The Well |
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Un film di Federico Zampaglione.
Con Lauren LaVera, Claudia Gerini, Giovanni Lombardo Radice, Courage Oviawe.
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Horror,
Ratings: Kids+13,
durata 90 min.
- Italia 2023.
- Iperuranio Film
uscita giovedì 1 agosto 2024.
- VM 18 -
MYMONETRO
The Well ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Campionatura di accozzaglie horrordi Luca PercivalFeedback: 3773 | altri commenti e recensioni di Luca Percival |
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venerdì 6 settembre 2024 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Un preambolo che s'ha da fare: ben vengano le produzioni italiane coraggiose come queste, ben vengano gli horror/slasher nostrani e ben vengano le volontà di sperimentare. Ne abbiamo un tremendo bisogno e quest'ultimo, per essere colmato, necessita senz'altro di qualche piccolo passo falso. "The Well" di Zampaglione ne fa parte. Il film strizza inesorabilmente l'occhio per tutta la sua durata alle atmosfere di "Suspiria" e più in generale, al cine-horror italiano antecedente gli anni novanta e difatti la stessa protagonista femminile, tutt'altro che casualmente ricorda la Jessica Harper di Argento. Le scene slasher sono l'unica scollatura dal già visto in patria e da qui in poi, l'oblio. Miriadi di influencer e critici, hanno promosso "the Well" alle superiori del cinema made in italy (e non solo addirittura), ma una volta terminata l'ora e mezza di visione, mi sono chiesto più volte se avessimo visto tutti la stessa opera. Banalmente: nelle primissime battute si manifesta il classico difetto dei film italiani con attori stranieri, e cioè i flussi audio su canali diversi, cosi da rendere il doppiaggio straniero e la recitazione originale percettibilmente sfasati tra loro e privi di amalgama (mi chiedo nel 2024 se sia ancora possibile crollare in errori del genere). Per non parlare delle recitazioni mediocri, l'incipit della storia ai limiti dell'accettabile, le reazioni umane teatrali e coreografate all'innaturalezza dell'essere, parti scenografiche artefatte (le prigioni sotterranee e relativo pozzo dipinto), sino ai collegamenti tra personaggi forzati e un montaggio sonoro retrò, definibile quasi boomer. Scena finale che non fa altro che confermare quanto detto, con il restauaro del dipinto tutto d'un tratto rapido e semplicistico per esigenze di trama, tant'è che la protagonista con cotone e acqua, termina un lavoro inutilmente sviluppato durante il film con calma e pazienza. Allora non bastava sciacquare il dipinto, compiere il rito e tanti saluti ad una storyline del genere?. Trucco prosaico tecnicamente ottimo, splatter idem.
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