About Her Brother |
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Un film di Yoji Yamada.
Con Ryo Kase, Yu Aoi, Yuriko Ishida, Takashi Sasano, Sayuri Yoshinaga.
continua»
Titolo originale Otouto.
Drammatico,
Ratings: Kids+16,
durata 126 min.
- Giappone 2010.
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occasione persadi carloalbertoFeedback: 51360 | altri commenti e recensioni di carloalberto |
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martedì 12 maggio 2020 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Una famiglia piccolo borghese, madre, figlia e nonna, che gestisce una minuscola farmacia, e la periferia di Tokio in cui vive, dove ancora sopravvivono i valori della semplicità e della genuinità dei rapporti umani, sono sul punto di essere fagocitati dai meccanismi centripeti della grande metropoli, che minaccia non soltanto di asfissiare la piccola attività commerciale, con la concorrenza sleale degli ipermercati, ma di distruggere, nel profondo, lo stesso tessuto sociale, lo stile di vita degli abitanti del quartiere ed il loro senso di comunità, ultimo residuo dei borghi preindustriali. In questo contesto, al matrimonio della ragazza, interpretata da Yū Aoi, che tre anni più tardi, nel 2013, Yamada utilizzerà come figura chiave nel suo bellissimo Tokio family, irrompe sulla scena lo zio, il fratello minore della madre, un clown tragico e dalla comicità irresistibile che porta lo scompiglio rovinando la rigida formalità della cerimonia nuziale. In un paese di campagna, in un’altra epoca, sarebbe stato un buontempone, uno scapolo scapestrato, capace di tenere allegra la compagnia, invece, nella grande città produttiva, è una presenza che disturba, non osservando l’etichetta, il vuoto ed ipocrita conformismo dei benpensanti votati alla carriera ed al danaro. Yamada perde un’occasione formidabile insistendo poco sulla figura eccentrica di quest’uomo, che rappresenta una rivolta inconscia ed una forza distruttiva arcaica e liberatoria contro il razionalismo cinico e calcolante della moderna civiltà degli affari e punta tutto sulla emozionalità della storia, sull’esaltazione dei buoni sentimenti. Diventa una storia strappalacrime, struggente per un tempo eccessivamente lungo, che fa perdere d’intensità al dramma, che, al contempo, da corale, coinvolgendo il destino di un intero quartiere, si restringe al ben più ristretto ambito familiare. Lo zio, dopo un dissidio con i parenti, si ammala quasi subito in un’altra città, Osaka; la sorella lo raggiunge e l’ultima mezzora del film si svolge al capezzale di quest’uomo. Esito scontato, pathos perso, forza simbolica defunta.
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