penso che esistano 2 motivi per vedere i film di Malik: il primo è che nei suoi film ci sono sempre grossi attori, e che quindi la maggior parte del pubblico vede questo proprio perchè ci sono grossi nomi; il secondo perchè ci sono spettatori sadici, che is vogliono fare del male con 2 ore di noia (penso sia difficile trovare un film di Malik che duri meno di 2 ore).
Penso che Malik,per darsi importanza usi la strategia dello pseudo-intellettuale: ovvero creare un film senza senso fatto di immagini di paesaggi, la natura, poi silenzi, pianti, tanta malinconia, inquadrature improbabili e monologhi interiori, e poi spacciare il tutto per un opera d'arte, un prodotto che parla dei sentimenti più profondi dell'essere umano, un qualcosa come di astratto e indefinito, in cui solo coloro che hanno una mente profonda possano trovare il significato della pellicola. Ed è qui che sta l'inganno! I grandi recensionisti per non fare la figuraccia e dire "boh ma che roba è?! io non ci ho capito una mazza, per me è soporifero!" dicono "bellissimo qui Malik fa capire l'importanza dell'amore nella vita di un uomo".
Tra l'altro fateci caso, nei suoi film gli attori danno sempre l'idea che recitino nel film controvoglia, ma solo per prendersi la parcella....
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ulissenano
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giovedì 19 giugno 2014
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controvoglia? siamo nel porno, per fortuna
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Porno -quindi il manque- : mistica. Perdita del senso per darsi alla vertigine dei corpi, contro-voglia, eppure darsi alla vertigine dei corpi...
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isin89
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martedì 15 settembre 2015
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meno
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Visto che conosci tanto Malick e lo critichi dovresti sapere che in realtà ha fatto film che durano meno di due ore. Sono film difficili e particolari e non per questo fanno schifo. Riguardalo con attenzione.
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franco
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lunedì 12 maggio 2025
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ripropongo lo stesso commento (vista la pochezza)
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Amico mio, tu non hai visto To the Wonder. Tu hai visto un film di Malick come un ragazzino di 12 anni guarda una messa in latino: annoiato, distratto, e convinto che se non succede qualcosa di letterale, allora non sta succedendo nulla. Hai scambiato la delicatezza per vuoto, la danza per manierismo, il silenzio per assenza. Hai visto il cielo, ma non ti sei chiesto cosa ci fosse dietro. Hai atteso il momento National Geographic e ti sei perso tutto quello che c''è stato prima e dopo: la vertigine dell''amore, la sua fine silenziosa, la grazia che si intravede nel quotidiano, anche quando fa male.
Quel ''Ben'' che cammina come un reduce non fa il muso: è il muso, è il vuoto emotivo di chi non riesce più a vibrare.
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Amico mio, tu non hai visto To the Wonder. Tu hai visto un film di Malick come un ragazzino di 12 anni guarda una messa in latino: annoiato, distratto, e convinto che se non succede qualcosa di letterale, allora non sta succedendo nulla. Hai scambiato la delicatezza per vuoto, la danza per manierismo, il silenzio per assenza. Hai visto il cielo, ma non ti sei chiesto cosa ci fosse dietro. Hai atteso il momento National Geographic e ti sei perso tutto quello che c''è stato prima e dopo: la vertigine dell''amore, la sua fine silenziosa, la grazia che si intravede nel quotidiano, anche quando fa male.
Quel ''Ben'' che cammina come un reduce non fa il muso: è il muso, è il vuoto emotivo di chi non riesce più a vibrare. Lei danza, sì, ma non a cazzo di cane: danza per restare viva, per dirci che la fede, l''amore, la bellezza vanno cercati anche quando tutto intorno crolla. Romina Mondello, quella tizia che urla e scoppia, è forse l''unica che dice la verità: ''SONO TUTTI MORTI'' non è una battuta, è la diagnosi di una società anaffettiva. Quindi no, non è che Malick ''ti ha fatto addormentare''. È che tu, probabilmente, sei entrato nel film con il filtro della trama, delle battute, del ritmo narrativo... e Malick, quello, l''ha bruciato al minuto uno.
È come cercare di leggere un poema con le orecchie. Non ci hai capito niente.
E poi questa cosa che ti ''illumini'' quando vedi la tartaruga nell''oceano... ma davvero? Hai passato un''ora e mezza a vedere immagini che parlano di grazia, dolore, vuoto, desiderio, e ti si accende qualcosa solo quando appare una tartaruga? Guarda che non è Superquark.. La verità è che volevi essere rassicurato. Speravi che, prima o poi, arrivasse il ''film vero''. Che qualcuno si mettesse a spiegare cosa succede. Che un personaggio dicesse finalmente una frase che ti potessi tatuare o citare su Instagram. Ma Malick, grazie a Dio, di questo se ne frega. Malick ti mette di fronte a qualcosa che non puoi ridurre a parole, e tu, povero, ti arrabbi perché non c''è il manuale delle istruzioni. Questo è un film che non ti tiene la mano ma ti dice: *guardati dentro*. Tu invece? Ti sei guardato le scarpe. Ti sei coperto dietro l''ironia perché il film ti ha fatto sentire stupido, o peggio: ti ha costretto a guardarti dentro, e ti sei spaventato, giustamente. Hai visto solo piroette, braccia penzoloni, gente che guarda il cielo. Ma non hai visto perché lo fanno. Hai visto solo i gesti, non il cuore. Come uno che guarda una preghiera e pensa: ''che linguaggio strano''.
Ma tranquillo: Malick non è per tutti. Per apprezzarlo, serve una cosa che il tuo commento dimostra chiaramente di non avere: vulnerabilità.
Franco.
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