Finché giudice non ci separi |
||||||||||||
Un film di Antonio Fornari, Andrea Maia.
Con Francesca Inaudi, Simone Montedoro, Augusto Fornari, Luca Angeletti.
continua»
Titolo originale Finchè Giudice non Ci Separi.
Commedia,
durata 90 min.
- Italia 2018.
|
||||||||||||
|
||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
mah...commedia dolceamara e...di elgatolocoFeedback: 257582 | altri commenti e recensioni di elgatoloco |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
domenica 28 novembre 2021 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Questo"FInché giudice non ci separi"(ANdrea Maia, Antonio Fornari, soggetto di Andrea Maia e Vincenzo SInopoli, sceneggiatura di Antonio a Augusto Fornari e di Vincenzo Sinopoli, 2018)parla di quatro amici sepratati, tutti"incasinati"per le conseguenze della separazione(uno è separato in casa)e uno di loro, per una fortuita-sforrtunata serie di coicidenze, si trova come cicina di casa la giudice che ha disposrto il "tuttto alla moglie", in buona sostanza. Diventa una jena, ma la stessa giudice, nata a sua volta da un giudice e da una ballerina famosa, "ovviamente"separati, ha a sua volta varie"turbe"per problemi sentimentali e si trova decisamente in difficoltà a dover decidere su questioni di separazione di altre persone. Il tutto si conclude in modo non tragico nè drmamatico, in qualche modo comico, dato che è una"commedia", appunto, tra l'altro con il qunto matrimonio dela ballerina, madre della giudice, ma il marito sarà nuovamente il suo porimo marito, id est il padre della giducie in crisi... Commedia con un fondo amaro(il separato che, dopo aver decantato il fatto di essere solo in casa, si ritrova sempre solo , non ammettendo di doverne piangere, finsice in rianimazione)sembra presentarci, all'inizio, le donne come interessate al matrimonio solo per incastrare il maschietto di turno e vincere la relativa causa di divorzio e i maschi, idioti e capaci solo di correr dietro ai"paiceri del sesso", ma poi le storie si dipanano, lasciando spazio a possbilità "più aperte"e fantasiose. Decisamente, con questo film, fatto un pp'"in casa"(pochissimi esterni , nessune sequenza"spettacolare"), con due fratelli autori(uno come regista e sceneggiatore , l'altro da sceneggiatore, entrambi protagonisti del film), la "italian comedy",mostra di avere poche idee nuove, di battere comunque sempre sugli stessi temi, al massimo, appunto, con qualche "variazione sul tema", spesso anche ricorrendo al"politically correct", come quando uno dei quatrro amici confessa di essere innamorato di un uomo, dunque di essere gay, con gli amici che comunque lo sostengono, anche se hanno difficoltà a chiamarlo"gay", usando invece, come sono abituati da sempre, espressioni volgari per designare l'omosessualità. Molto di nuovo non c'è, ma i momenti miglior, mancando(per fortuna)un"messaggio"osno nelle situazioni paradossali, dove il comico viene a diventare"folle", incrociandosi con la paradossalità, certo lontana dalle grandi provocazioni della avanguardie storiche, surrealismo in testa. Come interpreti bravi Antonio a Augusto Fonrari, Luca Angeletti, Simone Montedoro, ;l'anziano Mariano Rigillo, ma soprattutto Francesca Inardi, quale"giudice problematica". El Gato
[+] lascia un commento a elgatoloco »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ultimi commenti e recensioni di elgatoloco:
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Recensioni & Opinionisti | Articoli & News | Multimedia | Shop & Showtime |
|
|