Il film del 1941 presenta spunti interessanti per il suo contenuto. Il regista Joseph von Stemberg (2 nomination per Marocco e Shanghai Express) fece di quel gruppo di registi austro-tedeschi che Hollywood impiegò con notevoli risultati tra essi: Billy Wilder, Eric von Stroheim, Fred Zienemann, Otto Preminger e Ernst Lubitsch. Stemberg si era fatto una fama scoprendo Marlene Dietrich in L'angelo azzurro, andò a Hollywood e giro con lei 7 film. Terminò presto la sua attività di regista in USA e ritornò in Europa.
Ik film che recensiamo è ambientato nella Shangai anni '30 con una parte cinese e una parte delle "concessioni" sotto controllo di varie potenze europee. In questa zona il casinò più frequentato da ricconi, avventurieri e donne di facili costumi,è quello di "Mother" Gin, una donna cinese che ha accumulato una notevole fortuna (Ona Munson ballerina, attrice teatrale partecipò ad alcuni film importanti: Via col vento, Five star final, Idaho, ma senza particolare successo, morì suicida a 52 anni). La donna è particolarmente interessata a Poppy (Gene Tierney) una bella ragazza americana che in realtà è Victoria Charteris, il padre Sir Guy (Walter Huston padre del regista e Oscar come attore n.p. per Il Tesoro della Sierra Madre) con cui ha litigato, è un ricco finanziere venuto a Shanghai per un importante investimento immobiliare che prevede la demolizione del Casinò a cui le autorità corrotte toglieranno la licenza. Gin mette tra le braccia di Poppy un avventuriero bizzarro il dottor Omar (Victor Mature) mezzano, intermediario e poeta. Poppy si innamora pazzamente, diventa alcolizzata e perde anche enormi somme alla roulette che le impresta Gin. Il padre interviene inutilmente e Gin consuma la sua vendetta contro Sir Guy che sotto falso nome l'aveva sedotta tanti anni prima lasciandola incinta e rubando una somma ingente, era nata poi una bambina abbandonata in un orfanotrofio, anni dopo Sir Guy non sapendo chi era la madre aveva adottato la piccolina. In una tragica scena finale a casa di Gin il finanziere anche se paga i debiti non riesce a portare via Victoria e Gin quando rivela a Victoria che è sua madre la ragazza la deride e Gin presa dall'ira la uccide.
Il film non è un drammone, è un'opera avvolta nella nebbia dell'incertezza della vera identità dei personaggi, per fare un esempio può essere avvicinato a opere come La donna che visse 2 volte o Il grande sonno, ma è più accentuato l'irrealismo del mistero o meglio il surrrealismo (con classe, ben lontano dalla fuffa di Mulholland Drive). Una pelllicola che si sviluppa tra sogno e realtà, un profondo esame dell'inganno, del desiderio sessuale, dei vizi del gioco e dell'alcool, della volontà di abusare degli altri.
Merita un particolare elogio la recitazione della bellissima Gene Tierney ai suoi primi film, che recita una parte complessa: Poppy è una donna priva di carattere, debole e prepotente, psicologicamente fragile, che cede ad una passione dozzinale per un furbo avventuriero che la tratta, sia pure dolcemente, come una schiava, interpretato da un inconsueto Victor Mature. Bravi anche oltre Ona Munson, Phillis Brooks nella parte di Dixie una prostituta.
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