Mean Streets - Domenica in chiesa, lunedì all'inferno

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Un film di Martin Scorsese. Con Robert Carradine, Harvey Keitel, Robert De Niro, Cesare Danova, David Carradine.
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Drammatico, durata 110 min. - USA 1973. MYMONETRO Mean Streets - Domenica in chiesa, lunedì all'inferno * * * * - valutazione media: 4,03 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
marko martedì 9 gennaio 2007
la prima volta della coppia d'oro de niro-scorsese Valutazione 5 stelle su cinque
72%
No
28%

Mean Streets è uno di quei film dei quali lo spettatore si può innamorare. E verrà utilizzato dai posteri, così come oggi nei musei avviene per qudri e sculture di grandi artisti agli esordi, per studiare i primi ma già robusti vagiti di due mostri sacri del cinema post epoca d'oro hollywoodiana. In Mean Steets, ciò che strega non è la trama, ma l'abilità del regista nel restituire a chi guarda il sapore di certe giornate vissute , "in strada, da giovani italoamericani nel periodo in cui furono edificate le Twin Towers. De Niro, nella costruzione del personaggio Johnny Boy, incarna il paradigma del ragazzo di strada, violento, egoista, schiavo del mito del guadagno facile- emblematiche le richieste rivolte al cugino per lavorare con un boss della zona . [+]

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danilodac sabato 7 novembre 2009
mean streets- il primo vero scorsese Valutazione 4 stelle su cinque
70%
No
30%

Charlie trascorre la sua vita nel quartiere di Little Italy di New York. Tra mille problemi (uno zio mafioso, l’ambizione di diventare qualcuno, la salvaguardia del suo mattocchio amico Johnny Boy e la difficile relazione con sua cugina ) si interroga sui dilemmi dell’esistenza e i misteri dell’umana sofferenza. Scorsese descrive, con ammirevole puntiglio da antropologo, la tormentata vita di un quartiere affollato da personaggi nevrotici, ambiziosi, estremi. L’asse portante della narrazione è affidato a Charlie (Harvey Keytel), piccolo gangster eternamente in conflitto con la propria coscienza umana e religiosa, smanioso di scoprire una maniera con la quale pagare i suoi “debiti”. E’ un film ruvido, affidato molto alle improvvisazioni degli interpreti e alla loro poliedricità. [+]

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alberto giovedì 25 ottobre 2007
epocale Valutazione 5 stelle su cinque
77%
No
23%

non sono d'accordo con chi giudica mean streets quale un film minore di scorsese. è questa in realtà la pietra angolare dell'intero cinema scorsesiano, più personale di goodfellas, sicuramente più sentito di taxi driver la cui sceneggiatura - si sa - non è opera del regista newyorkese...... punto di riferimento e di rottura non solo nella poetica scorsesiana, ma anche di tutta la cinematografia americana che ne seguirà...... come non pensare ai debiti che altri grandissimi registi hanno nei confronti di questo piccolo enorme gioiello? si guardi a "fa la cosa giusta" di spike lee o ancora, e forse di più, al "cattivo tenente" di ferrara: questo ultimo in particolare, sembra offrire ad uno sguardo che voglia essere attento, un non tanto dissimulato tributo alle strade basse di scorsese e ciò è tanto più evidente se si considera la tematica trattata, la scelta dell'attore protagonista (un Harvey Keitel al diapason del suo lirismo), persino la colonna sonora, un carillon tenero e inquietante che vede keitel avvinghiato a due puttane e che risuona 20 anni dopo un passo a due di cui lo stesso harvey è il disperato ciondolante interprete. [+]

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adriano sgarrino martedì 13 ottobre 2009
mean streets Valutazione 5 stelle su cinque
69%
No
31%

Paese di prod.: USA Anno: 1973 Di: Martin Scorsese Con: Harvey Keitel, Robert De Niro, Amy Robinson, Richard Romanus, David Proval, Robert Carradine, David Carradine. Charlie (Keitel) vive a Little Italy, trascorrendo le giornate con i suoi amici scapestrati. Suo zio è pronto ad offrirgli un buon posto di lavoro, ma Charlie si fa trascinare troppo dall'amicizia con Johnny Boy (De Niro) e dall'amore verso la sua cugina epilettica (Robinson). Uno dei capolavori di Scorsese, in cui la sua "italianità" emerge con commovente sincerità e sentita partecipazione. Il regista (autore anche della sceneggiatura assieme a Mardik Martin) è straordinario nel dare voce alle bravate di questi poveri diavoli, non già giudicandoli per la vita che conducono quanto piuttosto cercando di illustrarne vizi e virtù in un contesto sociale potentemente desolante (lo zio di Charlie, per quanto si impegni a dare consigli assennati al nipote, è pur sempre un mafioso). [+]

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brando fioravanti lunedì 4 giugno 2012
realistico Valutazione 4 stelle su cinque
67%
No
33%

Un giovane ragazzo credente e con buoni propositi si trova a lavorare con il suo zio mafioso e a dover continuamente guardare il suo scapestrato amico. Non cè via d'uscita. Alla fine rimarra ferito durante l'uccisione del suo amico dopo una grave bravata. L'ambiente in cui si cresce prevale su tutto. Stile curatissimo, grandioso per i suoi tempi. Keitel e De Niro una rivelazione. Le immagini crude sono di grande effetto anche oggi.

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tomdoniphon mercoledì 21 maggio 2014
il primo film importante di scorsese Valutazione 4 stelle su cinque
67%
No
33%

A Little Italy Charlie aspira alla vita di "rispettabilità" che gli offre lo zio mafioso, ma nel contempo non riesce a rinunciare ad una vita agra con amici balordi, tra i quali spicca Johnny Boy (De Niro) che alla fine la farà troppo grossa. Il primo film importante di Scorsese, con al centro un tema portante della sua filmografia: il conflitto tra la religione cattolica e la vita dell'ambiente criminale ("I peccati non si scontano in chiesa, ma per le strade. Il resto è tutta una balla"). Lo stile è già quello dei suoi futuri capolavori: ritmo frenetico, con sapiente uso della musica che alterna i Rolling Stones ed i cantuatori italiani degli anni '50. [+]

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samanta domenica 19 febbraio 2023
uno scorsese non ancora al massimo Valutazione 3 stelle su cinque
100%
No
0%

Il film uscì nel 1973 Martin Scorsese che era al suo terzo film attirò l'attenzione positiva della critica, dopo ci sarà una carriera eccezionale di quasi 50 anni con film di alto livello (Taxi Driver, Toro scatenato) con alternarsi di flop (New York) e successi (Il colore dei soldi) con cadute di gusto e volgarità (L'ulttima tentazione di Cristo, Wolf di Wall Street) e anche la conquista dell'Oscar con Departed, i suoi attori cult sono Di Niro e Di Caprio.
Il film è ambientato a Little Italy Brooklin un borgo abitato come dice il nome da immigrati o discendenti di immigrati italiani, il protagonista è Charlie (Harvey Keitel discreto attore e caratterista; Taxi driver, I duellanti, Thelma&Louise) un giovanotto senz'arte né parte che cerca di arrangiarsi protetto dallo zio Giovanni boss mafioso sperando che gli dia un posto, ha una religiosità profonda ma formale e ossessiva, ed è l'amante di Teresa (Amy Robinson) cugina di Johnny (Robert De Niro) altro protagonista. [+]

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remma domenica 8 dicembre 2013
mean streets: il manuale di tarantino. Valutazione 4 stelle su cinque
0%
No
100%

 senza questo film non ci sarebbe stato Tarantino e probabilmente

nemmeno Guy Ritchie. inoltre è interessante vedere i primi passi della
carriera cinematografica di De Niro, Keitel e Scorsese. il primo
lungometraggio di Scorsese (appunto "mean streets") ha creato un
modello di regia per i futuri crime movies, infatti come Scorsese si è
ispirato a Rossellini (vedere le riprese della parata di S gennaro che
hanno un ruolo determinante in "viaggio in italia" di Rossellini),
Tarantino si è ispirato a Scorsese (vedere come la scena in cui Charlie
entra ballando nel bar sarebbe potuta benissimo essere in un film di
Tarantino). [+]

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francesco di benedetto lunedì 10 novembre 2003
bellissimo Valutazione 5 stelle su cinque
38%
No
62%

Soprattutto belli i personaggi, le loro imperfezioni, la loro verità. Lontano dai vezzi di una politica d'autore che sembra ricordare ad ogni inquadratura di esserci (Taxi driver e Toro scatenato sono a tratti film insopportabili), lontano dai quattrini Scorsese dà se stesso e il suo mondo come un puro atto d'amore.

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