L'arte di vincere |
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Un film di Bennett Miller.
Con Brad Pitt, Jonah Hill, Robin Wright, Philip Seymour Hoffman, Chris Pratt.
continua»
Titolo originale Moneyball.
Drammatico,
durata 126 min.
- USA 2011.
- Warner Bros Italia
uscita venerdì 27 gennaio 2012.
MYMONETRO
L'arte di vincere
valutazione media:
3,76
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Obiettivamente un gran filmdi KalamaiusFeedback: 300 | altri commenti e recensioni di Kalamaius |
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venerdì 1 giugno 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Obiettivamente un gran film in tutti gli aspetti, regia e cast soprattutto. Soggettivamente ho visto il film con delle aspettative, che sono la rovina del cinema per chi va a vedere un film la prima volta. A parte tutto comunque il film è di qualità tralasciando alcuni elementi soggettivi che non mi hanno soddisfatto al 100%. Brad Pitt si dimostra un grande attore, uno dei pochi attori che andando avanti con l'età non perde il suo talento recitativo a discapito della bella vita. Forse avrei preferito qualche introspezione in più sui protagonisti principali, ma questa è una mia richiesta, il film al contrario non richiedeva alcun tipo di introspezione, le quali avrebbero forse trasformato il film nel solito film hollywoodiano da incasso. Film sobrio, senza esagerazioni, senza eccessi, scelta sicuramente vincente per la qualità. Il baseball visto dalle statistiche, lontano dallo sport vissuto in modo emozionale, politico ed economico. Lontano dallo strapotere delle grandi squadre, ricche e viziate, una storia che tutti avrebbero voluto vedere con un finale diverso, con la vittoria degli Oakland Athletics, ma la storia non si può cambiare. Billy Beane, un esempio vivente che i soldi non sono tutto nello sport, lontano dal merceraniato globale che non smetterà mai fino a quando la stragrande maggioranza dei lavoratori del mondo dello sport capirà che che i soldi non creano i campioni e non creano il talento, ma creano solo delle società per azioni. Il film tratta di tutto questo, tratta di statistica nel mondo dello sport, statistica e sport, equazioni matematiche e lanci o battute, apparentemente distanti anni luce, ma forse non è così. Se la statistica serve a interrompere, anche se per mezza stagione, la rovina dello sport made in dollarandia, ben venga la statistica, ben venga un film che tratta di sport e non sport, di vivere lo sport e di calcolare lo sport. Molti pensano che lo sport non possa essere spiegato con un numero, io forse la penso così in parte, perchè onestamente noi italiani non riusciamo a non vivere lo sport, se non ci ubrichiamo di esso non siamo contenti. Però occorre qualcuno con lo sguardo scientifico, qualcuno come Peter Brand che con qualche statistica è riuscito a stravolgere la politica alla Zio Paperone degli Yankees. Questa non è una vera e propria critica al film, risulta più un introspezione nel mondo dello sport. Questa scelta è stata fatta perchè il mio sogno è vedere nella realtà quello che ho visto nel film, ma non come eccezione, ma come regola.
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