Simpatica storia in agrodolce tra i messicani di Los Angeles
di Massimo Bertarelli Il Giornale
Che piacevole sorpresa. Questo Non è peccato è un film di due registi sconosciuti, girato con pochi dollari e in meno di tre settimane, si rivela un'operina deliziosa. Una volta tanto la giuria di un festival, nel caso il Sundance, che l'ha ricoperto di premi, ha visto giusto. Al centro della storia la comunità messicana di Los Angeles (auto)confinata nel ghetto di Echo Park. Come dire che era in agguato il pericolo del folclore e delle caricature, l'uno relegato tra i titoli di testa nell'allegra danza tradizionale del prologo, l'altro evitato in tutti gli ottantacinque minuti. [...]
di Massimo Bertarelli, articolo completo (1771 caratteri spazi inclusi) su Il Giornale 8 settembre 2006