cineofilo92
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domenica 14 gennaio 2007
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nikita: un fumettistico para pulp
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Tanta azione e violenza in quello che è considerato il lavoro più riuscito di Luc Besson. Della forte violenza di questa pellicola, che negli anni in cui uscì fece scandalo, se ne è parlato e riparlato, e quindi lasciamo stare.
La Parillaud dà a Nikita un tono sensuale e indecifrabile, che fa di certo molta presa sul pubblico. Nel film Nikita vive tra sparatorie e scene di pura disperazione; mai esagerate e cataoniche, esse conferiscono al film un realismo perfetto.
Anche gli altri attori recitano bene. La sceneggiatura convince assai, soprattuto nel finale, dove l'ultima battuta, pronincata da Bob, l'uomo che assunto Nikita per il suo losco compito, dà al film un finale ambiguo.
Tutto è perfettamente congegnato in questo thriller corvino e moderno, che già da quando è uscito nelle sale era destinato a diventare un cult.
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Tanta azione e violenza in quello che è considerato il lavoro più riuscito di Luc Besson. Della forte violenza di questa pellicola, che negli anni in cui uscì fece scandalo, se ne è parlato e riparlato, e quindi lasciamo stare.
La Parillaud dà a Nikita un tono sensuale e indecifrabile, che fa di certo molta presa sul pubblico. Nel film Nikita vive tra sparatorie e scene di pura disperazione; mai esagerate e cataoniche, esse conferiscono al film un realismo perfetto.
Anche gli altri attori recitano bene. La sceneggiatura convince assai, soprattuto nel finale, dove l'ultima battuta, pronincata da Bob, l'uomo che assunto Nikita per il suo losco compito, dà al film un finale ambiguo.
Tutto è perfettamente congegnato in questo thriller corvino e moderno, che già da quando è uscito nelle sale era destinato a diventare un cult.
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nicolò
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sabato 2 giugno 2007
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la storia di un'eroinomane che ricomincia la vita
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L'eroinomane Nikita (Anne Parillaud) è arrestata e condannata all’ergastolo per una rapina sanguinosissima in cui ha ucciso un poliziotto. Ma c’è un agente segreto (Tchéky Karyo) dei servizi francesi che gli propone di diventare una killer al servizio dello Stato e cambiare identità. Lei accetta e inizia un corso di riadattamento alla società, ma s’innamora di un cassiere (Jean-Hugues Anglade) e la sua doppia vita non può permettersi una relazione sentimentale. È il thriller che ha imposto al mondo il francese Luc Besson, manierista ma eccellente direttore di sequenze d’azione, che non trascura, con la sottigliezza di un regista europeo, lo spessore dei suoi personaggi tra cui è ben citare, oltre alla guerriera - ma capace anche di amare - della Parillaud, anche la fascinosa signora di Jeanne Moreau e il Victor di Jean Reno.
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L'eroinomane Nikita (Anne Parillaud) è arrestata e condannata all’ergastolo per una rapina sanguinosissima in cui ha ucciso un poliziotto. Ma c’è un agente segreto (Tchéky Karyo) dei servizi francesi che gli propone di diventare una killer al servizio dello Stato e cambiare identità. Lei accetta e inizia un corso di riadattamento alla società, ma s’innamora di un cassiere (Jean-Hugues Anglade) e la sua doppia vita non può permettersi una relazione sentimentale. È il thriller che ha imposto al mondo il francese Luc Besson, manierista ma eccellente direttore di sequenze d’azione, che non trascura, con la sottigliezza di un regista europeo, lo spessore dei suoi personaggi tra cui è ben citare, oltre alla guerriera - ma capace anche di amare - della Parillaud, anche la fascinosa signora di Jeanne Moreau e il Victor di Jean Reno. Entrambi, pur apparendo in scene brevi, hanno lasciato il segno. Ne esiste un remake hollywoodiano (1993) diretto da John Badham e interpretato da Bridget Fonda, John Malkovich e Harvey Keitel. Diede origine anche ad una serie Tv.
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lorenzodv
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martedì 31 dicembre 2019
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una brava ragazza ribelle
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Nikita è una scoppiata cioè una persona da cui non si può pretendere niente di sensato, non due azioni coerenti di seguito. Partecipa a un furto in modo piuttosto passivo, il furto degenera in una sanguinosa sparatoria ma lei non se n'avvede perché ha la musica nelle cuffiette. Quando un poliziotto va a vedere cosa fa li, lei gli spara a morte senza apparente ragione, il giudice la condanna per tre omicidi senza apparente ragione. Fine pena mai e trent'anni di massima sicurezza. I primi trent'anni, questa l'ironica precisazione. Con ingiustificabile ritardo Nikita si rende conto di aver combinato un guaio.
La trama di base è ben nota: le viene data una possibilità, può scegliere di lavorare per il governo ma contrariamente a quello che verrebbe logico pensare l'alternativa non è proseguire la pena, le hanno già prenotato il loculo.
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Nikita è una scoppiata cioè una persona da cui non si può pretendere niente di sensato, non due azioni coerenti di seguito. Partecipa a un furto in modo piuttosto passivo, il furto degenera in una sanguinosa sparatoria ma lei non se n'avvede perché ha la musica nelle cuffiette. Quando un poliziotto va a vedere cosa fa li, lei gli spara a morte senza apparente ragione, il giudice la condanna per tre omicidi senza apparente ragione. Fine pena mai e trent'anni di massima sicurezza. I primi trent'anni, questa l'ironica precisazione. Con ingiustificabile ritardo Nikita si rende conto di aver combinato un guaio.
La trama di base è ben nota: le viene data una possibilità, può scegliere di lavorare per il governo ma contrariamente a quello che verrebbe logico pensare l'alternativa non è proseguire la pena, le hanno già prenotato il loculo.
Si tratta di lavoretti sporadici caratterizzati dall'assenza di preavviso, come uccidere un tizio e scappare dalle sue numerose guardie del corpo armate di fucili da guerra attraverso una finestra murata, oppure portare un vassoio con la colazione imbottita di microspie. Probabilmente è stata scelta per la sua determinazione, la sua abilità di cavarsela sempre e comunque nelle situazioni più disperate e anche la sua intelligenza.
Nikita è spietata ma anche immensamente tenera. Poco a poco emergono le evidenze del suo infantilismo, si sente onnipotente ma se le cose vanno male questa sensazione svanisce nella paura. Però è abile, un personaggio negativo per il quale è impossibile evitare di parteggiare. Analizzando bene i fatti non è neppure così negativo, ammazza la gente senza sforzo ma non ha mai tradito nessuno., lei che invece è vittima di uno sfruttamento di altissimo livello.
Il flm si presta ad un'analisi politica. In barba al principio di rieducazione lo Stato tenta di educare Nikita ad estremizzare le tendenze violente; lei invece matura, segue gli ordini ma programma ed è attenta alle conseguenze delle proprie azioni, avverte come un enorme peso quel suo debito verso lo Stato, un ergastolo inframmezzato da larghi intervalli di vita normale. Nikita è una brava persona, nonostante la cattiva ri-educazione ma allo Stato fa comodo Nikita delinquente.
Il personaggio di Nikita è profondo e complesso. Sono meravigliose le sequenze della Nikita ribelle, una prima versione della ragazza appena arrestata; il personaggio matura gradualmente con coerenza. La fine è triste ma non come ci si aspetterebbe.
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78rapogi
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venerdì 18 maggio 2018
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un bel thiller d'azione pieno di colpi di scena
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è sera;le strade sono praticamente deserte e avvolte da un tetro grigiore che mostra tutto il degrado e la sporcizia che le circonda.Siamo in uno dei tanti quartieri della periferia di Parigi,quando ciò che vediamo è un gruppo di ragazzi vestiti in maniera trasandata e armati di tutto punto.Già da quì,capiamo subito che sono degli sbandati e che non hanno affatto buone intenzioni.Infatti,improvvisamente si fermano dinnanzi la serranda di una farmacia,scassinando la saracinesca con irruenza ,entrandovi dentro e andando dritti verso la cassa,con il fine di rubare quanto più denaro possibile.Il proprietario della farmacia,avvertendo i forti rumori prodotti da costoro,scende al piano di sotto e una volta accesa la luce,scopre a malincuore che a capo della banda e ad aver organizzato la rapina,è stato proprio il figlio.
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è sera;le strade sono praticamente deserte e avvolte da un tetro grigiore che mostra tutto il degrado e la sporcizia che le circonda.Siamo in uno dei tanti quartieri della periferia di Parigi,quando ciò che vediamo è un gruppo di ragazzi vestiti in maniera trasandata e armati di tutto punto.Già da quì,capiamo subito che sono degli sbandati e che non hanno affatto buone intenzioni.Infatti,improvvisamente si fermano dinnanzi la serranda di una farmacia,scassinando la saracinesca con irruenza ,entrandovi dentro e andando dritti verso la cassa,con il fine di rubare quanto più denaro possibile.Il proprietario della farmacia,avvertendo i forti rumori prodotti da costoro,scende al piano di sotto e una volta accesa la luce,scopre a malincuore che a capo della banda e ad aver organizzato la rapina,è stato proprio il figlio.Preso dall'ira e con in mano una pistola,cercherà di sparare al giovane,ma così facendo perderà la vita insieme a lui,incitando ancora di più gli altri,che sempre più eccitati,inizieranno a rompere tutto ciò che li capiterà tra le mani e a sparare all'impazzata,perdendo totalmente il controllo delle loro azioni.Allertati da altre persone,arrivano sul posto dei tiratori scenti della polizia,che appostatisi,cominciano a sparare;nel conflitto a fuoco i malviventi perderanno la vita.Andando a pellustrare il locale devastato,uno dei poliziotti intravede una giovane ragazza a terra(l'unica del gruppo ad essere rimasta in vita),credendo che la donna sia ferita.
Il poverino,però,non sà che la giovane è rimasta nascosta tutto il tempo e avvicinandosi per aiutarla,sarà invece freddato con un colpo di pistola alla testa.
La giovane,verrà dapprima condotta in una cella di isolamento,poi in tribunale,dove sarà condannata a trent'anni per aver assassinato senza alcuna pietà il poliziotto e aver preso parte alla rapina.Trovandosi senza via d'uscita e in preda ad un raptus di follia,la donna(che ama farsi chiamare Nikita) cercherà di fuggire,ma sarà trascinata via con forza e successivamente portata in un'altra stanza da due uomini in camice bianco,i quali le somministreranno una potente iniezione.Ma la donna,che è stata soltanto anestetizzata,si sveglierà in una camera,o meglio in una cella (che poi si scoprirà essere un centro di addestramento),nella quale riceverà la visita di un uomo alto e ben vestito(in realtà un altro poliziotto di nome Bob),il quale la metterà davanti a un bivio:o decidere di servire lo stato o sceglere di fare la stessa fine dei suoi compagni;vale a dire,morire.Bensì ostile in un primo momento,la donna apprenderà tutto ciò che le sarà insegnato,riuscendo attraverso gli insegnamenti di un'avvenente signora a far uscire fuori anche la sua femminilità,da troppo tempo assopita.Dopo aver superato con coraggio una difficile prova ed essere diventata uno spietato killer al servizio dello stato,Nikita assumerà una nuova identità,trasferendosi in un appartamento al centro della città e intrecciando una breve,ma intensa relazione con un cassiere incontrato a un supermercato,di cui(nonostante si innamorerà perdutamente),sarà costretta a mentire,per continuare a portare avanti le missioni alle quali è stata assegnata.Quando,però,il gioco si farà troppo pericoloso e il rischio troppo alto,la donna deciderà di abbandonare tutto e di sparire senza lasciare alcuna traccia,rinunciando a finire la sua ultima missione,ma anche e soprattutto all'unico uomo che aveva dato un senso alla sua vita,rendendola finalmente felice.Con Nikita,Luc Besson si impone come regista e sceneggiatore,costruendo con intelligenza non il solito film d'azione,ma una sorta di thriller noir dalle atmosfere cupe e dai risvolti drammatici,soffermandosi sulla protagonista femminile,entrando nei meandri più profondi della sua anima,per scrutarne gli apetti più emblematici e contradditori,ma anche la sua fragilità e con essa il suo lato umano.Nikita,in realtà,anche se ha avuto la possibilità di riscattarsi e di vivere una seconda "vita",paradossalmente non sarà mai libera ed anche quando troverà l'amore,dovrà arrendersi all'amara realtà,accettandone le inevitabili conseguenze.Quanto a Anne Parillaud,rende anche solo attraverso un battito di ciglio il suo ruolo nè troppo forzato,nè sopra le righe,recitando in modo impeccabile e portando sullo schermo una Nikita credibile,seducente e difficile da dimenticare.
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beavis
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martedì 18 gennaio 2011
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una rarità
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E' davvero raro vedere un film in cui possiamo trovare una colonna sonora così perfettamente azzeccata. Uno dei massimi punti di forza di "Nikita" è proprio la colonna sonora: perfetta. Sembra quasi che ogni singola scena sul copione abbia preso vita e abbia reclamato il diritto di scegliersi la propria musica d sottofondo.
Una musica a tratti ossessiva,martellante,ballabile e che sa dare il senso dell'azione. Io credo che se fosse stato diversamente,dopo aver visto il film avremmo si esclamato: "GRANDE!",ma forse l'avremmo fatto... con un sottofondo poco appropriato!
Per il resto,stiamo parlando del "Nikita" di Luc Besson e non mi va di scrivere ovvietà come il fatto che si tratti di una chicca brillante per tutt
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E' davvero raro vedere un film in cui possiamo trovare una colonna sonora così perfettamente azzeccata. Uno dei massimi punti di forza di "Nikita" è proprio la colonna sonora: perfetta. Sembra quasi che ogni singola scena sul copione abbia preso vita e abbia reclamato il diritto di scegliersi la propria musica d sottofondo.
Una musica a tratti ossessiva,martellante,ballabile e che sa dare il senso dell'azione. Io credo che se fosse stato diversamente,dopo aver visto il film avremmo si esclamato: "GRANDE!",ma forse l'avremmo fatto... con un sottofondo poco appropriato!
Per il resto,stiamo parlando del "Nikita" di Luc Besson e non mi va di scrivere ovvietà come il fatto che si tratti di una chicca brillante per tutti gli amanti del genere
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teofrasto
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sabato 27 agosto 2011
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estetizzante...forse troppo
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Che Besson sappia usare la cinepresa in modo magistrale lo si capisce sin dalle prime scene del film, davvero belle, crude e decisamente forti. Egli però si perde nel seguito del film in questa continua ricerca estetizzante e a volte (potrebbe sembrare paradossale) la ricercatezza a tutti i costi, stanca. I debiti alla cinematografia precedente sono molti e spesso evidenti (Kubrick, De Palma, Scorsese su tutti), anche se il film ha comunque una sua originalità. La trama si svolge in modo un po' piatto, senza mai arrivare a un certo grado di tensione che un film d'azione comunque richiederebbe. Fin troppo chiaro sin dall'inizio che ciò che hanno proposto a Nikita non è altro che una specie di condanna, forse peggiore della prigione; nonostante ciò il film non è abbastanza drammatico.
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Che Besson sappia usare la cinepresa in modo magistrale lo si capisce sin dalle prime scene del film, davvero belle, crude e decisamente forti. Egli però si perde nel seguito del film in questa continua ricerca estetizzante e a volte (potrebbe sembrare paradossale) la ricercatezza a tutti i costi, stanca. I debiti alla cinematografia precedente sono molti e spesso evidenti (Kubrick, De Palma, Scorsese su tutti), anche se il film ha comunque una sua originalità. La trama si svolge in modo un po' piatto, senza mai arrivare a un certo grado di tensione che un film d'azione comunque richiederebbe. Fin troppo chiaro sin dall'inizio che ciò che hanno proposto a Nikita non è altro che una specie di condanna, forse peggiore della prigione; nonostante ciò il film non è abbastanza drammatico. Un'occasione persa, forse per colpa di una eccessiva ricercatezza estetica dove invece si sarebbe preferito un migliore scavo psicologico dei personaggi o una più profonda critica allo stato che ti fa diventare più criminale di quanto sei già. Tutto scivola troppo velocemente e Nikita rischia di non trovare spessore e diventare quasi personaggio di fumetto: non a caso il personaggio è stato usato poi per una serie TV.
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