É questo il vero capolavoro di Corbucci !
Nel 1966 Sergio Corbucci firma uno dei suoi film più riusciti ed uno dei migliori western mai realizzati.
Interpretato da quella che (secondo il trailer italiano originale) era una nuova leva del cinema italiano: Franco Nero.
Nel copione originale (oppure nell’idea primitiva di Sergio Corbucci, non saprei con assoluta certezza, quindi non aldilà di ogni ragionevole dubbio), doveva esserci un paesaggio innevato per tutto il film e, per la prima volta (anzi no…o meglio, non ne sono certo del tutto) in un film western non avremmo trovato il clima arido, afoso e quasi desertico.
Però, decisero di ambientarlo nel fango In questo film, troviamo un sacco di maiali, fra cui, il crudele razzista…quel sadico bastardo del maggiore Jackson che semina terrore…è un nordista reduce dalla guerra di secessione, interpretato da Eduardo Fajardo (che non ha una pagina di wikipedia ma io ricordo con precisione che apparve anche nel film “il mercenario” sempre di corbucci…è sicuramente lui…).
Il grande Silenzio è considerato il capolavoro di Corbucci ma, per quanto mi riguarda, non mi ha mai entusiasmato più di tanto.
É probabilissimo che mi aspettassi un finale diverso da quel film.
Forse, comunque, non saprei ribattervi con assoluta sincerità…comunque in quella pellicola qualcosa non mi ha aggradato (ce lo so, è colpa mia ).
Invece Django è un personaggio magnifico, un mito.
Potrebbe essere il mio personaggio western preferito…hanno fatto tanti film carini col protagonista che si chiama Django (prequel…falsi prequel…sequel…omaggi e chi più ne ha più ne metta !) ma, questo di Corbucci, per me, non è superato da niente cioè, è il migliore.
Django è un uomo misterioso, con un passato infelice e parecchio turbolento…è uno che ha fatto la guerra…è uno a cui hanno ucciso la moglie (ma non si chiama Massimo Decimo Meridio).
Poi c’è questa Maria che si è invaghita di lui…ma…ma questa è un’altra storia.
Django lo capisce troppo tardi, dopo che Maria gli afferra la mano mentre sta affogando nelle sabbie mobili e poi…vabbè non do spoiler.
Io penso che Django sia un capolavoro di un’espressività cinematografica andata perduta.
É incredibile come una pellicola non troppo di lunga durata (nel senso che il film dura solo 93 minuti…e sono piuttosto pochi) sia divenuta icona del genere western.
All’estero poi questo film è molto più apprezzato che qui, si sa che noi popolo non sappiamo valorizzare le cose belle che abbiamo…comunque.
Moltissime scene e parti di quest’opera, sanno di epicità e questo è merito di Corbucci che ha realizzato uno spaghetti-western semplice ma, allo stesso tempo, grandioso he, appunto, è divenuto celebre in tutto il mondo. É un Cult.
Sergio Corbucci ha saputo unire una trama epica puntando molto sulla violenza ma anche sull’amore (che poi sono elementi incredibilmente vicini tra loro) ma l’ha saputo fare saggiamente e, in giusta misura.
Django è una di quelle opere che tendo a non recensire di norma e l’ho fatto solo perché è stata una richiesta.
è vero che è un’opera abbastanza semplice ma comunque è molto diversa da tante altre…
insomma, basti considerare che all’epoca era considerato il film più violento mai fatto…
ci sono scene come quelle del taglio dell’…dell’…vabbè…basta così !
É un film che di certo vi impressionerà
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