Il film tratto da un romanzo di James Cain e uscito in bianconero nel 1944, lanciò il regista Billy Wilder, ebbe un noteevole succeso di pubblico e ricevette ben 7 nomination all'Oscar (tra cui migliore film e migliore regia). La pellicola appartiene al primo Wilder (Giorni Perduti, Viale del tramonto, L'asso nella manica) che raccontava vicende altamente drammatiche, tanto che La fiamma del peccato è considerata uno dei primi noir. In questi film predomina un cupo pessimismo intrecciato ad una critica feroce della società. La sceneggiatura oltre che del regista è di Raymond Chandler.
Walter Neff (Fred MacMurray) dipendente di una società di assicurazioni fa il piazzista girando tutto il giorno per vendere polizze di assicurazi, durante uno di questi giri va in una villa di lusso per convincere un riccone Dietrichson (Tom Powers) a rinnovare l'assicurazione delle sue 2 auto, ma lui assente trova la moglie Phyllis (Barbara Stanwich inconsuetamente bionda) bella e sensuale che cerca di sedurre Neff per convincerlo a fare una polizza vita di 50.000 $ sul marito a suo favore senza il consenso del coniuge. Neff rifiuta perché capisce il ragggiro, anche perché l'amico Borton (Edward G. Robinson) Ispettore della compagnia è infallibile nello scoprire i disonesti e le truffe. Neff ammaliato dalla donna che gli si concede cambia idea e prepara un piano secondo lui perfetto che permetterà addirittura una doppia indennnità di 100.000 $ (di qui il titolo originale) che si verifica in caso di morte in un incidente ferroviario. Una sera va a casa il marito è ubriaco e gli fa firmare oltre alle polizze auto anche quella sullavita senza che lui se ne accorga. Quella sera conosce Lola (Jean Heather) la figlia di primo letto di Dietrichson che gli chiede un passaggio, odia la matrigna che infermiera della madre ammalata è convinta l'abbia ucciso per sposare il padre di cui era amante, conosce anche il fidanzato Nino (Byron Barr) uomo violento e pregiudicato. Il piano di Neff è molto complesso: in estrema sintesi: Dietrichson è ucciso da lui che sale sul treno in cui viene simulato l'incidente ferroviario, travestito come il morto, ma un testimone scomodo confonde la situazione, così che Barton crede che l'assicurato sia stato ucciso dalla moglie con la complicità di Nino che lei vede di nascosto. Neff scopre il raggiro va a casa di Phillis per ucciderla, ci riesce ma viene ferito dalla donna, nel finale confessa la sua colpevolezza e viene catturato dalla polizia.
Il film che si avvale di un'accurata e splendida fotografia è interpretato da un trio di attori di assoluto rilievo: innanzitutto Fred MacMurray che interpreta un uomo ambiguo in cui l'onesta è superficiale e basta poco (le belle gambe di Phillys) per far emergere la disonestà di fondo, prima di interpretare il professore svampito de Il professore tra le nuvole ricoprì altre volte personaggi discutibili o abigui (L'ammutinamento del Caine)), era un attore versatile di ottimo livello, Edward G. Robinson allora era una delle star di Hollywood capace non solo di fare il "cattivo" come in questo caso in cui interpreta un funzionario onesto e pignolo, ma in fin dei conti ingenuo e ingannato spudoratamente dal collega, infine Barbara Stanwych una delle migliori attrici in assoluto del cinema di Hollywood, qui nella veste di una Dark Lady sensuale, corrotta e spietata (parte rifiutata da molte attrici) che ricevette solo 1 Oscar alla carriera e diverse nomination tra cui quella per questo film. La regia di Billy Wilder è, come al solito, agile e sicura con l'uso sapiente dei flashback, ogni inquadratura da un senso alla vicenda (anche se l'utilizzo della voce fuori campo è eccessivo), la sceneggiatura scritta con l'aiuto di Raymond Chandler è ottima: in poco più di 90 minuti viene descritta accuratamente la psicologia dei vari personaggi, le battute e i dialoghi sono concisi, ma avvincenti specie quando esprimono la crudezza emotiva dei due amanti diabolici.
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