A proposito di Davis |
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Un film di Joel Coen, Ethan Coen.
Con Oscar Isaac, Carey Mulligan, Justin Timberlake, Ethan Phillips, Robin Bartlett.
continua»
Titolo originale Inside Llewyn Davis.
Drammatico,
Ratings: Kids+16,
durata 105 min.
- USA, Francia 2013.
- Lucky Red
uscita giovedì 6 febbraio 2014.
MYMONETRO
A proposito di Davis
valutazione media:
3,82
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Non tra i loro migliori filmdi Francesco2Feedback: 41676 | altri commenti e recensioni di Francesco2 |
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domenica 26 aprile 2020 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ho visto finalmente questo film, per quanto in televisione e dopo molti anni.
Nonostante i numerosi elogi che ha ricevuto, non mi ha colpito come altre opere dei Coen.
Come in altre occasioni, i fratelli del Minesota si dedicano a presunti perdenti, o
quantomeno a personaggi bistrattati. Si pensi al Grande Lebowski, apologo in cui si
mettevano alla prova, oltre che come registi, come teorici del cinema quali erano, ricordando
un -non abbastanza compianto- critico cinematografico. O ancora all Uomo
che non c era, riflessione in bianco e nero su un malcapitato,
disperata dietro un ironia sottilissima. E rischio di dimenticare Barton Fink, opera forse non
totalmente compresa da chi scrive, a suo tempo. Proprio una delle figure qui presenti
ricorda l impresario -sic- di questo film, ma senza la medesima efficacia. I Coen, questo va
loro riconosciuto, prestano grande attenzione a costruire una figura credibile, vittima del
caso come della sfortuna -si veda l espediente del gatto, non necessariamente tanto efficace
visto come viene ripetitivamente riproposto, quasi ad indicare una negativita ossessiva di cui
il protagonista non riesce a liberarsi, ma che contribuisce egli stesso ad alimentare, per
esempio quando rifiuta la proposta -non irresistibile- di un discografico.
A mio parere, solo quel personaggio - a dir poco- bizzarro, che -intra-vediamo all inizio ed alla
fine del film, meriterebbe , a pieno titolo, di fare parte dell immaginario coeniano. Un ibrido
tra il Grilo Parlante pinocchiesco, che lo inchioda di fronte alle sue responsabilita, e quell
ossessione che non lo lascia mai, simboleggiata dal gatto. E che, forse, gli impedisce di
compiere quel passo decisivo che lo farebbe uscire dal limbo.
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