Super 8 |
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Un film di J.J. Abrams.
Con Kyle Chandler, Elle Fanning, Joel Courtney, Gabriel Basso, Noah Emmerich.
continua»
Fantascienza,
Ratings: Kids+13,
durata 112 min.
- USA 2011.
- Universal Pictures
uscita venerdì 9 settembre 2011.
MYMONETRO
Super 8
valutazione media:
3,23
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Puro intrattenimento che non va oltredi gianmaria.silvFeedback: 461 | altri commenti e recensioni di gianmaria.silv |
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domenica 11 settembre 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Al giorno d'oggi ci sono ben poche cose certe, una di queste è che se J.J. Abrams e Spielberg si mettono insieme per fare un film questo sarà spettacolare. infatti il film è spettacolare. Anzi, più che spettacolare, è intrattenimento allo stato puro: dialoghi serrati, ora divertenti, ora densi di mistero e significato, effetti speciali usati con abbondanza ma senza abusi, inquadrature precise e sofisticate e ritmo intenso. Il cast è di prima scelta e il gruppo di ragazzi protagonisti è ben cesellato, disegnato e diretto, è certo che molti saranno destinati a diventare attori importanti e che molti dei loro personaggi sopravviveranno al film stesso. L'incipit è interessante e intrigante: all'inizio degli anni '80 un gruppo di ragazzi sta girando un filmino in super8 sugli zombie e decide di girare una scena di notte in una stazione ferroviaria che diventerà teatro di un disastro puntualmente ripreso della telecamera dei giovani. Da qui si sviluppa un mistero che si dipanerà tra naturale (le irrinunciabili debolezze della natura umana) e soprannaturale. La vera forza del film è la normalità delle situazioni e la classicità moderna della cittadina americana in cui va in scena il tutto. Un tipo di città che abbiamo imparato a conoscere e amare dalle pellicole di Hollywood e che temo non esista più - o che forse non è mai esistita - negli Stati Uniti. Tutta questa normalità viene condita da dialoghi irresistibili e scenette divertenti e mai banali. Il mistero di natura aliena viene introdotto dalla sapienza che a Spielberg non manca e viene sviluppato con capacità da Abrams. Se la prima parte del film è quasi impeccabile, la seconda tradisce la non-originalità della trama e purtroppo lo sviluppo del film sa di già visto. Il "mostro" alieno viene esibito al pubblico senza indugi e, si sa, la rappresentazione fisica delle nostre paure spesso - sempre - lascia molto a desiderare. E' più facile temere ciò che non si conosce, come ci insegnano i politici di turno che fanno leve su paure - spesso - immaginarie per guadagnare consensi. Il regista non solo cade "nell'errore" della rappresentazione del mostro ma poi incorre nell'ormai solito gioco di rappresentare l'uomo come mostro che attacca e distrugge e il mostro come l'essere indifeso e quasi inerme che attacca solamente perché provocato. Molto simile a quanto già visto in "District 9" o "Monsters". Tutto quello che era genuino e originale nella prima metà del film diventa un po' troppo prevedibile e costruito nella seconda. Inoltre, i riferimenti a grandi film della tradizione fantascientifica sono evidenti; questo non è necessariamente un male, ma spesso si cade nel "già visto". L'alieno ricorda E.T. non tanto nell'aspetto e nelle azioni quanto nelle intenzioni: vuole veramente solo tornare a casa sua e quei cattivoni dei militari non glielo permettono… vogliono studiarlo, sezionarlo, si prendono gioco di lui e lo tengono prigioniero. I ragazzi che vanno all'avventura e le dinamiche interne al gruppo sono vicinissime a quelle de "I goonies". Il rapporto padre/figlio è mutuato dalla "Guerra dei mondi", solamente che qua viene moltiplicato per due. Infine, qui azzardo, la costruzione dell'astronave e la partenza dell'alieno ricordano molto quella de "Indiana Jones e il teschio di cristallo". Insomma, un divertissement che non fa rimpiangere i soldi del biglietto. Vera perla è il corto "amatoriale" che accompagna gli spettatori dai titoli di coda all'uscita della sala.
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