Babe va in città |
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Un film di George Miller (II).
Con Mickey Rooney, James Cromwell, Magda Szubanski, Mary Stein, Paul Livingston.
continua»
Titolo originale Babe Pig in the City.
Avventura,
durata 92 min.
- USA 1998.
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sempre bene, babe the pigdi elgatolocoFeedback: |
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lunedì 25 aprile 2022 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
"Babe PIg in the City"(George Miller, anche autore della sceneggiatura insieme con Judy Morris e Mark Lamprell, dal soggetto di Dick King.Smith, 1998)´il secondo film della serie "Babe Pig"e non sfigura affatto rispetto al primo, Qui Babe, che e'impegnato nel salvataggio della farm, della fattoria, minaiccata gravmenete dalla banca(un segno ulteriore di come la banca viene recpita, sopratuttto, ma non solo, negli USA), va appunto in citta'e rimane coinvolto nel caos tutt0altro che solamente creativo e fecondo della citta', combinando talora qualche piccolo disastro, ma anche aiutando mnoltissimo la padrona d ella farm, quando il marito e'rimasto a casa infortunato. Assolutamente capace di"governare"una sorta di comunita'di animali tra loro diverissimi, come scimmie, cani, gatti, ucelli di ogni tipo, ma anche(persino)pesci, Babe riesce a creare una vera e propria comunita'animalista, fondata sulla giustizia sociale, sul"a ciascuno secondo le sue esigenze, da ciascuno secondo le sua capacita'", per parafrasare la famosa formula marx-engelsiana, questo film australiano che quasi rovescia la distopia orwellaian di "The Animal Farm", mirando invece a un'utopia propsotiva, rimane, per fortuna un film animalista in maniera totale e, aggiungerei, anti-specista. Servendosi della t ecnica mista animazione-fim d'attori(con in evidenza Mickey Roonery e Magda Szubansiki), "Babe Pig in the City"(o B abe Pig Two, che sir si voglia)e'un film felicissimo, che anche a livello di significato, riprende la negazione agostiniana, ma non solo agostiniana- del tempo(passato non esiste piu', in quanto consumato, futuro, tempo del non ancora e il presente che, oscilanndo tra passato e futuro dunque non e'), ma anche la"teoria del chaos", proponendo una semplice quanto molte volte pi} effiace che mai"reducatio"della teoria al chaos che si da'concretamente come tale, sic et simpliciter... UNa vera e propria"descrizione"del chaos umano in contrapposzione alla ritrovata armonia(ci sovviene Charles Fourier)di cui sono/sarebbero capaci gli animali. Decisamente un film interessante, appunto, che non sfigura di fronte al Number One. La "coda"degli anni 1990 non poteva essere onorata in mdo migliore, specie consierando che la sua conclusione non e'stata coronata da grandissimi film. El Gato
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