figliounico
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martedì 12 marzo 2024
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meravigliosi lemmon e maclaine
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La morale del plot si può riassumere quasi in un motto popolare ossia se non sei ricco e potente sarai sicuramente felice in amore. Billy Wilder, con una certa logica compensatrice, mette l’animo in pace a tutti gli zero del mondo, pedine di un sistema che sfrutta i deboli senza scrupolo schiacciandoli o corrompendoli. A differenza di King Vidor, omaggiato con la scena dell’immenso alienante open space che richiama alla mente quello de’ La Folla, Wilder con questa commediola agrodolce, con finale mieloso ma commovente, peraltro poco verosimile anzi direi favolistico, non rappresenta realisticamente la società contemporanea e l’angoscia di non essere nessuno in cui vivono milioni di persone ma rassicura i poveracci con una bella pacca sulla spalla.
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La morale del plot si può riassumere quasi in un motto popolare ossia se non sei ricco e potente sarai sicuramente felice in amore. Billy Wilder, con una certa logica compensatrice, mette l’animo in pace a tutti gli zero del mondo, pedine di un sistema che sfrutta i deboli senza scrupolo schiacciandoli o corrompendoli. A differenza di King Vidor, omaggiato con la scena dell’immenso alienante open space che richiama alla mente quello de’ La Folla, Wilder con questa commediola agrodolce, con finale mieloso ma commovente, peraltro poco verosimile anzi direi favolistico, non rappresenta realisticamente la società contemporanea e l’angoscia di non essere nessuno in cui vivono milioni di persone ma rassicura i poveracci con una bella pacca sulla spalla. In un mondo dove contano soltanto le personalità eccellenti, per inciso lo stesso Wilder si cita tra di loro, ovvero tra Eisenhower e Perry Como, in una battuta ironica di Jack Lemmon, quelli che bivaccano ai piani bassi della scala sociale, lavorano da automi nelle fabbriche o nei grandi uffici come colletti bianchi e vivono in un modesto appartamento, uno squallido bilocale e per di più preso in affitto da una bisbetica vecchia, devono sperare soltanto di incontrare la loro Shirley MacLaine per emergere come naufraghi sommersi dalla “folla” di otto milioni di persone parafando un’altra battuta del film che ancora cita una didascalia del film di Vidor. Meravigliosi Lemmon e MacLaine.
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fabio
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giovedì 21 febbraio 2019
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commedia agrodolce che fa riflettere
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La bravura è stata nel trovare un perfetto equilibrio tra dramma e commedia. Non si ride molto, più che altro si sorride seguendo il protagonista attraverso le bizzarre situazioni in cui si viene a trovare. Colpisce come siano cambiati i tempi; l'America maschilista degli anni '50 viene derisa con garbo. Affiorano debolezze e solitudine di ambo i sessi. C'è anche una buona dose di paternalismo proprio di quell'epoca.
Tutto in due ore che scorrono piacevoli verso un happy end che segna la rottura definitiva di entrambi da quel mondo.
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stefanocapasso
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domenica 16 dicembre 2018
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i perdenti che si scoprono capaci di vincere
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Un modesto impiegato di una grande compagnia di assicurazioni di New York, C.C. Baxter è legato ai suoi superiori da un particolare accordo che in qualche modo accetta subendo: farà carriera prestando loro il suo appartamento per gli incontri clandestini con le loro amanti che hanno regolarmente. Quando persino il boss chiederà lo stesso favore in cambio di una carriera velocissima nascerà un problema perché l’amante che porterà in casa sua è proprio la collega di cui aveva cominciato ad innamorarsi.
Una commedia perfetta di Bill Wilder, capace di coniugare intrattenimento, suspance e riflessione con un meccanismo che funziona preciso in tutto le sue parti.
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Un modesto impiegato di una grande compagnia di assicurazioni di New York, C.C. Baxter è legato ai suoi superiori da un particolare accordo che in qualche modo accetta subendo: farà carriera prestando loro il suo appartamento per gli incontri clandestini con le loro amanti che hanno regolarmente. Quando persino il boss chiederà lo stesso favore in cambio di una carriera velocissima nascerà un problema perché l’amante che porterà in casa sua è proprio la collega di cui aveva cominciato ad innamorarsi.
Una commedia perfetta di Bill Wilder, capace di coniugare intrattenimento, suspance e riflessione con un meccanismo che funziona preciso in tutto le sue parti. Si parla della contrapposizione tra quelli “che prendono” e quelli che “sono presi”. E’ un copione che sembra non avere fine che costringe il più debole su un piano esistenziale che pur non appartenendogli finisce per accettare per incapacità che diventa anche una autoconvinzione limitante. Come sempre lo stimolo dell’amore può diventare quel motore necessario per interrompere questo meccanismo e ridare dignità ai perdenti, che possono finalmente scoprire di valere più di quanto avessero creduto
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luca scial�
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martedì 14 luglio 2015
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classica commedia americana
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Classica commedia americana di un grande regista quale Billy Wilder, con tanti equivoci e il più scontato degli Happy ending. Scorre in modo schematico e scontato, ma in fondo gradevole e registicamente perfetto. Riuscito anche grazie alla coppia Lemmon-McLaine. Il primo nei panni di un impiegato di una grossa compagnia assicurativa, che, per scalare le gerarchie, presta l'appartamento ai superiori per i loro incontri extraconiugali. E' invaghito dell'ascensorista, interpretato dalla seconda, ma scopre che è proprio l'amante del capo a cui presta la casa. Di qui simpatici intrecci e gag.
Al di là della scontata commedia in sè, è comunque una frecciatina neanche tanto mascherata all'arrivismo americano e al falso moralismo borghese.
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il befe
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domenica 22 febbraio 2015
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grande film...
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tomdoniphon
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giovedì 26 giugno 2014
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perfetta fusione tra commedia e dramma
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C. C. Baxter (Jack Lemmon), impiegato di una compagnia di assicurazioni, riesce a fare carriera prestando ai propri dirigenti il suo appartamento per delle scappatelle extraconiugali. Ma quando scopre che l'appartamento è frequentato anche dalla donna dei suoi sogni (Shirley MacLaine) saprà trovare la forza per riscattarsi. Uno dei più alti risultati del cinema di Billy Wilder. Perfetta combinazione tra commedia e film drammatico, tanto che si può discutere (come giustamente osserva Morandini) se si tratti di una commedia drammatica o di un dramma comico. Indimenticabile prova dei due protagonisti, entrambi costretti dalla società in cui vivono a prestarsi a diverse forme di prostituzione.
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C. C. Baxter (Jack Lemmon), impiegato di una compagnia di assicurazioni, riesce a fare carriera prestando ai propri dirigenti il suo appartamento per delle scappatelle extraconiugali. Ma quando scopre che l'appartamento è frequentato anche dalla donna dei suoi sogni (Shirley MacLaine) saprà trovare la forza per riscattarsi. Uno dei più alti risultati del cinema di Billy Wilder. Perfetta combinazione tra commedia e film drammatico, tanto che si può discutere (come giustamente osserva Morandini) se si tratti di una commedia drammatica o di un dramma comico. Indimenticabile prova dei due protagonisti, entrambi costretti dalla società in cui vivono a prestarsi a diverse forme di prostituzione. Da ricordare la scena di Lemmon che scola gli spaghetti con la racchetta da tennis. Uno di quei film che non ci si stanca mai di rivedere ed ammirare. Divertente ed amarissimo, come soltanto i veri capolavori sanno essere.
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gordongekko
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mercoledì 5 febbraio 2014
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caposaldo della commedia americana
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Un gioiello della commedia brillante americana degli anni 60, insolitamente ancora in b/n
lemmon è un gigante, la sceneggiatura geniale, la brillantezza della commedia è chiaramente intrisa di un critico senso di malinconia, che mette in luce i primi segnali dell'alienazione della società moderna....e di una new york già in rampa di lancio più che mai...
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ragionpura
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mercoledì 23 novembre 2011
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un amore delicato
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Dico subito che nonostante la mia età (19 anni), amo molto i film degli anni 50/60, soprattutto grazie a mio nonno che ne registra a quantità industriali. Non saprei che dire di questo film, se non che è stupendo. La maestria di Wilder è ormai nota, ma in questo film non c'è solo ironia e sagacia (che sono presenti in quasi tutti i suoi film), c'è delicatezza; le pene d'amore vengono trattate e vissute con estrema dolcezza ed eleganza. La sceneggiatura poi è ottima, le frasi tristi della MacLaine sono veramente belle e le battute di Lemmon davvero appropriate. Non c'è niente fuori posto e la trama è molto originale.
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Dico subito che nonostante la mia età (19 anni), amo molto i film degli anni 50/60, soprattutto grazie a mio nonno che ne registra a quantità industriali. Non saprei che dire di questo film, se non che è stupendo. La maestria di Wilder è ormai nota, ma in questo film non c'è solo ironia e sagacia (che sono presenti in quasi tutti i suoi film), c'è delicatezza; le pene d'amore vengono trattate e vissute con estrema dolcezza ed eleganza. La sceneggiatura poi è ottima, le frasi tristi della MacLaine sono veramente belle e le battute di Lemmon davvero appropriate. Non c'è niente fuori posto e la trama è molto originale. E' davvero un capolavoro.
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antonio2011
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giovedì 13 ottobre 2011
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absolutely wonderful!
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Absolutely wonderful!! Assolutamente meraviglioso uno dei film più belli che abbia mai visto. mescola in modo esmplare commedia e dramma si passa da uno stato d'animo all'altro. il genio di Wilder ha realizzato un altro dei sui capolavori, perfetta rappresentazione della commedia umana. uno dei film più belli e più cari.
Trasmesso stasera su Raimovie.
Antonio
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paolo bisi
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lunedì 10 ottobre 2011
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uno dei pilastri della commedia americana
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C.C. Baxter è un impiegato come tanti altri, in una grande compagnia di assicurazioni. Riesce ad ottenere una promozione dopo l'altra concedendo il suo appartamento ai suoi superiori, in cerca di avventure extra-coniugali. Un giorno però scopre che l'amante del suo capo, assiduo frequentatore del suo appartamento, è la ragazza dell'ascensore, della quale è da sempre innamorato. Rinuncerà al suo lavoro o alla speranza di conquistare la ragazza? Un anno dopo "A qualcuno piace caldo", WIlder mette in piedi un'altra commedia perfetta, meno divertente ma più amara, carica di solitudine e malinconia. In pochi come il grande regista americano hanno saputo descrivere in modo così efficace il mondo dell'impiegato medio, il quale deve essere disposto a tanti sacrifici se vuole fare strada nel suo lavoro.
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C.C. Baxter è un impiegato come tanti altri, in una grande compagnia di assicurazioni. Riesce ad ottenere una promozione dopo l'altra concedendo il suo appartamento ai suoi superiori, in cerca di avventure extra-coniugali. Un giorno però scopre che l'amante del suo capo, assiduo frequentatore del suo appartamento, è la ragazza dell'ascensore, della quale è da sempre innamorato. Rinuncerà al suo lavoro o alla speranza di conquistare la ragazza? Un anno dopo "A qualcuno piace caldo", WIlder mette in piedi un'altra commedia perfetta, meno divertente ma più amara, carica di solitudine e malinconia. In pochi come il grande regista americano hanno saputo descrivere in modo così efficace il mondo dell'impiegato medio, il quale deve essere disposto a tanti sacrifici se vuole fare strada nel suo lavoro. E' il lato della società americana di cui quasi tutti fanno parte. Straordinari i due protagonisti: una conferma per Lemmon, una consacrazione per Shirley MacLaine. Premiato da 5 oscar, tra cui miglior film e miglior regia, è uno di quei pochi film che non perde valore col passare del tempo e che rappresenterà per sempre uno dei migliori esempi della grande commedia americana.
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[+] al cinema uno dei tanti capolavori di billy wilder
(di antonio montefalcone)
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