Anno | 1999 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 106 minuti |
Regia di | John Jacobsen |
Attori | Devon Sawa, Bill Smitrovich, Tara Reid, Eric Mabius, Colman Domingo, Charlayne Woodard Lisa Burgett. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
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Ultimo aggiornamento giovedì 19 novembre 2009
Simon ha diciassette anni ed è tormentato dalla morte della madre, ai suoi occhi il padre, un potent... Il film è stato premiato al Festival di Giffoni,
CONSIGLIATO N.D.
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Simon ha diciassette anni ed è tormentato dalla morte della madre, ai suoi occhi il padre, un potente uomo d'affari, non ha perso tempo per risposarsi con Lauren. In collegio Simon incontra Andrew che gli fa conoscere la marijuana l'lsd e un mondo di artisti e sognatori girando da un festival all'altro. Simon aderisce sempre piú profondamente a questo stile di vita ma si trova ad affrontare il conflitto con la vita che suo padre ha pianificato per lui e il suo tormento interiore. Una serie di scelte sbagliate lo porteranno in un centro di riabilitazione per tossicodipendenti dove Simon riuscirà finalmente a guardare dentro di sé e iniziando a pensare al proprio futuro.
Ali bruciate è una sorta di Ricerca del tempo perduto, segue il cammino di maturazione del protagonista, Simon, attraverso i suoi ricordi e la riscoperta della verità del passato, con un’articolata serie di flashback. Le rimembranze del ragazzo sono confuse, frammentarie, ellittiche, segnate dall’autocensura operata dalla sua volontà inconscia di non ricordare tutto, di non illuminare l’intera verità dei fatti che hanno determinato la sua storia. Il percorso del film cerca di sostituire alla parzialità falsificante della memoria soggettiva, la realtà oggettiva degli eventi in sé e per sé. Per Simon, il solo modo di crescere è liberarsi dalla distorsione operata dal soggettivo e riscoprire la verità dell’oggettivo. Chiarito il passato, Simon può cambiare il presente e pensare al futuro. La struttura narrativa si districa su tre livelli temporali: presente, passato recente, passato remoto. I tre livelli si intrecciano tra loro, e l’intreccio dei livelli temporali sprofonda in una disorientante ma al contempo rivelatrice vertigine del tempo. La struttura tripartita verte a farci scoprire cosa è accaduto nell’infanzia di Simon: il film diventa così una sorta di giallo della memoria. La droga è vista nel film come strumento illusorio di libertà, spirituale e sensoriale, come pericoloso mezzo di fuga dalla realtà. Altri temi sono: la necessità della presenza della famiglia (naturale o d’elezione) come nucleo in cui trovare aiuto e guida; la ribellione ai padri come tappa inevitabile della formazione; la controcultura, radicata negli anni ’50-’60, esplosa nei ’70, riscoperta nei ’90-2000.
un film veramente pessimo mi sembrava di vedere un film di serie B o forse lo era!! anche la storia non è il massimo!! ci sono tanti di quei film mooltoo piu belli di questo generee!! cmq un consiglio non guardatelo!!!