Il tuo ultimo sguardo |
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Un film di Sean Penn.
Con Javier Bardem, Charlize Theron, Adèle Exarchopoulos, Jared Harris.
continua»
Titolo originale The Last Face.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 130 min.
- USA 2016.
- 01 Distribution
uscita giovedì 29 giugno 2017.
MYMONETRO
Il tuo ultimo sguardo
valutazione media:
1,53
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Tanto sensazionalismo per scoprire l'acqua caldadi FabioFeliFeedback: 25659 | altri commenti e recensioni di FabioFeli |
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giovedì 6 luglio 2017 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Wren (Charlize Theron) è una giovane dottoressa che dirige una ONG, “Médecins du Mond”, impegnata in operazioni di soccorso in territori agitati da guerre civili. Si reca in un territorio africano per relazionare alla fondazione l’operato del personale lì presente. Viene ignorata inizialmente dalla squadra medica della quale fanno parte una sua amica, Ellen (Adèle Exarchopoulos), e Miguel (Javier Bardem), un chirurgo affascinante che incarna abnegazione e umanità; questi, pur spossato da una giornata impossibile, ha la forza di giocare semiaddormentato con un piccolo africano. La storia d’amore tra Wren e Miguel comincia appena lei partecipa attivamente alle operazioni di soccorso. Ma poi si arena su due diverse visioni del mondo … Sean Penn dirige il film impiegando tutti gli ingredienti hollywoodiani di successo possibili per catturare attenzione e partecipazione dello spettatore: medici intrepidi e pieni di abnegazione come quelli di Emergency e di Médecins Sans Frontières; scene di azione convulse dove tutti sparano contro tutti indistintamente; schegge tribali impazzite che perpetrano le peggiori torture e delitti; paesaggi esotici fotografati in modo accattivante; tanto sangue per aumentare la drammaticità di operazioni chirurgiche di fortuna che hanno risultati alterni; ed infine una storia d’amore tra i protagonisti, belli e pronti per una auto-identificazione da parte dello spettatore/spettatrice. Ma quello che all’inizio attrae poi respinge: tutto il terribile quadro africano serve solo come sfondo di una storia d’amore neanche tanto originale. E poi, infine, l’asino casca clamorosamente. Nell’insulso discorso ai finanziatori della ONG Wren proclama, osannata dai presenti: “(Gli africani) sono uomini come noi, con gli stessi sentimenti!”. Una clamorosa scoperta dell’acqua calda. Wren pensava forse che il diverso colore della pelle e il deficit, da lei individuato e/o supposto, di denaro, scienza, cultura e umanità fosse un abisso incolmabile? Sean Penn ha recitato in buoni film da grande Attore. Come regista critica e pubblico lo hanno apprezzato in Into the Wild. Qui spreca tre buoni attori: Bardem, indimenticabile ne Il mare dentro di Amenàbar e tre volte premio Oscar, l’ultimo dei quali nei panni dell’ottuso killer di Non è un paese per vecchi dei fratelli Cohen; la Theron, premio Oscar 2003 come miglior attrice in Monster di Jenkins; la Exarchopoulos, migliore attrice a Cannes 2013 insieme alla coprotagonista Seydoux ne La vita di Adèle di Kéchiche, premiato a sua volta per la regia. Penn confeziona un polpettone indigeribile e inguardabile. Valutazione * FabioFeli
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