La promessa

"...nella sua quasi inedita pacatezza..." Non potevi usare migliore espressione per dare l'idea, assolutamente ben resa da te, di un attore quale il grande e "scenografico" - in quanto ha nella stessa mimica facciale, negli sguardi, nei movimenti corporei e nei lineamenti del viso...tutto un personaggio, una scena, un teatro "proprio", quasi naturale! - Jack Nicholson che, da sempre, interpreta personalità irrequiete, bizzarre e spesso rasenti la follia. In "La Promessa" invece, troviamo un J.Nicholson "nuovo", "inedito" appunto...in veste rara ed in unica e rara interpretazione - a mio avviso singolare anche questa: decisamente "soft" e più..."umana!"- in cui mostra una sensibilità acuta, un forte senso di solidarietà e un grande amore incondizionato verso gli altri. Dal beffardo Joker (in BatMan di Tim Burton), dal genere satanista in "Le streghe di Eastwick" (di George Miller; USA, 1987) e da ben altre figure "contorte, particolarissime, strane, malefiche ma divertenti allo stesso tempo" ad una versione assolutamente più "normale", ridimensionata nella sua astrosità e molto più corrispondente alla realtà: quella dei sentimenti, degli ideali in cui credere (=qui, il senso di giustizia da rendere alla madre della bambina uccisa barbaramente, con una ...anzi LA...Promessa), della solidarietà e umanità, della lotta per il bene.