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La lacrima facile sembra essere lo stendardo con cui questo film si presenta al pubblico.
Garret ripara barche e conduce una vita da eremita dopo la morte della moglie. Theresa è una giornalista divorziata e con un figlio. Le strade si incrociano quando Theresa, facendo jogging sulla spiaggiia, ritrova una bottiglia contente una lettera d'amore. Decisa a scoprirne la provenienza e conoscerne l'autore, inizia ad indagare. I due si trovano, si innamorano ma il lieto fine non c'è dietro l'angolo.
Fiumi di lacrime. L'impressione è che sia un grande e potente strumento costruito per illudere e ingannare lo spettatore. Si cerca di commuovere il pubblico con la grazia degli elefanti.
Il vero sentimento, se c'è, è ben nascosto.
Evitabile. Paul Newman vale la mezza stella in più.
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