ralphscott
|
mercoledì 22 settembre 2010
|
logico pensare ad hitch
|
|
|
|
Buon filmone,con suspence degna dei grandi registi del giallo-noir (Hathaway non lo era). La Monroe attraversa lo schermo con un'ancheggiare mai visto,brava come gli altri tre protagonisti. Lunga e un po' noiosa la deriva del motoscafo verso le cascate
|
|
[+] lascia un commento a ralphscott »
[ - ] lascia un commento a ralphscott »
|
|
d'accordo? |
|
gianleo67
|
domenica 26 maggio 2013
|
delitto e castigo a niagara falls
|
|
|
|
Bella e procace moglie di un reduce della guerra di Corea in vacanza con il marito a Niagara Falls, progetta di ucciderlo con la complicità dell'amante. Lui scopre la tresca e, dopo aver eliminato il rivale, simula la propria morte per far fuori anche la consorte. Scoperto da una coppietta in luna di miele che alloggia nello stesso residence, fugge braccato dalla polizia e trascinando con sè la bella vicina di bungalow.
Pittoresco melodramma turistico di Henry Hataway che gioca sul filo di una tensione hitchockiana imbastendo la trama di una turpe storia di tradimento e vendetta nel roboante anfiteatro di una natura selvaggia ad uso e consumo di coppiette in luna di miele e 'menage agee' sull'orlo di una crisi del settimo anno.
[+]
Bella e procace moglie di un reduce della guerra di Corea in vacanza con il marito a Niagara Falls, progetta di ucciderlo con la complicità dell'amante. Lui scopre la tresca e, dopo aver eliminato il rivale, simula la propria morte per far fuori anche la consorte. Scoperto da una coppietta in luna di miele che alloggia nello stesso residence, fugge braccato dalla polizia e trascinando con sè la bella vicina di bungalow.
Pittoresco melodramma turistico di Henry Hataway che gioca sul filo di una tensione hitchockiana imbastendo la trama di una turpe storia di tradimento e vendetta nel roboante anfiteatro di una natura selvaggia ad uso e consumo di coppiette in luna di miele e 'menage agee' sull'orlo di una crisi del settimo anno.
Si sente la traccia di una solida scrittura dei professionisti di hollywood che giocano a(ma)bilmente con i luoghi comuni del genere tra la brillante ironia della commedia sentimentale ed i risvolti minacciosi di una palpabile tensione sessuale, tra la dolcezza materna e amorevole della bellissima Jean Peters e la tarchiata sensualità della Monroe che ancheggia e ammicca una volta di troppo. La struttura narrativa si basa su di un classico impianto melodrammatico e offre qualche buono spunto nella costruzione della tensione (la torre che suona il ferale richiamo di un tradimento consumato, la presenza minacciosa del marito redivivo, la suspence mozzafiato di una colluttazzione sull'orlo di un precipizio liquido) e sul simbolismo strisciante di una fiume tranquillo che cambia il suo corso verso il tumultuso epilogo di un finale drammatico, ma ma soffre di una irrimediabile banalizzazione delle dinamiche psicologiche e di qualche forzatura e inverosimiglianza di troppo (il protagonista che si acquatta nell'ombra sempre al posto e al momento giusto,il finale melodrammatico con inevitabile happy end).
Girato nella suggestiva location al confine tra USA e Canada e fotografato nello splendore policromo del technicolor, riunisce un buon assortimento di comprimari tra cui la maschera nevrotica e frustrata di un dolente Joseph Cotten (già ambiguo protagonista del'Hitchcokiano 'L'ombra del dubbio'), la dolcezza sensuale della Peters e la languida e un po' pacchiana avvenenza di una Monroe sopra le righe. Delitto e castigo a Niagara Falls.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gianleo67 »
[ - ] lascia un commento a gianleo67 »
|
|
d'accordo? |
|
elgatoloco
|
venerdì 13 aprile 2018
|
a suo modo un grande film
|
|
|
|
"NIagara"(1953, Henry Hathaway")è un film coloratissimo, che ha sequenze bellissimre, diremmo quasi"turistiche"deil"Niagara Falls"(cascate del Niagara); struggenti quelle iniziale with the rainbow, con l'arcobaleno. Ma poi, quasi lentamente, ossia con una progressione narrativa non accelerata ma appunto progressiva, graduale, siamo in mezzo al dramma noir: una moglie"sbarazzina"(un'ottima Monroe, Marilyn allora era in forma anche artistica,, lontana dagli ultimi anni del"fall"così ben descritto da Arthur Miller, uno dei suoi mariti, in un suo dramma omomimo)ha un amante, ma il marito, "mentalmente disturbato"(disturbo post-traumatico da stressa, diremmo tecnicamente, dopo la guerra di Corea del 1950)sospetta ciò e uccide l'amante della donna, per difendersi dal suo tentativo di omicidio.
[+]
"NIagara"(1953, Henry Hathaway")è un film coloratissimo, che ha sequenze bellissimre, diremmo quasi"turistiche"deil"Niagara Falls"(cascate del Niagara); struggenti quelle iniziale with the rainbow, con l'arcobaleno. Ma poi, quasi lentamente, ossia con una progressione narrativa non accelerata ma appunto progressiva, graduale, siamo in mezzo al dramma noir: una moglie"sbarazzina"(un'ottima Monroe, Marilyn allora era in forma anche artistica,, lontana dagli ultimi anni del"fall"così ben descritto da Arthur Miller, uno dei suoi mariti, in un suo dramma omomimo)ha un amante, ma il marito, "mentalmente disturbato"(disturbo post-traumatico da stressa, diremmo tecnicamente, dopo la guerra di Corea del 1950)sospetta ciò e uccide l'amante della donna, per difendersi dal suo tentativo di omicidio. Poi, però, si trova a confronto con la moglie e... (suspense anche per il tettore, non si può svelare tutto, specie in un noir). Il, tutto viene osservato da una coppia in luna di miele, e ciò provoca anche un certo "mutamento prospettico", filmicamente molto pregevole. Forse psicologicamente a tratti un po'"debole"8il film dà per scontate forse troppe cose)ma tutt'altro che banale, con la Monroe e Joseph Cotten molto bravi , ognuno nel suo ruolo, certo, e, a suo modo, anche Jean Peters, attrice dalla carriere meno brillante, senz'altro, ma qui decisamente convincente e che non sfigura, come bellezza, neppure a confronto con la "great"marilyn... Hathaway qui, come anhce altrove, si conferma regista forse non propriamente geniale(lo è Hitchcock, , Kubrik, pochissimi altri)ma di indubbia efficacia realiizzatrice. Da vedere, inserendosi in un anno e in periodo dei"Fifthies"nel quale venivano realizzate opere di grande qualità. El Gato
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elgatoloco »
[ - ] lascia un commento a elgatoloco »
|
|
d'accordo? |
|
paolp78
|
giovedì 23 maggio 2024
|
non va a segno in modo completo
|
|
|
|
Film giallo che si avvale di una trama intricata, dove non mancano i colpi di scena, alcuni anche di buon effetto.
La regia è affidata all'esperto ed eclettico Henry Hathaway, che nella sua carriera aveva già diretto film appartenenti a questo genere cinematografico.
La regia di Hathaway si fa apprezzare per la spettacolarità di alcune riprese, soprattutto quelle che vanno ad esaltare le celebri cascate, che costituiscono sicuramente uno dei punti di forza dell'opera. Molto bravo Hathaway anche nel creare la giusta suspense in alcune scene, che lasciano il segno e si fanno ricordare proprio grazie alla sapiente costruzione registica.
La sceneggiatura sicuramente buona, ha però la grave colpa di non graffiare fino in fondo; in particolare non si comprende perché il personaggio interpretato da Joseph Cotten non sia stato reso "cattivo" fino in fondo, aspetto che ha tolto la possibilità di uno sviluppo più avvincente nel finale, che in questo modo resta invece deludente e poco incisivo.
[+]
Film giallo che si avvale di una trama intricata, dove non mancano i colpi di scena, alcuni anche di buon effetto.
La regia è affidata all'esperto ed eclettico Henry Hathaway, che nella sua carriera aveva già diretto film appartenenti a questo genere cinematografico.
La regia di Hathaway si fa apprezzare per la spettacolarità di alcune riprese, soprattutto quelle che vanno ad esaltare le celebri cascate, che costituiscono sicuramente uno dei punti di forza dell'opera. Molto bravo Hathaway anche nel creare la giusta suspense in alcune scene, che lasciano il segno e si fanno ricordare proprio grazie alla sapiente costruzione registica.
La sceneggiatura sicuramente buona, ha però la grave colpa di non graffiare fino in fondo; in particolare non si comprende perché il personaggio interpretato da Joseph Cotten non sia stato reso "cattivo" fino in fondo, aspetto che ha tolto la possibilità di uno sviluppo più avvincente nel finale, che in questo modo resta invece deludente e poco incisivo.
Nel cast, oltre al già citato Cotten, bravo come al solito in un ruolo per lui non nuovo, c'è nella parte della protagonista Jean Peters, ma la scena le viene rubata da Marylin Monroe, che sebbene abbia un ruolo antipatico e con un minor minutaggio, è comunque l'attrazione principale del film (insieme alle cascate).
In effetti la pellicola avrà un ruolo chiave nella carriera della diva americana, che proprio grazie a questa interpretazione riceverà la consacrazione definitiva, accedendo di lì in avanti a soli ruoli da protagonista. Il film resta anche l'unico, almeno a mia memoria, in cui alla Monroe viene assegnato un personaggio malvagio, molto diverso da quello classico della bella svampita che le toccherà ricoprire nelle numerose commedie girate in carriera.
Dialoghi poco curati.
Visto il risalto dato alle cascate del Niagara e la scelta di girare in technicolor, non si esclude che la pellicola avesse anche finalità di promozione della splendida località turistica.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a paolp78 »
[ - ] lascia un commento a paolp78 »
|
|
d'accordo? |
|
|