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Una storia degna della più spaventosa fiaba orrorifica immaginabile,raccontata con uno stile rigoroso e impeccabile e che diventa via via più crudele e allucinata.Tanto da saturare a dire il vero.Non c'è praticamente violenza esplicita,ma l'angoscia è palpabile dall'inizio.L'ambientazione sfiora il kitsch,e il cast è straconvinto.Forse il finale perde qualche colpo,ma resta un prodotto piuttosto raro.Eccessivo ma coraggioso,forse uno dei pochissimi film di un genere che dagli anni '90 avrebbe sfondato negli USA(quello delle famiglie in pericolo)ma scegliendo tutta un'altra strada:banale,moralista,sessuofoba e scontata(dove la minaccia viene sempre all'esterno delle mura domestiche)o con storie scopiazzate spudoratamente da "Attrazione fatale".Oggi sarebbero impensabili le allusioni incestuose e sadomasochistiche,la perfidia sinuosa e dilagante,l'atmosfera claustrofobica inesorabile.La visione è caldamente sconsigliata alle anime candide.Il regista sceneggia dall'omonimo bestseller di V.C. Andrews(che non ho letto ma ne ho tutta l'intenzione).Louise Fletcher è una versione infernale dell'infermiera di "Qualcuno volò sul nido del cuculo",un incrocio tra una strega cattiva e un'aguzzina da campo di concentramento.Imprecisa e non certo equa la descrizione riportata da Morandini.
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recensioni di critica, pubblico e dizionari.
