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Il settimo episodio della serie erotica che affermò il genere ma diede impulso anche alla diffusione del cinema pornografico vede come protagonista la venetenne venezuelana Marcela Walerstein, cui idealmente Sylvia Kristel consegna il testimone (e infatti interpreterà in una serie televisiva la giovane Emmanuelle -così com'era quella del libro- le cui esperienze la ormai matura Krystel racconterà a un amico interpretato dall'ex Bond George Lazenby tra una portata raffinata e l'altra in viaggio in aereo). In questo Emmanuelle aiuta con la realtà virtuale una amica a far pace con se stessa e con gli uomini dopo una cattiva esperienza in gioventù, riscoprendo le gioie del sesso: un filo conduttore per un elenco di scene erotiche nello stile patinato classico della serie anche se piuttosto audaci per immagini e situazioni. Con un colpo al cerchio del femminismo e uno alla botte del machismo, il film rappresenta i luoghi comuni della trasgressione borghese, allegramente celebrata nel conservatorismo un po' decadente in cui i film hanno trasportato gli originari contenuti pansessualisti e antiborghesi della Arsan. Piuttosto eterogeneo il cast, dal pornodivo Robert Malone alla ex ballerina di "Saranno famosi" Laura Dean.
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