| 
                Un bel film. Non un capolavoro, ma un bel film, che ricostruisce un'atmosfera un po' intimista della Vienna del secondo '800.
Il film è ripiegato sulla figura femminile della protagonista, e tutto il resto gira intorno a lei: non si vedono mai infatti scorci di Vienna. Gli unici paesaggi che si vedono sono dei fondali finti alle giostre del Prater.
La ricerca dell'amore della vita diventa un'ossessione, non filtrata dalla ragione, che pure l'uomo possiede ed è chiamato ad usare.
Lisa segue invece solo le proprie emozioni, pur belle e giuste, ma a cui sacrifica tutto, fino a perdere il figlio, un marito e una vita onorevoli e se stessa.
Sembra parlare, il film, della ricerca di un amore perfetto per tutta la vita; e anche se si trova, questo amore, non è però vivibile, non è pacificante, non dà quello che uno si immagina. Ad un certo punto Stephan racconta che i Greci costruivano statue ed altari al Dio ignoto, sperando che si rivelasse, e paragona questo alla sua attesa di rivedere Lisa.
Propongo questa come chiave di lettura del film, che lascia tristi, con l'amaro in bocca, pensando a quella giovane ragazza che aspettava Stephan sulle scale.
             
                [+] lascia un commento a mic »
                [ - ] lascia un commento a mic »
                
             |