Charlie's Angels: più che mai |
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Un film di McG.
Con Cameron Diaz, Drew Barrymore, Lucy Liu, Bernie Mac, Demi Moore.
continua»
Titolo originale Charlie's Angels: Full Throttle.
Azione,
durata 111 min.
- USA 2003.
MYMONETRO
Charlie's Angels: più che mai
valutazione media:
3,23
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Roberto Nepoti
La Repubblica
In America lo hanno definito migliore del prototipo, ma è una cosa detta tanto per dire. Il secondo episodio di Charlie's Angels si limita a essere esattamente quel che era prevedibile: un riciclaggio di roba già vista, già sentita, da consumare come (assieme a?) un barattolo gigante di popocorn. Il pretesto riguarda due anelli cifrati, che contengono i nomi di gente in pericolo inscritta nel programma di protezione della polizia. Dei cattivi li vogliono, per rivenderli a peso d'oro a varie bande criminali. Natalie, Dylan e Alex li devono recuperare, tra interminabili scazzottate, corse di motocross suicida, voli da grattacieli e altra roba di repertorio.
Si comincia parodiando una notissima scena dei Predatori dell'Arca perduta, poi si passa per la rielaborazione della sigla della serie televisiva originaria e per una quantità di allusioni semplici, fabbricate a uso dei cinefili dilettanti (la scena della suora da The Blues Brothers, tra le altre).
A un certo punto facciamo la conoscenza di tale Madison Lee, angelo di Charlie decaduto e diventato malvagio (Demi Moore, nell'imitazione di Crudelia DeMon ma più appetitosa ora che quando era una giovane star): ovviamente, l'unico essere in grado di dare del filo da torcere alle ragazze. La signora è praticamente indistruttibile, come avrà modo di dimostrare in una lunghissima sequenza d'epilogo ambientata durante l'anteprima di un film che allude, in forma di burla, a Mission Impossible 2.
Per totalizzare le inevitabili due ore (per la precisione 111 minuti), la puntata si preoccupa anche di costruire un passato alle protagoniste, mostrandocele da ragazzine nell'esercizio dei rispettivi talenti; in più attribuisce ad Alex un padre (cammeo sprecato di John Cleese) e alcuni fidanzati, attuali o ex.
Quando le idee scarseggiano cioè quasi sempre si riempie con i soliti effetti speciali in caduta libera, alternati ad ammiccamenti e altre gigionerie in cui Cameron Diaz, senza dubbio incoraggiata dall'iperbolico cachet, si dimostra particolarmente zelante. Da notare l'inedito gemellaggio con American Pie, concretizzato in un lungo dialogo tutto imperniato sul "concetto" di natiche e in una serie di doppi sensi (pochissimo divertenti) a causa dei quali il padre di Alex equivoca sulla professione della figlia. Quanto all'unica cosa divertente del primo episodio, Bill Murray, lo hanno fatto fuori per incompatibilità con uno dei suoi "angeli".
Da La Repubblica, 05 luglio 2003
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