thx1138
|
giovedì 25 novembre 2010
|
la frontiera dell'intangibile
|
|
|
|
La delusione è sempre dietro l'angolo quando si assiste alla trasposizione cinematografica di un libro geniale e appassionante: è quasi un assioma della matematica, una regola non scritta, una legge imperativa. Il motivo, la spiegazione a questo fenomeno quasi fisico sta forse nella frase che la signora Ida Mancini pronuncia nel libro (e non nella pellicola) da cui è stato tratto il film: "l'unica frontiera che ci rimane è quella dell'intangibie". L'assioma è confermato dall'esercizio, dal divertissment puro e semplice che Clark Gregg, esordiente alla regia, compie nell'adattare al grande schermo uno dei romanzi di maggior successo e rilievo di Chuck Palahniuk, noto esponente di quello che viene definito "postmodernismo letterario americano": con una base di sceneggiatura di tal genere, caustica, quasi incendiaria,irriverente ma non fine a sè stessa, visionaria e ipercritica nei confronti di una società americana sempre più allo sbando e schiava delle sue manie, era davvero difficile fare un film mediocre.
[+]
La delusione è sempre dietro l'angolo quando si assiste alla trasposizione cinematografica di un libro geniale e appassionante: è quasi un assioma della matematica, una regola non scritta, una legge imperativa. Il motivo, la spiegazione a questo fenomeno quasi fisico sta forse nella frase che la signora Ida Mancini pronuncia nel libro (e non nella pellicola) da cui è stato tratto il film: "l'unica frontiera che ci rimane è quella dell'intangibie". L'assioma è confermato dall'esercizio, dal divertissment puro e semplice che Clark Gregg, esordiente alla regia, compie nell'adattare al grande schermo uno dei romanzi di maggior successo e rilievo di Chuck Palahniuk, noto esponente di quello che viene definito "postmodernismo letterario americano": con una base di sceneggiatura di tal genere, caustica, quasi incendiaria,irriverente ma non fine a sè stessa, visionaria e ipercritica nei confronti di una società americana sempre più allo sbando e schiava delle sue manie, era davvero difficile fare un film mediocre. Eppure Gregg ci riesce, trasformando la vicende di Victor Mancini (Sam Rockwell), un giovane sessuomane americano, medico mancato, che per riuscire a sbancare il lunario e pagare le spese ospedaliere della madre (Anjelica Houston) s'inventa un secondo lavoro davvero ingegnoso, in un mero susseguirsi di fatti, a volte divertenti per carità, che si avvolgono su sè stessi senza un senso e senza un'apparente logica, immersi in una spirale di nulla davvero sconcertante. Il messaggio simbolista, a suo modo rivoluzionario nel suo nichilismo, quasi punk, presente nel libro non solo nel film è totalmente assente, ma viene riproposto completamente stravolto in una versione edulcorata e dietetica per famiglie, da consumare alla svelta, svilito nel suo contenuto tanto che sembra essere stato scelto nel supermarket delle ovvietà delle serie tv pomeridiane americane e non. La regia è solamente abbozzata, la recitazione scarna, a volte anche efficace come nel caso della Houston (più di un gradino sopra tutto il resto) e della sceneggiatura si è già detto. Da registrare un entusiasmo eccessivo e igiustificato al Sundance. L'ovvietà, il vuoto e il già visto e consumato si conrappongono all'intangibile e all'immaginazione.
Queste le riflessioni, penso si sia capito fin troppo, di un lettore amareggiato.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a thx1138 »
[ - ] lascia un commento a thx1138 »
|
|
d'accordo? |
|
gus da mosca
|
sabato 16 maggio 2009
|
vedo nudo
|
|
|
|
Ancora un regista esordiente che ha preso qualche ripetizione dai fratelli Coen (l'altro e' Levine). Clark Gregg riveste il suo soggetto satirico, visibilmente di origine letteraria, con una messa in scena a tono. Piu' che di vestito, parlerei di travestimento necessario per camuffare il contenuto irriverente, evitando di fare un film trasgressivo. 90 minuti esclusivamente dedicati ai dialoghi, dove i pochi gesti restano opportunamente fuori campo e sono lasciati all'intuizione allo spettatore. Cio' che pero' mi delude del film non sono la scelte registiche neutre o non conformi a dialoghi e caratteri: questa potrebbe essere stata una scelta intenzionale (o suggerita). E' il meccanismo narrativo che sembra soltanto sfruttare il contenuto irrivente del soggetto per arrivare ad una convenzionale inversione di ruoli, cosa che ormai caratterizza il finale a sorpresa di troppi soggetti cinematografici.
[+]
Ancora un regista esordiente che ha preso qualche ripetizione dai fratelli Coen (l'altro e' Levine). Clark Gregg riveste il suo soggetto satirico, visibilmente di origine letteraria, con una messa in scena a tono. Piu' che di vestito, parlerei di travestimento necessario per camuffare il contenuto irriverente, evitando di fare un film trasgressivo. 90 minuti esclusivamente dedicati ai dialoghi, dove i pochi gesti restano opportunamente fuori campo e sono lasciati all'intuizione allo spettatore. Cio' che pero' mi delude del film non sono la scelte registiche neutre o non conformi a dialoghi e caratteri: questa potrebbe essere stata una scelta intenzionale (o suggerita). E' il meccanismo narrativo che sembra soltanto sfruttare il contenuto irrivente del soggetto per arrivare ad una convenzionale inversione di ruoli, cosa che ormai caratterizza il finale a sorpresa di troppi soggetti cinematografici. Arrivato il momento in cui tutto si ribalta, il regista sembra aver raggiunto il suo scopo e "spegne subito il proiettore", facendo apparire le sarcastiche "invenzioni" del film soltanto come dei pretesti narrativi. Sprecare il soggetto, in un film che intenzinalmente si basa solo sul soggetto, e' un errore. Inevitabilmente lo spettatore e' portato ad enfatizzare il modo insipido con cui il soggetto e' stato rappresentato. Un film che quindi appare piu' furbetto che corrosivo: una commediola imbarazzante e per nulla dissacrante.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gus da mosca »
[ - ] lascia un commento a gus da mosca »
|
|
d'accordo? |
|
s. mc guffin
|
giovedì 12 maggio 2011
|
i love you, chuck palahniuk!
|
|
|
|
Una commedia divertente e grottesca tratta dal best seller di Chuck Palahniuk, scrittore statunitense trasgressivo e pulp , autore del famosissimo “Fight Club”.
Victor Mancini è un sessuomane e frequenta un corso di riabilitazione insieme al suo inseparabile amico Denny, il quale ha il suo stesso problema.
Studente di medicina fallito, Victor lavora come figurante in un parco a tema e per pagare le spese mediche di sua madre, rinchiusa in una clinica psichiatrica ,arrotonda il suo misero stipendio in un modo assai bizzarro: ogni sera in un ristorante diverso, finge un soffocamento per colpa di un boccone andato di traverso, punta il cliente più facoltoso e si fa salvare la vita.
Così i suoi “eroi” diventano per lui quasi dei genitori adottivi e periodicamente gli inviano per posta del denaro rassicurandosi della sua salute e ringraziandolo di aver dato un senso alle loro vite.
[+]
Una commedia divertente e grottesca tratta dal best seller di Chuck Palahniuk, scrittore statunitense trasgressivo e pulp , autore del famosissimo “Fight Club”.
Victor Mancini è un sessuomane e frequenta un corso di riabilitazione insieme al suo inseparabile amico Denny, il quale ha il suo stesso problema.
Studente di medicina fallito, Victor lavora come figurante in un parco a tema e per pagare le spese mediche di sua madre, rinchiusa in una clinica psichiatrica ,arrotonda il suo misero stipendio in un modo assai bizzarro: ogni sera in un ristorante diverso, finge un soffocamento per colpa di un boccone andato di traverso, punta il cliente più facoltoso e si fa salvare la vita.
Così i suoi “eroi” diventano per lui quasi dei genitori adottivi e periodicamente gli inviano per posta del denaro rassicurandosi della sua salute e ringraziandolo di aver dato un senso alle loro vite.
Ogni giorno, dopo il suo squallido lavoro ,Victor si reca all’ospedale dalla madre che ormai non lo riconosce più e si relaziona in modo buffo e inusuale con le altre anziane donne che sono ricoverate , destando l’attenzione della sexy dottoressa Paige Marshall ,della quale si innamora ma non riesce, nonostante la sua capacità innata nel fare sesso con chiunque ,a concludere nulla perché non vorrebbe che svanisse il desiderio di possederla.
Sarà proprio la dottoressa Marshall ad aiutare Victor a scoprire l’incredibile segreto nascosto nel diario di sua madre…
E’ irriverente e al limite dell’assurdo questa splendida commedia che prende spunto da uno dei più bei libri scritti da Chuck Palahniuk.
Sembra quasi che i romanzi di questo folle scrittore siano fatti su misura per il cinema. Quel tipo di cinema che non ha censure ,che è troppo avanti e ti spinge in quelle estreme dimensioni che riflettono quanto la società moderna modelli l’uomo a sua immagine e somiglianza giocando con le sue crisi esistenziali.
Come in “Fight Club” anche in questo film c’è il Tyler Durden “di turno “che sforna perle di saggezza, un piccolo e irrazionale aiuto a prendere la vita con filosofia e leggerezza, ribellandoci e liberandoci dai clichè.
di S. Mc Guffin
[-]
|
|
[+] lascia un commento a s. mc guffin »
[ - ] lascia un commento a s. mc guffin »
|
|
d'accordo? |
|
michele88mvp
|
domenica 5 aprile 2009
|
ho visto il dvd...
|
|
|
|
Allora, ragazzi, prima di tutto mi chiedo come mai negli altri paesi - come la francia, ad esempio - è già uscito da un bel pezzo.
Figurarsi che io ho il dvd americano...
Comunque, devo dire che il film non è male, anche se si poteva fare meglio. Devo rileggermi il libro perché ho qualche piccolo dubbio sulle cose che hanno tagliato, ma nel dvd ci sono anche delle scene tagliate... Però qui si parla del film, e l'unica cosa che mi suscita qualche dubbio è la qualità delle telecamere che sono state usate per le riprese... Io ho il dvd originale, e non mi convincono per niente.
La trama, per chi ha letto il libro, verrà seguita discretamente. Alcuni attori sono più bravi di altri e penso che non siano stati usati attori di maggior calibro perché in molti non vorrebbero la parte di un sessodipendente, credo.
[+]
Allora, ragazzi, prima di tutto mi chiedo come mai negli altri paesi - come la francia, ad esempio - è già uscito da un bel pezzo.
Figurarsi che io ho il dvd americano...
Comunque, devo dire che il film non è male, anche se si poteva fare meglio. Devo rileggermi il libro perché ho qualche piccolo dubbio sulle cose che hanno tagliato, ma nel dvd ci sono anche delle scene tagliate... Però qui si parla del film, e l'unica cosa che mi suscita qualche dubbio è la qualità delle telecamere che sono state usate per le riprese... Io ho il dvd originale, e non mi convincono per niente.
La trama, per chi ha letto il libro, verrà seguita discretamente. Alcuni attori sono più bravi di altri e penso che non siano stati usati attori di maggior calibro perché in molti non vorrebbero la parte di un sessodipendente, credo. Non è per i deboli di cuore, il libro, ma il film rende l'idea; se l'avete letto lo dovete vedere, se l'andrate a vedere, poi lo dovrete leggere, ok? :D
[-]
|
|
[+] lascia un commento a michele88mvp »
[ - ] lascia un commento a michele88mvp »
|
|
d'accordo? |
|
|