
Anno | 2022 |
Genere | Documentario |
Produzione | Italia |
Durata | 105 minuti |
Regia di | Tony Saccucci |
MYmonetro |
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Ultimo aggiornamento lunedì 14 novembre 2022
Il maggiore tra i gruppi nati dopo il '68 raccontato da chi vi ha partecipato ma anche da chi ne dà un giudizio molto severo. Con Erri De Luca, Gad Lerner, Gianpiero Mughini.
CONSIGLIATO N.D.
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Sul finire degli anni ’60, mentre la rivoluzione anti sistema accomuna i giovani di tutto il mondo, in Italia nasce un gruppo rivoluzionario particolarmente interessante per capacità di aggregazione, aggressività politica e personalità dei dirigenti. La scintilla scocca a Torino, dall’incontro tra gli operai di Mirafiori e gli esponenti del movimento studentesco. Il gruppo non ha ancora un nome. Lo prenderà dall’intestazione dei primi volantini distribuiti ai cancelli della fabbrica: “La lotta continua”. Liberamente tratto dal libro “I ragazzi che volevano fare la rivoluzione”, il film racconta un decennio di storia italiana, e lo fa attraverso le parole di alcuni dei ragazzi di allora. Dal primo corteo interno Fiat alle elezioni del ’76, passando per l’autunno caldo, la strage di Piazza Fontana, la morte di Pinelli e l’omicidio del commissario Calabresi. Ma il film racconta soprattutto le storie, i valori, i sentimenti ed i ricordi di alcuni di quei ragazzi. Dopo lo scioglimento del movimento, alcuni di loro sono diventati politici, giornalisti, manager. Sono quelli di cui conosciamo i visi e riconosciamo la voce. Altri hanno preferito continuare la lotta attraverso forme più violente e drammatiche, ma la maggior parte ha semplicemente abbandonato l’attività politica. Il capo di tutti, l’uomo che fondò e sciolse ‘Lotta Continua’, il ragazzo che conquistò gli intellettuali e sedusse una generazione, Adriano Sofri, ha scontato 15 anni di carcere per un omicidio per il quale si è sempre dichiarato innocente.