Pietro Bianchi
Il Festival milanese del cinema si è concluso la sera di domenica 14 aprile con un film molto delicato e gentile, che non ha avuto da pubblico e critica l'accoglienza che meritava, forse perché in esso il parlato ha una grande importanza. Non c'è da meravigliarsi, a dire il vero, di questa incomprensione perché non è da oggi che lo studioso della cosa cinematografica s'accorge che qui da noi guerra esterna e guerra civile hanno prodotto un senso di disagio, di disorientamento, e si direbbe anche di ottusità verso tutte le forme d'arte. [...]
di Pietro Bianchi, articolo completo (2482 caratteri spazi inclusi) su 27 Aprile 1946