Mario Gromo
La Stampa
Il cinema rapidamente logora, esaurisce; soprattutto i registi. Un quarantenne, che già a lungo sia vissuto negli studi, vi è almeno un cinquantenne: (Naturalmente, si parla d'estro, di volontà, di potenza; non di canizie o di pinguedini Sui cinquant'anni, e non soltanto nel mondo del cinema, se non sorride all'artista ancora un luminoso meriggio, il dilemma è di solito sempre lo stesso: o rinnovarsi, o adagiarsi. Camerini, in questi ultimi tempi, era quasi giunto a quella svolta. Avrebbe potuto continuare a darci del Camerini; e saremmo tutti stati lieti di avere ogni tanto un film attento e delicato, sorridente in minore. [...]
di Mario Gromo, articolo completo (4084 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 30 ottobre 1936