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Non è un caso se la sala nella quale mi trovavo durante la visione, gremita da over 40, abbia riso a pieni polmoni dalla primissima scena sino all'ultima discutibile gag. Il revival, sequel o reboot (chiamiamolo come vogliamo, ma oserei dire sequel) del cult con Leslie Nielsen, è un prodotto standard e targhetizzato. Ed è un peccato, oltre che ad un oculata mossa per incassare al botteghino. È lampante soprattutto nei rarissimi spunti interessanti e ricercati, per esempio la scena con il figlio di O.J Simpson che evita di ringraziare e omaggiare il padre (passata in sordina) o la battuta su "cose elettriche" con riferimento ad un film con la Zeta Jones (anche quest'ultima non capita). Le scene slapstick invece si susseguono avidamente nel film, impossessandosene e strappando la soddisfazione rumorosa della platea.. alla quale giustamente si riferisce. Bada bene, non ho 15 anni da un pezzo, ma ahimè non ne ho abbastanza per essermi fatto
coinvolgere. Battute sessuali di poca inventiva e una trama quanto mai tradotta per il pubblico generalista, completano il prodotto dimenticando la lucidità è l'originalità dei 3 film predecessori. Neeson funziona poco e niente, privo del carisma comico e mimico del grandissimo Nielsen. Film per boomer di Facebookiana ironia, che strappa qualche sorrisino negli omaggi alle pellicole originali ma senza davvero possedere l'intenzione
di farsi capire.
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