Roland Barthes
Al cinema, il fumo rischia di disturbare gli spettatori, ed è per questo che lo si proibisce. Ma le risate che, dietro di me, hanno accompagnato questo film che mi commuove, che amo, che ammiro, nessuna legge le proibisce, eppure mi feriscono. Perché, quella sera, il pubblico rideva, mi è parso di capire, proprio delle cose sensibili che esattamente amavo nel film di Rohmer: un'arte del racconto, il sapore di una lingua differente eppure chiara, il fascino di una parola assonanzata, il rilievo dei caratteri, il rapporto molto sottile tra letteratura e immagine, e, per dirla tutta, una sorta di nobiltà, di benevolenza, di bontà. [...]
di Roland Barthes, articolo completo (1441 caratteri spazi inclusi) su 1994