Vanilla Sky

Ammetto di essere colpevolmente prevenuto nel giudizio di questo film ma ho le mie ragioni. Ho visto e apprezzato moltissimo "Abre los ojos" di Amenabar dal quale il film è tratto ed è normale chiedersi che senso abbia fare il remake di un film a distanza di 4 anni e fra l'altro senza concedere particolari novità alla trama. Poi ci si rende conto che il film è americano, Tom Cruise-centrico (se mi concedete il neologismo) e permette di fare soldi sul mercato americano con un bel prodotto europeo, riproposto senza stravolgimenti ma con la differenza di un cast di livello internazionale e un budget a disposizione un "tantino" maggiore; così si risolve il mio dubbio iniziale e si spiegano i miei pregiudizi riguardo al film. In ogni caso il soggetto di Amenabar garantisce al film alcuni giudizi positivi, provenienti soprattutto da coloro che non hanno visto l'originale spagnolo (vedetelo!), tuttavia già la sceneggiatura di Cameron Crowe soffre l'americanizzazione a cui è stata sottoposta. A mio avviso indugia eccessivamente su alcuni romanticismi gratuiti (vedi le frasette ripetute fino alla noia dai due protagonisti) e si lascia andare ad un'inelegante esplicitazione della trama, a discapito del pathos finale e del ritmo del film. E' ovvio che salvi la colonna sonora ma naturalmente non tutti si possono permettere di racimolare musiche di sconosciuti come Sir McCartney, Radiohead, Jeff Buckley, R.E.M., U2, Bob Dylan e compagnia bella. Notevoli anche alcune scene nelle quali è particolarmente riuscito il mix montaggio serrato-musica che rende bene il caos nella mente del protagonista. Tuttavia tutto questo non basta per dissipare i miei pregiudizi riguardo all'opera di Crowe. L'idea di accostarmi al giudizio della critica (dal quale di solito preferisco discostarmi) non mi piace ma mi sembra inevitabile giudicare un remake confrontandolo con il film dal quale è tratto e "Abre los ojos" è molto meglio, non è colpa mia.