Ennio Flaiano
L’Elettra di O’Neill, che aveva già avuto ottime accoglienze in tutto il mondo, è stata rappresentata in Italia, per la prima volta, Otto anni fa. Adesso ritorna sullo schermo, in una edizione abbreviata e irreprensibile. Ma Otto anni sono forse già troppi per un lavoro di ordine tanto composito, il cui successo era legato alla moda letteraria del “suo” momento, un lavoro sorprendente per l’insolita lunghezza. Rivista sullo schermo, oggi Elettra tradisce il difetto principale del suo autore, la mancanza di allusione, difetto che scopre il meccanismo drammatico e toglie forza umana ai personaggi, lasciandogli l’energia troppo viva e scattante degli automi. [...]
di Ennio Flaiano, articolo completo (4672 caratteri spazi inclusi) su 15 ottobre 1949