dandy
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martedì 11 dicembre 2012
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coraggioso,ma senza quel chè in più purtroppo.
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Piccola storia dell'esplosione della follia e della rabbia repressa che ogni signor nessuno cova in sè stesso.Il sogno americano è tale solo in superficie e la "seconda chance" è inutile.Certo non è solito trovare film del genere oggigiorno,specialmente negli USA.Cappello alterna i registri narrativi per avvicinarci al protagonista, commovente e giustamente pieno d'odio,comunque non esente da un pizzico di disprezzo.Non teme situazioni sgradevoli e imbarazzanti(la prima visita di Bob a Vanessa dopo la strage;la fine ingloriosa dell'abbordaggio con l'ignobile collega procace),e riesce a rendere toccanti cose che in altri film sarebbero trattate da barzelletta(l'amore di Bob per la bambolina,e credibili i pesci immaginari parlanti).
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Piccola storia dell'esplosione della follia e della rabbia repressa che ogni signor nessuno cova in sè stesso.Il sogno americano è tale solo in superficie e la "seconda chance" è inutile.Certo non è solito trovare film del genere oggigiorno,specialmente negli USA.Cappello alterna i registri narrativi per avvicinarci al protagonista, commovente e giustamente pieno d'odio,comunque non esente da un pizzico di disprezzo.Non teme situazioni sgradevoli e imbarazzanti(la prima visita di Bob a Vanessa dopo la strage;la fine ingloriosa dell'abbordaggio con l'ignobile collega procace),e riesce a rendere toccanti cose che in altri film sarebbero trattate da barzelletta(l'amore di Bob per la bambolina,e credibili i pesci immaginari parlanti).Purtroppo la ristrettezza del budget si fa sentire,e la parte centrale con l'insopportabile Cuthbert menomata è una caduta di tono di cui si poteva fare a meno.Ma Slater,quasi irriconoscibile,torna a recitare sul serio dopo quasi un ventennio di film pessimi e brutte esperienze personali.Macy(il capufficio Shelby),è sempre ottimo.Il finale secondo me poteva,anzi no,doveva essere più cattivo.Bob avrebbe dovuto concretizzare le sue più nere fantasie.Allora sarebbe stato veramente un gioiellino.Come ho già detto però,film del genere sono rari,e dovrebbero girarne molti,ma molti di più.E non solo in America.
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luca scialo
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domenica 6 febbraio 2022
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la reazione estrema di un uomo solitario
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Bob Maconel è un uomo solitario, che parla coi pesci del proprio acquario, vessato dai suoi superiori e dai suoi colleghi. Sogna ogni giorno di far esplodere l'edificio dell'azienda per cui lavora, premendo a distanza un finto congegno mentre pranza. E fantastica di evadere guardando il pupazzetto di una hawaiana che ha sul pc. La rabbia interiore accumulata esplode un giorno, portando con sé una pistola per fare una strage in ufficio. Ma un collega lo anticipa, sparando su vari dipendenti, colpendo anche la bella collega tanto agognata. La quale sarà salvata proprio da Bob che ucciderà il pluriomicida. Ma resterà paralitica e abbandonata da tutti. Bob se ne prende cura, riuscendo ad averla proprio grazie al suo stato fisico.
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Bob Maconel è un uomo solitario, che parla coi pesci del proprio acquario, vessato dai suoi superiori e dai suoi colleghi. Sogna ogni giorno di far esplodere l'edificio dell'azienda per cui lavora, premendo a distanza un finto congegno mentre pranza. E fantastica di evadere guardando il pupazzetto di una hawaiana che ha sul pc. La rabbia interiore accumulata esplode un giorno, portando con sé una pistola per fare una strage in ufficio. Ma un collega lo anticipa, sparando su vari dipendenti, colpendo anche la bella collega tanto agognata. La quale sarà salvata proprio da Bob che ucciderà il pluriomicida. Ma resterà paralitica e abbandonata da tutti. Bob se ne prende cura, riuscendo ad averla proprio grazie al suo stato fisico. Inoltre, sul lavoro ottiene una promozione ed è visto come un eroe. Tuttavia, quella felicità finalmente ottenuta, seppur distorta, finirà anche essa per durare poco. Seppur con qualche pecca, il film ci mostra le difficoltà psichiche di un uomo che non riesce a relazionarsi. Le quali spesso finiscono per portare a gesti folli se irrisi della società di cui si fa parte. Frank A. Cappello pone sotto i riflettori un fenomeno inquietante della società americana. Il suo lato più schizzato e contorto. Frutto da un lato della facilità di ottenere armi, e dall'altro di porre ai margini i disadattati. Di vessarli, di ritenerli anelli deboli da spezzare. Un mix che sovente dà vita a notizie come stragi sui luoghi di lavoro o nelle scuole.
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cyborg justice demonfly
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venerdì 30 maggio 2014
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un uomo qualunque
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Bob Maconel é un impiegato piccolo piccolo (moralmente), e incapace quindi di affermarsi per i propri (inesistenti) meriti, che medita da tempo di compiere una strage nel suo ufficio. Ma, quando sembra finalmente pronto a compierla, viene anticipato da un suo collega - altrettanto insulso, ma che si ritiene comunque meglio di lui. Per frustrazione più che per paura di essere ucciso anche lui, l'uomo spara al suo collega e lo uccide, trasformandosi involotariamente in un eroe. Questo nuova dimensione sembra potergli aprire le porte per arrivare a tutte le sue più insperate ambizioni - carriera, rispetto e ... amore. Ma uomini di questo tipo hanno una visione del mondo troppo distorta per capire che la verità é un'altra.
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Bob Maconel é un impiegato piccolo piccolo (moralmente), e incapace quindi di affermarsi per i propri (inesistenti) meriti, che medita da tempo di compiere una strage nel suo ufficio. Ma, quando sembra finalmente pronto a compierla, viene anticipato da un suo collega - altrettanto insulso, ma che si ritiene comunque meglio di lui. Per frustrazione più che per paura di essere ucciso anche lui, l'uomo spara al suo collega e lo uccide, trasformandosi involotariamente in un eroe. Questo nuova dimensione sembra potergli aprire le porte per arrivare a tutte le sue più insperate ambizioni - carriera, rispetto e ... amore. Ma uomini di questo tipo hanno una visione del mondo troppo distorta per capire che la verità é un'altra.
Il tema centrale (e unico) trattato in questo film somiglia fin troppo ad un racconto di J. P. Satre (Erostrato - il Muro, 1939) da far pensare ad una semplice casualità; e potrebbe ambire ad essere una sua riuscita - benché grossolana, versione cinematografica, in cui pero' il regista Frank Cappello - altrimenti (poco) noto per un paio di film d'azione precedenti -, nonostante diriga un Christian Slater perfettamente calato nel ruolo e autore di una notevolissima interpretazione, sembra incapace di guidare lo scorrere degli eventi, mantenendo quindi il carattere della storia al di sotto di una riuscita "black-comedy", senza arrivare d'altronde a dare la profondità e l'atmosfera necessaria a coinvolgere lo spettatore nei toni drammatici presentati. Il risultato é quello di un film involotariamente grottesco e fastidioso; ben lontano pero' da quelle produzioni nostrane degli anni '70 ( Un Borghese Piccolo Piccolo, Profumo di Donna, La Stanza del Vescovo - solo per citarne alcuni) a cui vorrebbe (forse e come lo stesso Maconel ... disperatamente!) assomigliare.
Da vedere senz'altro ... per riflettere.
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