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Un'imprevedibile dramma passionale, nonchè saggio sulla sessualità repressa nel puritanesimo bigotto e sul desiderio frustrato, dal tono inizialmente melò che diventa via via più cupo, per sfociare nella tragedia finale.Diretta con impressionante bravura da un maestro di film d'azione come Siegel,che smentisce i classici luoghi comuni sulla difficoltà di un autore di cambiare genere e registro.Grande attenzione viene data ai sentimenti,le psicologie e ai rapporti interpersonali,e l'atmosfera gotica ottocentesca viene spinta fino al paradossale.MIrabile l'uso innovativo di tecniche come flashback,cambi di punto di vista nella stessa scena,dissolvenze incrociate e sovraimpressioni .Ma la vera rivelazione del film è Eastwood,capace di ribaltare la propria immagine di macho(fu da qui in poi che in America si accorsero del suo talento)interpretando un personaggio decisamente approfittatore e doppiogiochista(con cui però si finisce inevitabilmente per simpatizzare),e che pagherà carissimo il suo voler fare "il galletto nel pollaio".Naturalmente come per "Brivido nella notte",il soggetto non è esente da misoginia.In ogni caso,un capolavoro senza tempo che allora il pubblico non apprezzò.Belle percussioni nella colonna sonora di Lalo Schriffin,abituale collaboratore del regista.Il futro regista Buddy Van Horn,è un soldato.
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