultima fatica di Joel Schumacher, un regista che personalmente ho messo sul mio libro nero dopo che ha letteralmente distrutto l’uomo pipistrello con il suo inguardabile Batman Forever. Questa volta, nel suo costante viaggio verso un’identità personale, adotta uno stile di ripresa con camera in movimento dall’alto ed un montaggio serrato alla “Tony Scott”, ma con un gusto per le luci più “caldo”, quasi rassicurante; il risultato è un prodotto che, anche in forza di una trama non certo innovativa, non coinvolge più di tanto.
A dispetto di dialoghi da dimenticare e di un’interpretazione di Hopkins all’insegna del minimalismo, le quasi due ore di film scorrono via senza annoiare, grazie a qualche scena spettacolare, al giusto numero di sparatorie e ad un Chris Rock in versione “mattatore”.
L’agente della CIA Kevin Pope è infiltrato a Praga all’interno di un’organizzazione dedita alla vendita di armi provenienti dall’ex-URSS. Il suo compagno, l’agente Oaks, dovrà spacciarsi per un compratore interessato ad una testata atomica portatile che fa gola a molti terroristi, soprattutto a Dragan Adjanic ed alla sua spietata organizzazione. Per impedire la vendita della bomba a quelli che crede essere suoi concorrenti, Dragan organizza un agguato in cui Kevin resta ucciso. A questo punto l’unica possibilità di chiudere l’affare risiede nel fratello gemello di Kevin, Jake (sempre Rock, ovviamente), che dovrebbe prenderne il posto all’insaputa dei terroristi.
Facile no? Peccato che Jake non sia un agente della CIA, anzi per dirla tutta è un dj perdigiorno che sbarca il lunario facendo il bagarino, che non ha il minimo senso della misura, ma soprattutto del dovere e che la sua unica “molla” siano i soldi, il tutto senza considerare la sua totale intolleranza per le regole. La pellicola è stata costruita appositamente sul contrasto tra i due agenti: Rock ed Hopkins e sul loro modo di affrontare la vita; alla sconsiderata irruenza del primo, si contrappone la fredda calma del secondo, il tutto nell’ottica di creare gag più o meno divertenti. La netta divisione tra il periodo di addestramento e quello sul campo, ricalca la dicotomia tra la commedia ed il film d’azione. Questo grande polpettone, dove non manca la bellona di turno, il cattivo di prammatica ed un finale in puro stile USA, alla fine non convince più di tanto, restando uno dei tanti sottoprodotti hollywoodiani che attingono al bacino dello spionaggio (molto in voga in questo periodo). Un ultima considerazione sui “temibili” terroristi: visto che ormai la cortina è caduta, gli islamici fanno ancora troppa paura per essere portati sullo schermo ed i cinesi è meglio non nominarli, rimangono, come di consueto, i soliti nostalgici esuli del vecchio regime (affetti da stupidità incurabile ed incapacità cronica) che si avvalgono del consueto stereotipo: “ora anche voi americani capirete cosa vuol dire avere dei morti in casa!”.
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Fin dall'inizio"Bad Company"è un film di spionaggio dove, però, la nota dominante è lo humor nonché l'avventura, declinata, però come"azione". Per questo, dal punto di vista del genere filmico, credo sia necessario dire sia"azione"sia"spionaggio"; i risvolti umoristici ma anche sinceramente comici sono riservati al protagonista Chirs Rock, comico sopraffino, mentre il suo co-protagonista(o deuteragonista, volendo, dato che è colui che lo "manovra"e guida, anche se inizialmente è molto scettico sul personaggio, destinato a surrogare il suo fratello gemello, vera spia al servizio della C:I:A.
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Fin dall'inizio"Bad Company"è un film di spionaggio dove, però, la nota dominante è lo humor nonché l'avventura, declinata, però come"azione". Per questo, dal punto di vista del genere filmico, credo sia necessario dire sia"azione"sia"spionaggio"; i risvolti umoristici ma anche sinceramente comici sono riservati al protagonista Chirs Rock, comico sopraffino, mentre il suo co-protagonista(o deuteragonista, volendo, dato che è colui che lo "manovra"e guida, anche se inizialmente è molto scettico sul personaggio, destinato a surrogare il suo fratello gemello, vera spia al servizio della C:I:A...). E il coprotagonista è quell'attore , vero gallese che spesso realizza film come questo per soldi e per denaro, per potersi permettere di finanziare poi le sue straodinarie performances a teatro, con il"Bardo", ossia William Shakesperare..., di nome Anthony Hopkins Ma sarebbe un errore credere che Hopkins in film come questo, come in quelli dedicati a"Hannibal Lecter"(un personaggio che non si scrolla di dosso, nonostante abbia fatto molto algtro...)"navighi a vista"indolentemente; se lo ricordiamo più nei film di Ivory non vuol dire che in un film come questo, diretto dalla"vecchia volpe"Schumacher-regista sempre ironico e sempre attento al "ricavato"di un film, senza mai essere banale- non si impegni , anzi lo fa con grande intelligenza, da par suo. Eugen Galasso
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