Con buona pace di John Ford e di John Wayne, il più classico dei western porta le firme di Anthony Mann e di James Stewart. C’è di tutto in questo straordinario affresco che dipinge l'epopea americana. La dipinge anche nei fondali visibilmente fasulli, che ritraggono immagini di monti sotto cumuli di nuvole bianche, ma che comunque non guastano un film tutto sommato eccellente. I duelli tra i pistoleri lasciano il posto ai viaggi delle carovane, con un’ottima ambientazione nei territori del nord che hanno il sapore della natura selvaggia. Il sud è riscontrabile nella tipica navigazione fluviale (“Accidenti a quando ho lasciato il Mississippi!”) e nella parlata dialettale dei negri secondo lo stile di “Via col vento”. Il resto è tutto un via vai di carri e di cavalli, di alberghi e di saloon, di pionieri che affogano nei fumi del dollaro e del capitalismo senza scrupoli.
La retorica gioca un punto di svantaggio nella scena di apertura, con l’agguato degli indiani che poteva anche essere evitato (nel 1952 non si poteva chiedere altrimenti).
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